[...] I clienti che trovi sulla strada non sono come Bruce e come Jack; non hanno ferite che puoi consolare o desideri che puoi interpretare con un accurato lavoro di mano o di lingua. Battono la strada, senza vergogna: sono predatori.
Da quando è finito per strada, Hunter ha paura; non sempre, d’accordo, ma spesso sì. Più che paura è inquietudine e solitudine e freddo. Più che paura è incertezza, perché il corteggiamento della pompa, con quella sua ritualità sincopata, era quasi una routine.
La routine ti accosta a chi timbra un cartellino, anche se a te, piuttosto, infilano qualcosa nel culo [...]
(ATTENZIONE: QaF 3x8)