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Autore: Strega_Mogana    20/10/2005    2 recensioni
Usagi é una normalissima studentessa dell'ultimo anno che sogna il principe azzurro. Sarà il nuovo compagno di classe a far breccia nel suo cuore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mamoru si girò tra le lenzuola cercando con una mano la dolce Usagi Tsukino che aveva stretto a se tutta la notte.

Ma il letto era vuoto...

 

Non può esser stato un sogno... non potrei sopportarlo...

 

Si mise a sedere di scatto cercandola nella piccola stanza, Usagi si era seduta su una piccola poltrona viola, indossava solo il suo maglione verde, i lunghi capelli biondi erano sciolti sulle spalle, Mamoru rimase a bocca aperta mentre il suo sguardo saliva lungo le lunghe gambe, indugiava un attimo sugli slip neri che si intravedevano poco sotto l’orlo del maglione, poi immaginava quel suo corpo stupendo sotto la lana, la pelle morbida, i suoi seni che si intravedevano appena sotto il maglione, più grande di almeno due taglie, e risaliva lungo il collo, fissò i suoi occhi blu e da quel momento capì che non poteva più stare senza di lei.

- Buongiorno angelo mio. – mormorò con un dolce sorriso.

Usagi alzò la testa incontrando immediatamente lo sguardo pieno d’amore di Mamoru. Il sorriso che gli fece era così luminoso e carico d’amore che Mamoru poté chiaramente sentire il suo calore, saltò giù dalla sedia e si buttò sul letto.

- Buongiorno Mamoru caro!

Il ragazzo fece una strana espressione.

- Ti prendi gioco di me?

Usagi rise debolmente e lo abbracciò:

- Un pochetto…- ammise poggiando la testa sul suo torace – questa notte é stata magica... vero?

- Sì... é stata una notte incantata.

Rimasero in silenzio ripensando ancora a quei momenti intesi, Usagi sentiva i battiti del cuore di Mamoru e respirava il profumo della sua pelle mentre lui le accarezzava i capelli e la schiena.

- Temo che sia ora di avviarci verso la stazione Usagi. – disse lui anche se il suo tono era quello di un bambino che non vuole privarsi del suo giocattolo preferito, se fosse stato per lui avrebbe strascorso il resto delle vacanze in quella stanza vivendo solo di baci e abbracci.

La ragazza annuì ma continuò a restare tra le braccia del suo amore.

- Usagi.. tutto bene?- domandò preoccupato da quel silenzio.

- Mamoru... – iniziò l’altra con un filo di voce appena udibile-  mi prometti che ci saranno altri momenti come questo quando torneremo a casa?

Il ragazzo sorrise, le prese il viso con una mano e la costrinse a guardarlo.

- Usagi... ti prometto che ci saranno moltissimi momenti come questo d’ora in avanti. Ti sei insediata nel mio cuore più di quanto avessi mai immaginato... e come se tu fossi una parte di me.

Usagi aveva gli occhi lucidi ma riuscì a trattenere le lacrime, sorrise e avvicinò le labbra a quelle di lui.

 

I miei sogni sono rinati... questa mattina mi sono svegliata con la testa piena di idee... erano settimane che non scrivevo più.

 

- Ho fatto i biglietti. – la interruppe Mamoru sedendosi accanto a lei, poi allungò il collo verso il quaderno che Usagi teneva in mano – Cosa fai?

- Oh... nulla...- rispose vaga chiudendo di scatto il quaderno – nulla di importante.

- Andiamo hai segreti con me? – domandò lui mettendo un broncio adorabile.

Usagi scoppiò a ridere e gli accarezzò il viso:

- Te lo dirò solo quando avrò finito... va bene?

Il viaggio fu tranquillo, Usagi teneva la testa appoggiata alla spalla di Mamoru, aveva dormito per un paio d’ore poi aveva fissato il panorama fuori dal finestrino.

Era felice, ora capiva il motivo per cui non riusciva a scrivere, si sentiva vuota senza Mamoru e, di conseguenza, anche le pagine dei suoi quaderni erano vuote, ma ora lui era nella sua vita, si sentiva così allegra e piena d’amore da scoppiare. Aveva in testa così tante storie, era così ispirata che poteva scrivere pagine e pagine senza neppure rendersene conto.

Arrivati in città tornarono nelle rispettive case con la promessa di vedersi per il pomeriggio, Usagi aveva disfatto i bagagli in fretta e furia, si era buttata sotto il letto e aveva preso la scatola che nascondeva così gelosamente.

Iniziò a rovistarci dentro cercando il quaderno adatto. 

 

Mamoru era fermo davanti alla gelateria da dieci minuti, aveva posato gli occhi sull’orologio ogni due minuti sperando che la sua adorata testolina buffa arrivasse in orario... ma Usagi era, molto probabilmente, l’unica persona sulla terra a possedere il gene del ritardo.

- Scusa, scusa, scusa, scusa, scusa... – fu la prima cosa che disse quando lo raggiunse – ma avevo da finire una cosa.

- Posso chiederti cosa o anche questo é un segreto?

Lievemente rossa in volto Usagi consegnò al suo ragazzo un pacchetto.

- Avrei voluto dartelo a Natale... ma con Aruka tra i piedi non ne avevo il coraggio... Buon Natale, Mamoru.

Il ragazzo arrossì colto alla sprovvista e prese il regalo, con mani tremanti stracciò la carta e osservò il quaderno rosso.

- La principessa e il suo cavaliere...- lesse sulla prima pagina- di Usagi Tsukino.

- Mi avevi detto che eri curioso di leggere qualcosa di mio e così ho pensato che fosse arrivato il momento giusto.

Mamoru sorrise e l’abbracciò forte:

- Grazie é il regalo più bello che potessi farmi Usagi.

- Quella é la mia preferita, rispecchia i miei sentimenti, i miei sogni... la principessa di quella storia non é un personaggio inventato, sono proprio io. E il cavaliere é il mio principe azzurro, non aveva mai avuto un volto, era solo un’ombra nella mia mente. Ora, invece, ha un volto e un nome... sei tu Mamoru Chiba.

   
 
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