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Autore: LaMicheCoria    02/09/2010    4 recensioni
[Regole: * scegli un personaggio, una coppia o una serie che ti piace * accendi il tuo lettore musicale e impostalo su riproduzione casuale * scrivi una drabble per ogni canzone. Hai unicamente il tempo della canzone per finire la drabble; inizia quando parte la canzone e finisci con essa. Non impiegare altro tempo, non importa quanto sia sconclusionata la drabble :-) * fanne 10 e poi postale]
Fandom Scelto: Star Trek
Pairing: Kirk/Spock
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James T. Kirk, Spock | Coppie: Kirk/Spock
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ten Songs Challenge'
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Autore: Nemeryal
Fandom: Star Trek: The Original Series – Star Trek Movies
Titolo: Ten Songs Challenge: Kirk/Spock
Genere: Generale, Slice of Life
Avvertimenti: Shonen-Ai, Missing Moments, Movieverse, Yaoi, Drabble, Flashfic, Slash
Personaggi: James T. Kirk, Spock
Pairing: Kirk/Spock - Spirk
Note: Oh yeah! La mia prima vera e propria Spirk! Nelle altre avevo solo dato un lievissimo accenno alla cosa, senza mai andare dritta sull’obbiettivo, e invece oggi, cambio di vita, giro di boa!!
Oh God, la 2, la 9 e la 10 sono qualcosa di assurdo! Spero vi piacciano comunque XD
Sulla 5 non vi dico nulla, voglio sapere da voi cosa avete pensato leggendola e chi vi sembrava fosse il soggetto ^^

Regole: * scegli un personaggio, una coppia o una serie che ti piace * accendi il tuo lettore musicale e impostalo su riproduzione casuale * scrivi una drabble per ogni canzone. Hai unicamente il tempo della canzone per finire la drabble; inizia quando parte la canzone e finisci con essa. Non impiegare altro tempo, non importa quanto sia sconclusionata la drabble :-) * fanne 10 e poi postale.
Dedica: a Silentsky –che adesso se ne sta bella bella in Trentino- e a Pimplemi_chan!

 

1.Agonia Fantasma [The Phantom Agony – Epica] (258 parole)
Sei solo un fantasma, che vaga senza volto in un sogno illusorio, dove il passato si intreccia al presente e il futuro crepita un solo istante e muore in silenzio, come la fiamma di una candela.
Come un’agonia vedo la tua figura che si innalza nella nebbia, sento il tuo sapore sulle labbra e sa di fiele, di sangue e sale come le lacrime che non ho osato versare davanti alla tua tomba.
Allarghi le braccia, in quell’etere onirico in cui sei rinchiuso e il Nexus ti attraversa simile alla carezza del vento, ti avvolge in ali effimere di morte e ti trascina via.
Tendo le dita nella nebbia, ma non riesco a sfiorarti, né il tuo volto, né le tue labbra, né la tua mano.
Tutto di te scompare, lontano da me e come un fantasma la tua presenza rimane nella mia coscienza e nella mia mente, la tua voce, i tuoi sospiri si rincorrono nel mio animo e nel mio corpo, mi ricordano la tua perdita e quella tomba si erge nella memoria e nella realtà, nera, lucida e priva di te.
Entri dentro me, nei miei sogni ingannevoli dove lo spazio e il tempo si dilatano portandomi a vedere e a sentire a e vivere nel passato, lì con te, dove ancora ti sento, ti tocco, mi sfiori, mi parli, là dove il Nexus non ti ha mai raggiunto, dove la Morte non ti ha mai preso per mano.
Imprigionato in questa agonia senza fine, sono come quella tomba.
Sono vuoto.
Sono privo di te.

 

2.Aracnofobia [Hanno Ucciso l’Uomo Ragno - 883] (148 parole)
-Jim, non capisco per quale motivo tu ti sia arrabbiato. Ho studiato a fondo le dinamiche delle relazioni intime umane e le prove di coraggio sono sempre ben accette da parte dei partner. Quindi trovo illogica la tua reazione a..-
-Illogica?! Spock, per l’amor del Cielo!- esclamò Kirk, catapultandosi fuori dal viottolo e continuando a correre come se avesse un branco di Klingon alle spalle –Apprezzo il tuo gesto, ma avresti anche potuto usare un metodo più ortodosso! E soprattutto non violare la Prima Direttiva!-
-Ma Jim- provò, paziente come al solito, il buon Vulcaniano –Considerando la tua fobia per gli aracnidi..-
Il Capitano ringhiò e prese il colletto di Spock, trascinandolo letteralmente dietro a due bidoni dell’immondizia, proprio mentre una volante della polizia passava a sirene spiegate nella strada davanti a loro e alcuni agenti dotati di pistola e manganello sorpassavano il loro geniale nascondiglio senza vederlo.

 

3.Non Capire [Giudizi Universali – Samuele Bersani] (106 parole)
Non c’è problema che tu non sappia risolvere, compiti che tu non possa portare a termini.
La tua intelligenza è superiore a qualsiasi persona abbia mai incontrato, ma non riesci a capire una cosa così semplice.
Non so cosa fare, davvero.
Non ti chiedo di vagare per la Nave cinguettando e declamando sonetti d’amore, né chiamarmi Orsacchiotto o qualsiasi altro nomignolo possa venirti in mente. Non potrei chiedertelo, non vorrei mai farlo.
Solo, con me non c’è bisogno di fingere.
So che è difficile, ma sii davvero te stesso. Anche se solo per un momento, per l’attimo delle nostre labbra che si sfiorano, sii te stesso.

 

4.Una Vita a Metà [Una Vita da Mediano – Luciano Ligabue] (72 parole)
Una vita a metà, tra emozione e repressione, fra Umano e Vulcaniano, fra Essere e Fingere, tra ciò che sono e ciò che vorrei essere. Una vita a metà, dove sarò sempre troppo per essere completo.
Troppo Umano per essere Vulcaniano, troppo Vulcaniano per essere Umano, troppo emotivo per essere logico, troppo logico per sapere cos’è davvero un’emozione.
Una vita a metà, tra bianco e nero.
A metà tra vuoto e passione.

 

5.Vivere, Senza Aver Mai Vissuto Davvero [Niente Paura – Luciano Ligabue] (73 parole)
Vivere cento e più anni, senza aver assaporato nemmeno un minuto.
Vedere ogni cosa nell’Universo Infinito, senza aver più curiosità per spingermi oltre.
Questa è la mia più grande paura. Ho paura ad ammettere di avere paura. Non mi è concesso avere paura.
Ma so di avere qualcuno cui affidare me stesso e le mie paure, quel terrore di non essere e non avere abbastanza nella vita.
E allora, non ho più paura.

 

6.Luce e Ombra [Torn Apart – Notre Dame The Paris, Musical]  (40 parole)
Notte e giorno, vita e istante.
Labbra calde e bollenti, l’avventura di un momento, l’istante di un bacio.
Dita lunghe e forti, la passione di una notte, un istante che dura una vita intera.
Giorno e Notte, istante e vita.

 

7.Non ho Esitato [Crawling In The Drak – Hoobstank] (129 parole)
Ho perso tutta la mia vita in quell’istante in cui mi hai stretto a te, quando il mio fiato si è intrecciato al tuo, quando tutto ciò che ho voluto essere in quegli anni si è sgretolato nelle tenebre.
Anni e anni, a nascondermi da me stesso, giorno dopo giorno, abbagliato nella luce per non essere accecato dalle tenebre. Era un’oscurità che non volevo accettare, quella parte di me che ho sempre rifiutato.
Per lungo, forse troppo tempo ho rinunciato a cadere, per tenermi aggrappato a quel frammento di me stesso che ancora mi feriva le mani, affondando bollente nella carne, col sangue che mi annebbiava la vista.
Ma in quel momento sapevo che avrei perso la presa, rinunciando alla vita che mi ero costruito.
Non ho esitato.

 

8. Credere [I’m Still Here – Goo Goo Dolls]1 (149 parole)
Pensavano che fossi matto, un contadinello ignorante dell’Iowa che si era arruolato per una stupida scommessa.  Avevano ragione, tranne che sull’ ignorante. Ehi, anche Pike ha detto che ho il quoziente intellettivo di un genio!
Lo pensavi anche tu, ammettilo! Che fossi un contadinello ignorante, intendo. Lo leggevo nel tuo sguardo, nei tuoi occhi accessi dall’ira.
Dio, quanto ti facevo saltare i nervi!
Ero irritante, pieno di me e..lo sono ancora.
Ma qualcosa è cambiato. I tuoi occhi non sono più accessi dall’ira, sembra quasi una muta e divertita rassegnazione. Ti sei abituato a me, alle mie uscite fuori luogo, al mio voler trovare sempre il modo di uscire, anche quando un’uscita non c’è, ai miei malumori, ai miei sorrisini irritanti.
Sono arrivato là dove nessuno era arrivato, quando nessuno credeva in me, quando credevano che non ce l’avrei fatta.
Ma io sono ancora qui.
Hai creduto in me.

 

9. Maledetto raggio! [Beautiful Boy – John Lennon] (164 parole)
Tu e la tua mania di salvarmi la vita nei momenti meno opportuni!  Non potresti tirarmi una gomitata come fanno tutte le persone normali, invece di zompare davanti a me e farmi da scudo col tuo corpo?
Almeno non ci troveremo in situazioni del genere..
-C’è un mostro sotto il letto, Jim- pigoli con gli occhioni grandi e lacrimosi da bambino, con il pigiama che Uhura ha dovuto cucire apposta per le tue forme da marmocchio.
Vorrei sbattere la testa contro il muro un numero indefinito di volte, fino a quando McCoy non arriverà con l’antidoto per il raggio che ti ha trasformato in questo soldo di cacio con le orecchie a punta.
Ti prendo la mano e mi chino con te accanto al letto e alzo il bordo delle lenzuola.
-Vedi Spock? Nessun mostro-
Sorridi e ti volti a guardarmi con gli occhi sgranati, poi annuisci e zompi verso di me, abbracciandomi e strofinando il viso contro l’incavo del mio collo.
Maledetto raggio..

 

10.Thanks to Rain [La Prima Pioggia – Pierangelo Bertoli] (295 parole)
-Scotty ha detto di poter riparare il Teletrasporto in meno di cinque ore- sbottò Kirk, chiudendo la comunicazione e poggiando la schiena contro il muro della catapecchia –Maledetto pianeta della pioggia eterna- sibilò poi, assottigliando lo sguardo –Odio la pioggia. Ancora un po’ e ci cresceranno i funghi nelle orecchie-
Soffocò una risata, ma quando non sentì alcun logico commento da parte del suo Primo Ufficiale, si voltò.
-Spock, stai tremando-
-La temperatura è troppo bassa per il mio organismo- spiegò il Vulcaniano con la solita flemma, anche se la frase gli uscì dalle labbra in frammenti incomprensibili a causa del battito convulso dei denti.
Kirk sospirò e si guardò intorno alla ricerca di qualcosa cui dare fuoco senza rischiare di appiccare un incendio all’intera baracca. Dopo aver trovato qualcosa adatto al suo scopo, usò il phaser per alimentare la fiamma e un piacevole calore si diffuse scoppiettando per la stanza.
Il suo Primo Ufficiale però continuava a tremare. Kirk lo fece avvicinare di più al fuocherello e si sedette dietro di lui, cominciando a sfregargli le braccia per riattivare la circolazione.
-Jim, non c’è bisogno che..- cominciò il Vulcaniano, ma il Capitano lo zittì all’istante.
-Riposo, soldato- scherzò –Non sto facendo nulla di male, giusto?-
Quando, cinque ore dopo, i due vennero riportati sulla Enterprise, McCoy, che già si immaginava Spock ridotto ad un ghiacciolo semovente, rimase sorpreso nel vederlo invece più colorito del solito e con una strana espressione negli occhi scuri.
Il medico inarcò un sopracciglio e si rivolse a Kirk, sperando di avere dal Capitano qualche delucidazione sul loro scomodo soggiorno su Nembus e non le solite criptiche risposte del Vulcaniano.
Illuso.
-Oh no, Bones è andato tutto benissimo- sorrise il Capitano, sornione –Ti ho mai detto che amo la pioggia?-

   
 
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