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Autore: telesette    10/09/2010    1 recensioni
Voglia di vivere, brama di vincere, desiderio di lottare... Questo è il Rock Lee che NON avete mai visto!
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Nuovo Personaggio, Rock Lee, Sakura Haruno
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la serie, Più contesti
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Dopo quella notte, Rock Lee sentì qualcosa dentro di lui svegliarsi a poco a poco, come un leone addormentato che stesse riscoprendo le proprie energie dopo un lungo riposo. Il pensiero dei suoi allievi, di Sakura e... suo figlio che doveva nascere ebbero ben più di un semplice effetto positivo: ora più che mai aveva un motivo per reagire a quella immobilità forzata. Nei giorni che seguirono, i suoi pensieri si fecero più chiari nella sua mente e Sakura provvedette a tradurli in parole, uno dopo l'altro.

- "Le percentuali di successo e di sconfitta in un combattimento dipendono da vari fattori, solo chi è in grado di mantenere nervi saldi e sguardo fermo può scorgere tutte le possibilità di uno scontro"...

Oltre a trascrivere le sue parole, Sakura seguiva costanemente i progressi del marito durante la sua riabilitazione. Era opinione di Ino infatti che, con un adeguato esercizio, Rock Lee potesse recuperare almeno in parte l'uso degli arti... Dipendeva tutto dalla sua volontà e determinazione, anche se il percorso era lungo e dall'esito incerto.

- "Nell'addestramento ninja la tecnica non costituisce una certezza: se un guerriero punta tutte le sue abilità sulla teatralità e l'inganno, rischia di offrire all'avversario un pericoloso punto debole! Per questo occorre saper cogliere ogni difetto nella sua guardia e attaccare"...

Rock Lee non aveva mai visto impedimenti, anche quando anni fa Tsunade temeva per l'esito dell'intervento che avrebbe potuto guarirlo o ucciderlo accettò comunque il rischio... E vinse anche quella sfida, nonostante sembrasse impossibile, ritornò più forte di prima. Adesso si trattava di ripetere l'impresa.

- "Per imparare a controllare il chakra in modo corretto, è necessario anzitutto imparare a controllare ogni singolo movimento del corpo: dal movimento delle palpebre, al battito del cuore, allo scorrere del sangue! Conoscere il proprio corpo nei dettagli equivale a conoscere fino in fondo la propria forza e l'uso corretto del chakra dipende da questo"...

Man mano che i giorni e i mesi passavano, e il pancione di Sakura mostrava sempre più evidenti i segni della gravidanza, lei e Rock Lee aspettavano entrambi l'evento ormai prossimo con la certezza di una gioia immensa nel futuro delle loro vite.

- "Quello che sembra un punto di arrivo è in realtà l'inizio di un cammino ancora più duro del precedente, la natura delle cose cambia continuamente! Allo stesso modo, anche noi seguiamo questa regola e continuiamo ad evolverci e a migliorare, affinché esista un domani che porti con sé il seme del vecchio e il frutto del nuovo"...

***


Il giorno tanto atteso, Rock Lee era già in grado di muovere le braccia e di stare su una sedia a rotelle. Ino sorrise del suo netto e costante miglioramento e si complimentò con lui, tra le altre cose, per la meravigliosa sorpresa che lo attendeva nel reparto maternità. Urlando di felicità, facendo scorrere le ruote nel rimbombante corridoio dell'ospedale, Rock Lee avrebbe voluto rendere tutto il mondo partecipe della sua gioia... Era diventato padre.

- Sakura - Rock Lee entrò nella stanza con un enorme sorriso.
- Ciao, tesoro!

Sakura era sveglia, con l'espressione stanca e felice e un paffuto involto bianco tra le braccia.

- Dorme - disse lei sottovoce.

Rock Lee si avvicinò al letto della moglie, quel tenero fagotto che aveva davanti agli occhi si muoveva appena contro il petto materno. Avvicinandosi di più, scorse anche il visetto rotondo circondato da piccoli ciuffetti neri e... Dimenticò completamente tutto il resto.

- Perché non lo prendi in braccio - suggerì Sakura.
- Non vorrei svegliarlo...
- Sciocchezze, sei suo padre!

Con naturale delicatezza, Rock Lee prese in braccio il tesoro che Sakura gli porse. Era un bambino sano e robusto, con gli stessi occhi verdi della madre e, mentre suo padre lo abbracciava teneramente, si mosse lievemente emettendo un piccolo vagìto.

- Mio figlio - sussurrò. - Il mio piccolo Craving...
- "Ardente" - ripeté Sakura.
- Sì, amore - spiegò lui. - Ardente come il nostro desiderio: tu, io, il bambino... Abbiamo desiderato ardentemente di essere felici e adesso lo siamo e, cosa più importante, siamo insieme!

***


Qualche giorno dopo, Rock Lee e la sua famiglia tornarono a casa. Sakura abbracciò felicemente il suo nuovo ruolo di madre e infermiera e, grazie al suo impegno e alla presenza del piccolo Craving, vide il marito recuperare le forze a vista d'occhio. Fisico e morale si raddrizzarono assieme alle sue condizioni: le ultime radiografìe infatti mostravano chiaramente la ricalcificazione delle ossa, anche i frammenti che tanto preoccupavano Ino si erano chissà come saldati assieme alle costole e non rappresentavano più un problema. Continuando di questo passo, Rock Lee avrebbe potuto anche tornare a camminare.
Alcuni mesi più tardi, la visita inaspettata di Naruto in veste non ufficiale portò con sé una piacevole sorpresa.

- E' qui il mio amico sopracciglione ?
- Spiritoso... Accomodati, prendi una sedia, che facciamo a Braccio di Ferro!
- No, grazie - sorrise Naruto, alzando le braccia in segno di resa. - Piuttosto, ti vedo parecchio in forma!
- Faccio il possibile - rispose lui, battendosi le cosce. - In attesa che queste "sfaticate" tornino a funzionare, mi affido alle ruote...
- ... E mangi come un orco - scherzò Sakura, baciandolo sulla guancia.

Naruto sorrise. Dopo quel terribile episodio, non fu facile tornare a guardare in faccia Rock Lee. Lui e Shikamaru si recarono ogni giorno all'ospedale per chiedere notizie, insieme agli altri Jonin e agli allievi. Vederlo così di buonumore, dopo tutto quello che era successo, era la cosa migliore che si potesse mai sperare.

- Ah, dimenticavo - esclamò Naruto, dandosi un'improvvisa pacca sulla fronte. - Dalla tipografìa hanno fatto un po' di storie ma... Eccolo qua, fresco di stampa!

Naruto tirò fuori un voluminoso pacchetto rettangolare e lo porse a Rock Lee.

- Che cos'è ?
- Apri e guarda - suggerì Sakura.

Come tirò via la carta che avvolgeva il pacco, gli cadde in mano un grosso volume rilegato, intitolato:

"Valori Essenziali dell'Addestramento Ninja"
di Rock Lee

- Congratulazioni, amore!
- Sakura è stata brava a spedire il manoscritto a Shikamaru, invece che alla casa editrice - spiegò Naruto. - Con la paura che hanno di Neji e del Consiglio, difficilmente avrebbero accettato di pubblicarlo... Invece così, Shikamaru ha potuto organizzare tutto nel migliore dei modi.

Rock Lee si rabbuiò.

- Neji è... ancora nel Consiglio, vero ?

Naruto chinò il capo con aria colpevole.
Rock Lee cadde nuovamente in depressione. Credeva di aver ormai sepolto ogni genere di ricordo legato a Neji invece, malgrado tutto il dolore e la sofferenza che gli aveva inflitto, non riusciva ad odiarlo... Forse non voleva odiarlo, in ogni caso il suo nome rappresentava una ferita aperta che non accenna a rimarginarsi. Ad un tratto però, qualcosa lo distolse dai suoi pensieri: il piccolo Craving si era appena svegliato e, a giudicare da come strillava, doveva essere piuttosto affamato.

- Ops - esclamò Sakura. - Scusatemi, è l'ora della poppata!
- Beh, suppongo che sia meglio che vada...
- Aspetta Naruto!

Mentre Sakura si affrettò a prendere Craving in braccio e ad andare con lui nell'altra stanza, Rock Lee afferrò la manica di Naruto per impeditgli di andarsene.

- Sento che c'è qualcosa che non mi vuoi dire... Ma voglio saperla lo stesso, non temere di farmi del male, dimmi solo la verità!

Naruto tirò un profondo sospiro.

- E... più grave di quello che puoi immaginare - rispose. - La sua scalata al Potere è a un momento critico per Konoha! Sta addirittura cercando di cambiare l'intero sistema di vita del villaggio, a partire dall'addestramento degli allievi fino ad applicare punizioni ancora più severe per chi dovesse infrangere le regole!
- Ma spetta all'Hokage il compito di...
- Per questo sta facendo in modo di ottenere l'incondizionato appoggio del Consiglio: cerca di spodestarmi con ogni mezzo, e per farlo non esita a mettere continuamente in discussione la mia autorità come Hokage!
- Ma come è possibile ?!?
- Quel verme vuole riscrivere la Legge di Konoha a modo suo! Sta facendo mettere sotto controllo tutti i Jonin-Istruttori rimasti attivi, affinché l'indottrinamento degli allievi abbia la SUA approvazione... Praticamente vuole trasformare il Villaggio in un regime dove tutti obbediscano ai suoi ordini senza discutere!
- Non posso credere che sia vero!
- Perché credi che abbia tentato di toglierti di mezzo... Per odio, per rancore ? No, sapeva benissimo che tu non avresti MAI accettato le sue imposizioni! Purtroppo, come Hokage non sono libero di agire come voglio, e Shikamaru è praticamente solo in mezzo a quel mucchio di codardi!

Rock Lee tacque. Non riusciva a credere che una persona potesse cambiare a tal punto, l'unica possibilità era che il Lato Oscuro di Neji avesse ormai preso il sopravvento senza alcuna possibilità di ritorno. Ma la cosa più grave era che, non fermandolo quando ne aveva avuto l'occasione, Rock Lee si sentiva in qualche modo responsabile per quella situazione.

- Comunque - proseguì Naruto. - Nessuno di noi intende lasciargli fare tranquillamente il comodo suo! Grazie al tuo libro, anzi, ora abbiamo un'altra occasione per mandare all'aria i suoi progetti e sottrarre gli allievi dalle sue grinfie!
- In che modo ?
- Introducendolo nei testi dell'Accademia, ad esempio...
- Ma se hai appena detto che Neji tiene particolarmente sotto controllo l'istruzione dei Genin ?!?
- Appunto - sorrise. - Immagina la sua reazione quando leggerà il tuo nome scritto sopra... Fosse la volta che gli prende un infarto!

Entrambi risero di gusto. Naruto era convinto che il libro di Rock Lee avrebbe costretto Neji a fare un passo falso... Nessuno poteva prevedere con esattezza la sua reazione.
Trascorse un altro anno da allora. Rock Lee continuava i suoi esercizi imperterrito, per ritrovare sia il controllo che l'equilibrio. Spesso Sakura usciva per delle commissioni e, quando tornava, lo trovava in salotto con il bambino che rideva vedendolo fare la verticale in giro per la stanza.

- Benedetto il Cielo - esclamò lei. - Si può sapere cosa state facendo qui dentro.
- Beh - sorrise Rock Lee, rimettendosi velocemente in ginocchio. - Se non dovessi più camminare, potrei sempre usare le mani... Sei d'accordo, Craving ?

Il bimbo allungò la manina e Sakura lo osservò stupefatta. Sia che si stesse succhiando il dito o meno, aveva il pollice alzato come quello di suo padre.

( continua )

Nota dell'autore:

Ci avviciniamo alla fine...
Nel prossimo e ultimo capitolo, L'ULTIMA SFIDA, vedremo finalmente come... Vabbé, avete capito! XD Ciao!

DADO

   
 
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