«Edward, oggi non puoi venire a casa mia» dissi, scandendo bene le parole nell’apparecchio.
«Perché no, amore?» chiese lui.
Sospirai. Ma come facevo a rispondere?
«Ehm... non puoi, davvero, non è il caso» dissi ancora.
«Non riesco ancora a capire perché. Dannazione, Bella, parla! Non sarà mica successo qualcosa, vero?».
«Oh, be’...» esitai.
Non volevo dirgli la verità.
Anch’io volevo i miei momenti di privacy e non era in programma confidarmi con Edward.
Per quanto fosse meraviglioso, fantastico e comprensivo.
«Ti prego, non costringermi a parlare» dissi infine.
«Bella, sono subito lì!».
«NO! Cioè... ecco, be’, insomma... ti assicuro che non è niente di grave» asserii.
«Ma cosa c’è di tanto segreto?».
«Oh... io... ho paura».
«Perché?».
«Ehm... perché tu sei un vampiro».
«Grazie a Dio, te ne sei accorta. Quindi, non vuoi più vedermi?».
«Oh, no, credimi, non è assolutamente così... è solo che ho paura di te, ma solo per questa settimana. Facciamo otto giorni».
«Bella, ti decidi a parlare?».
Arrossii immediatamente.
Oh, come potevo dirglielo?
«Ed, io... io... ho... un piccolo... un piccolo problema... mensile, ecco» esalai.
«Bella, non capisco!».
«Oh, insomma, brutto idiota di un vampiro! Sei proprio tonto! Ma cosa sei, cerebroleso? Fai due più due, eccheccavolo! Sette giorni, paura dei vampiri che succhiano il sangue, problema mensile! Ho le mestruazioni, il ciclo, le perdite rosse, colo sangue! Non è logico che abbia un pochino paura? E poi non oso immaginare... insomma... escono... da lì, ecco! Ti prego!» strillai.
Ci fu un istante di silenzio.
Credo di essere diventata viola.
La linea cadde.
Salve! Scusate, è un piccolo delirio. Solo che ho sempre pensato: ma come fa Edward a resistere quei giorni lì? E così mi è venuto in mente di scriverlo... ^^ mi sono divertita tantissimo. Baci