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Autore: madamina    10/09/2010    3 recensioni
Ma chi l'ha detto che Edward Cullen è un posato e saggio vampiro ultracentenario?
In fondo per lui il tempo si è fermato a quando aveva 17 anni e sarà una nuova vampira che si è unita al clan dei Cullen a tirare fuori il peggio di lui: Isabella Swan.
Ora la domanda giusta è: riuscirà il resto della famiglia Cullen a sopravvivere a tutto questo?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Swan vs Cullen
Atto I

Salve a tutti! Mi è stato fatto notare che ultimamente scrivo soltanto storie tristi... Così ho deciso di sospendere Linea di Sangue e dedicarmi a questa follia, sperando che possa piacervi
Buona lettura! ^^


Erano appena arrivati a Forks, sperdutissimo paesino nella penisola Olimpica, nel distretto di Washington, e guarda caso stava piovendo.
"Magnifico" disse a mezza bocca Edward Cullen, scendendo dalla sua amatissima Volvo argentata, portando una sacca sulla spalla e dirigendosi verso l'interno della casa, più precisamente verso la sua stanza, dove erano già state portate le sue cose, ovvero pile e pile di libri e migliaia di cd.
Alice intanto, scesa anche lei dalla sua macchina, una Porsche giallo canarino, saltellava velocemente per tutto lo spiazzo ad una velocità inaudita per qualunque essere umano.
"Ma che sta facendo?" chiese Emmett a suo fratello Jasper che guardacaso era anche il marito di Alice.
"Niente, evita le gocce di pioggia affinchè non le possano rovinare il vestito nuovo..." rispose scuotendo la testa e dirigendosi verso l'ingresso della villa.
Nel frattempo un vecchio pick-up rosso ruggine aveva raggiunto ansimando lo spiazzo pronto a tirare le cuoia da un momento all'altro. Ne scese una ragazza che osservò la scena stralunata e prese mentalmente nota di cercare di abituarsi a queste cose o sarebbe presto impazzita e sarebbe finita a fare le stesse cose della sorella.
"Ma fa sempre così?" chiese preoccupata.
"Oh no - le ripose Rosalie e lei trasse un respiro di sollievo - solo ogni volta che piove" al che la ragazza strabuzzò gli occhi, visto che si erano trasferiti nel posto più piovoso sulla faccia della terra.
"Accidenti - gemette - quasi quasi mi trasferisco un'altra volta!"
Chiuse lo sportello del pick-up ma non si accorse di averci chiuso dentro il lembo della sua sciarpa, così come fece un passo si sentì tirare violentemente indietro, perse l'equilibrio e diede una sederata per terra e una capocciata stratosferica allo sportello che immancabilmente si ammaccò prendendo esattamente la forma del suo cranio.
Emmett si precipitò ad aiutarla mentre rischiava di strozzarsi dalle risate e probabilmente fu proprio quello che la malcapitata gli augurò in quel momento, peccato che i vampiri non potessero strozzarsi!
"Santo cielo, sei una forza! Ma sei sicura che la tua trasformazione sia andata bene? Secondo me qualcosa non ha funzionato!" le disse mentre la liberava e la aiutava a rialzarsi.
"Spiritoso Emm, davvero spiritoso" rispose con voce atona e sguardo torvo che ebbero solo il potere di causare un'altra valanga di risate.
"Insomma basta voi due! Andiamo dentro adesso! Già è abbastanza seccante che ci siamo dovuti trasferire un'altra volta" sbottò Rosalie.
Già, il clan Cullen al completo si era dovuto trasferire per l'ennesima volta per mantenere le apparenze, ma questa volta portandosi appresso una novità: Isabella Swan.
La ragazza era stata salvata dal dottor Cullen che l'aveva trovata in fin di vita e in stato confusionale sul ciglio della strada. Solo dopo avevano ricostruito le dinamiche dell'incidente, grazie più che al altro al suo aiuto perchè una sequenza così improbabile di eventi sarebbe stato decisamente difficile da immaginare per qualunque mente sana.
La ragazza infatti divideva la casa con il padre e aveva deciso di preparare per la cena una torta di frutta, ma indecisa su quale frutta scegliere, aveva pensato di fare una specie di conta. Era uscita in giardino e aveva cominciato a saltare a corda, ripetendo in successione come una cantilena tutta la frutta che aveva in casa. Quando fosse inciampata nella corda allora l'ultimo frutto recitato sarebbe stato il prescelto per la torta.
"Mela, susina, banana, arancia, kiwi, papaya, fico d'india, avocado, lychees, platano...." e su quest'ultimo la corda le si era inevitabilmente annodata ai piedi facendola inciampare. Ma mentre lei continuava a zompettare in giardino per non cadere, una delle estremità della corda che aveva lasciato, si impigliò in un ramo, così cadde a terra. Ma il ramo, che era secco, si spezzò e le cadde esattamente sulla testa lasciandola stordita.
Così lei abbastanza disorientata, si era rialzata e ancora con i piedi legati aveva ripreso a saltellare per il prato, mettendo i piedi sopra e ricevendone una capocciata, nell'ordine: il rastrello, la vanga, la scopa e il decespugliatore. Sempre più rintontita e con la vista alquanto annebbiata, aveva iniziato ad avere allucinazioni riguardo un certo Bianconiglio che le aveva detto di essere in ritardo e che lei aveva prontamente seguito, continuando a saltellare con i piedi legati, senza accorgersi che si stava addentrando nella foresta. Dopo un po' che vagava, le era venuta fame e si era nutrita dei frutti del bosco, senza accorgersi di avere appena ingerito la qualità più velenosa al mondo di funghi. Così in preda ormai a spasmi violenti, ad allucinazioni visive e al tramortimento cerebrale, aveva continuato a saltellare in giro per il bosco fino ad arrivare al bordo della strada dove un cacciatore di frodo, vedendola saltellare ricoperta di terriccio e foglie le aveva sparato impallinandola. Ed era in queste condizioni che l'aveva trovata il dottore e aveva deciso di salvarla mordendola.
Quando si risvegliò dopo i tre giorni, Carlisle le spiegò tutto quello che era successo ed il suo primo pensiero fu: "Menomale che sono morta, altrimenti come la facevo a Charlie la torta di platano?!?"  e così ebbe inizio la sua convivenza con i Cullen.

I giorni iniziavano a passare nella nuova sistemazione dei Cullen e anche Isabella, o Bella come preferiva farsi chiamare, prendeva sempre più dimestichezza con la sua nuova natura. Fin dall'inizio non ebbe problemi a bere solo sangue animale al posto di quello umano che stranamente non la tentava (e lì Emmetti le domandò di nuovo se fosse sicura di essere una vampira), ma per la sua goffaggine non c'era proprio rimedio.
Riuscì perfino a cadere dentro il pozzo un pomeriggio che si era sporta per vedere se tante volte sul fondo ci fosse il suo amico Bianconiglio, per chiedergli se fosse arrivato in tempo al suo appuntamento.
Bene o male aveva instaurato un legame con tutti, tranne che con Edward, che passava tutto il suo tempo rinchiuso nella sua stanza a leggere ed ascoltare musica, quando non era a scuola.
Così una volta che passando nel corridoio aveva visto la porta aperta e lui sdraiato sul divano, ne aveva approfittato per entrare e scambiare due chiacchiere.
"Ehi ciao!" gli disse con un sorriso.
"Ciao" fu la laconica risposta che ottenne, senza che peraltro il ragazzo scostasse lo sguardo dal libro che stava leggendo.
"Che fai di bello?" continuò imperterrita lei.
"Cerco di leggere nonostante la gente che disturba"
"Ah, capito"
"Non credo proprio, altrimenti non saresti ancora qui"
"Ma quanto sei simpatico! Mamma mia, sembri un vecchio centenario per quanto sei serio. Sempre qui a studiare! E divertiti una volta tanto!"
"Io sono un centenario - rispose stizzito calcando sul 'sono' - ma non sono di certo vecchio! E poi non è colpa mia se sono dotato di cervello e lo uso, contrariamente a qualcuno che abita in questa casa" terminò fissandola negli occhi, dopodichè con un gesto elegante poggiò il suo libro, si alzò dal divano e arrivato davanti a Bella le sbattè candidamente la porta in faccia, per poi mormorare un divertito "Oh scusa".
'Molto bene Cullen - pensò Bella - se è la guerra che vuoi, guerra avrai'

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madamina's space: Salve gente! Sono tornata con questa storia, che vorrebbe essere una specie di sfida a me stessa e una risposta a chi mi dice che scrivo cose troppo tristi.
Dato lo scarso successo, ho deciso di sospendere la pubblicazione di 'Linea di sangue' per un pochino, per capire quale sia il problema ed eventualmente riscriverla o cancellarla del tutto.
Intanto mi cimento con il genere demenziale che perlomeno mi fa ridere mentre scrivo ^^
Fatemi sapere cosa ne pensate e se è il caso che sospenda anche questa, o addirittura che appenda la... tastiera al chiodo.

Al prossimo capitolo, madamina

  
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