Anche
oggi , la neve cade tranquilla e inesorabile dal cielo grigio.
E' quasi
sfiancante vederla , ora dopo ora , cadere a piccoli fiocchi , mentre ricopre
ogni cosa.
Non mi è
mai piaciuta la neve.
La neve è
ingannevole.
Sotto la
sua coltre candida è capace di nascondere torbidi segreti , è capace di celare
la verità ai nostri occhi.
Persino
adesso ; cosa si trova sotto il manto bianco che fa risplendere questo giardino
come un diamante?
Terra in
putrefazione , colma di vermi striscianti
ed enormi bare laccate di nero.
Morte ;
il cimitero dell'accademia Cross.
Anche lui
, in mezzo alla neve , sembra così puro e nobile... Kaname Kuran.
-Io
conosco il tuo segreto-
-Io conosco
bene il mostro crudele che sei in realtà- mi ripeto seguendo il movimento della
tua mano elegante che si avvicinano alla chioma di Yuki.
Per
quanti sforzi tu faccia , la tua anima è dannata e anche sotto questa neve
scintillante è nera come la pece.
Sei tale
e quale a me.
Per
questo lo so.
All'improvviso
alzi gli occhi verso l'alto , mi individui seminascosto dietro la tenda di seta
e sorridi.
Com'è
falso il tuo sorriso.
Lo odio.
Di certo
credi che io stia osservando Yuki , pensi che io voglia proteggerla da te.
Credi che
io mi stia rodendo il fegato dalla gelosia mentre vedo lo sguardo della
fanciulla che amo così colmo di adorazione per te.
Credi che
il modo in cui solo tu puoi toccarla...il modo in cui si fa toccare da te...
Sei certo
che questo mi laceri il cuore e l'anima..e te ne rallegri.
Per
questo sorridi.
Oh…come
ti sbagli Kuran.
C'è stato
un tempo in cui sicuramente era così , ma sei così stolto da non accorgerti che
le cose sono cambiate.
Il mio
amore per Yuki ormai sta lentamente morendo , sopraffatto dall'odio che provo
nei tuoi confronti.
Ogni
giorno il mio interesse per lei diventa sempre più debole.
Ti odio
così tanto...così tanto...
Ti odio
così tanto che ormai sei diventato un ossessione.
Non è Yuki
che sto osservando in questo momento , non è su di lei che i miei occhi color
ametista sono puntati.
Io...sto
guardando TE.
Io sto
fissando te , Kaname Kuran.
Ancora
una volta , con lo stesso bruciante odio.
Questa
volta non sarò il solito Zero ; sul mio volto non apparirà nessuna smorfia di
rabbia e di disgusto.
Questa
volta , incontrando il tuo sorriso , sorriderò anche io.
Un
sorriso falso e crudele come quello sulle tue labbra.
-Mi
chiedo come sarò apparso ai tuoi occhi-
Per un
attimo mi sembrò che la perfetta maschera di porcellana che cela le tue
emozioni cadesse , per un solo brevissimo istante , dal tuo volto , mostrando
sorpresa.
Un
istante così breve che sono certo , senza questi occhi da vampiro , non avrei
sicuramente notato.
Ma
forse…è solo la mia immaginazione ; o meglio…è solo quello che io desidero vedere.
Sorrido
amaramente mentre sento la porta della mia camera aprirsi.
Alzo la
testa ed ora è il mio turno di indossare quella maschera.
“Posso
entrare?”
“…”
Non
rispondo alla tua domanda , rimango immobile , seduto sul letto e sostengo il
tuo sguardo.
Di nuovo ,
quel sorriso che non sopporto si apre sul tuo viso , ma diversamente dalle
altre volte , si richiude immediatamente.
Ora le
tue labbra rosate sono socchiuse ; riesco addirittura a scorgere i canini
appuntiti all’interno della tua bocca.
Sento i
tuoi occhi cremisi fissarmi con insistenza.
E’ così
strano il modo in cui mi guardi in questo momento…mi manda in confusione.
Vengo
scosso da un brivido improvviso che mi scende lungo la schiena e velocemente mi
alzo chiudendo la porta alle nostre spalle.
Rimango
qualche secondo con la mano attaccata al pomello di ottone , la lunga frangia
che cela la mia espressione.
Sto
tremando.
“Tutto
bene Kiryu?” domandi scostandomi dalla porta e io , come un bambino , non
oppongo resistenza lasciandomi guidare da te.
“Non lo
sopporto” mormoro
“…”
-Tutto
questo..non lo sopporto-
“Se
pallido Kiryu…” insisti allungando le dita sottili verso la mia guancia.
Bruscamente
, evito il tuo tocco , arretrando di un altro passo.
“Da
quando siamo diventati così premurosi?” chiedo , cercando di riacquistare un
po’ di autocontrollo.
“Yuki…”
“Sì ,
sì…Yuki , certo” lo interrompo tagliando corto.
Non ho
voglia di sorbirmi una nuova predica su quanto Yuki tenga a me.
Di come
la mia salute le stia a cuore e altre stupidaggini simili.
Non ho
voglia di sentirti dire che ti preoccupi per me solo perché Yuki mi è
affezionata.
Sono così
stanco di sentire queste cose…
“Ho solo
sete , tutto qui” aggiungo sfoggiando il mio sorriso sarcastico meglio
riuscito.
“Capisco”
rispondi mentre ti avvicini.
Per tutto
il tempo non hai fatto altro che fissarmi.
Cosa vuoi
da me , Kaname Kuran?
“E
così…mi hai sorriso”
Il tuo
sussurro irrompe nel mio timpano , forte e chiaro come se avessi gridato.
Il tuo
fiato caldo mi solletica l’orecchio.
“Ti ho
sorriso?” ribatto sostenendo quello sgradevole e allo stesso tempo eccitante
contatto.
-Ho solo
sete. E’ colpa della sete- penso mentre il profumo della tua costosa colonia mi
avvolge.
-E’ per
questo. E’ solo per questo che lo desidero. E’ per questo che desidero il suo
sangue-
“Mi hai
sorriso. Ti ho visto da dietro la tenda” continui ostinato.
Stavolta
sono le tue labbra a sfiorarmi il lobo.
-Io ti
odio- avrei voluto urlare , ma ancora una volta decido di comportarmi come meno
ti saresti aspettato.
“E la
cosa ti turba?” ti chiedo cogliendo l’occasione per scostarmi quel tanto che
basta da guardarti in faccia.
“Ti turba
, Nobile Kaname?” sussurro aprendomi in un sorriso malizioso.
E’ il mio
turno di provocarti.
“…”
Per un
attimo non rispondi , vedo le tue pupille dilatarsi e indagare sul mio collo.
“Non lo
definirei proprio così , Zero” rispondi infine , sottolineando il mio nome.
“Direi
piuttosto che la cosa mi ha sorpreso…”
Ti
avvicini ancora e posi la tua mano fredda sul mio petto , insinuando le dita
attraverso la camicia sbottonata.
Di scatto
, preso da un impeto di rabbia , ti punto la pistola alla gola.
Non
voglio essere toccato da te.
Eppure…è
così strano…
Sento un
nuovo brivido percorrermi la schiena e scendere più in basso.
Un’idea
malsana mi attraversa la mente.
Forse ,
conosco un modo per umiliarti.
Posso
umiliarti e allo stesso tempo realizzare il mio desiderio…posso controllarti.
C’è un
modo , un solo modo , in cui posso sottometterti…
Il
brivido si sposta ancora , come una scossa , verso il cavallo dei pantaloni.
La calda
eccitazione si mischia alla sete.
Incurante
della pistola , la tua mano si sposta verso il colletto , scoprendomi
completamente il tatuaggio.
Per un
attimo , sembri percorrere ogni sua linea come se potessi penetrare attraverso
l’inchiostro sulla mia pelle , poi con un rapido movimento ti liberi della
camicia , lasciandomi a torso nudo.
Un
movimento così veloce ed elegante che non mi rendo neanche conto che , più che
sfilarmela , me l’hai letteralmente lacerata.
“Stai
diventando ogni giorno più bianco…” affermi quasi divertito mentre sposti la
tua attenzione sulle sottili vene bluastre che splendono in trasparenza sulla
mia pelle candida.
-Non hai proprio paura di me , eh , Kuran? – Penso
con rabbia contemplando la tua palese indifferenza verso il proiettile che
potrei da un momento all’altro piantarti in gola.
“Allora
vuol dire che la fine si sta avvicinando” rispondo abbassando l’arma.
Ho deciso
di lasciarti fare ; dopotutto non ho bisogno di nessuna forma di violenza per
fare quello che ho intenzione di fare.
“…oh ,
proprio ora che stavamo diventando amici” Sorridi nella semioscurità.
I tuoi
occhi sembrano piccole fiamme incantatrici messe in risalto dalle lunghe ciglia
nere.
“Bè , se
ci tieni tanto…la fine si può sempre ritardare…” affermo , avvicinandomi con
fare sensuale.
“Yuki ne
sarebbe così felice , dopotutto” continuo senza abbassare la guardia.
Anche tu
hai sete…e probabilmente , anche per te non si tratta solo di questo.
“…”
Non
rispondi alle mie provocazioni , ma nemmeno mi respingi.
Continui
a studiare le mie mosse con aria indifferente , esplorando ogni centimetro del
mio corpo col tuo sguardo impassibile.
Ma non
puoi nascondermi la tua eccitazione.
Ne sento
il profumo nell’aria , un odore forte e intenso ; ipnotizzante.
La sento
premere contro la mia , nella danza dei nostri corpi abbracciati.
-Non puoi
nascondermi questo.- penso mentre il mio cuore comincia a battere sempre più
velocemente.
Appoggio
le mie labbra sul tuo collo , punzecchiandoti con i denti , delicatamente.
Poi
affondo i canini nella carne , iniziando a succhiare il nettare scarlatto.
Lentamente.
Lentamente
sento il sapore del tuo sangue contaminarmi il palato , come veleno , e
scendere caldo e inebriante lungo la gola.
Il
prezioso dono dei sangue puro.
-Che
onore- penso con ironia mentre ti sento ansimare.
Il tuo
sapore mi da alla testa.
Senza
accorgermene inizio a tremare , la vista mi si annebbia e sento le forze
abbandonarmi.
Un
piacevole e appagante delirio.
Improvvisamente
avverto le tue braccia sostenermi mentre mi stacco da te.
Alcune
gocce del tuo sangue mi sono rimaste sulle labbra , colorandole di porpora.
Ti
avvicini al mio viso.
Ora
l’unica cosa che posso vedere , è la tua liscia e perfetta pelle candida.
L’unica
cosa che posso vedere sono gli immensi rubini nei tuoi occhi che risaltano
nella setosa massa dei tuoi capelli scuri.
L’unica
cosa che posso vedere è la tua bocca vogliosa che si apre sulla mia , e la tua
lingua che assapora la linfa vitale , succhiando le mie tenere membra con
passione.
Nel
seducente stordimento che ci avvolge , le tue zanne penetrano nel mio collo ,
un bacio dolce e affilato.
Mi
attacco di nuovo a te , la gola che si alza e si abbassa ritmicamente in
sincronia con la tua , mentre il sangue dell’uno scorre nel corpo dell’altro.
Due
amanti uniti dall’odio.
Abbasso
una mano verso la tua intimità , stuzzicandola attraverso i pantaloni di
velluto.
Ti lasci scappare
un gemito.
Mi piace
il suono sconvolto della tua voce bassa e profonda.
-Voglio sentirla ancora-
Voglio
essere di nuovo avvolto dal suo timbro così terribilmente sensuale.
Voglio
farti sentire vulnerabile e impotente ; per una volta voglio farti perdere il
controllo.
Delicatamente
mi stacco da te , iniziando a spogliarti ; confuso e irritato da questo
distacco forzato mi blocchi con forza contro il muro , pungendomi il polso con
i denti per poi leccarne il rivolo di sangue lungo il braccio.
Con la
mano libera comincio ad accarezzarti il petto e appoggio la testa nell’incavo
del tuo collo , ricoprendolo di baci taglienti.
Seguo con
la lingua la scia del liquido vermiglio che cola lungo il torace , sempre più
in basso , verso l’inguine.
Un altro
gemito sfugge dalle tue labbra e probabilmente , senza accorgermene , anche la
mia respirazione si sta facendo più pesante.
Preso
dagli spasmi allenti la presa sul mio polso permettendomi di liberare anche
l’altra mano con cui slaccio i bottoni dorati e la cerniera della tua uniforme.
Mentre
sfilo la tua eccitazione dalla sua prigionia , appoggi entrambi gli avambracci
alla parete e io , bloccato nel calore del tuo corpo , sento il tuo fiato
accarezzarmi tiepidamente la nuca.
Ti sfioro
delicatamente con la punta delle dita , poi inizio a muovere entrambe le mani
avanti e indietro , regolarmente , cullato dai tuoi sospiri.
Mi
inginocchio e alzo la testa verso il tuo viso ; voglio godermi la tua
espressione in questo momento.
Ne ammiro
ogni particolare per inciderlo nella memoria ; le gote arrossate…gli occhi
lucidi…non voglio dimenticare niente.
Non
voglio dimenticare questo Kaname
Kuran.
I tuoi
lamenti indecenti mi stordiscono e come una droga , desidero udirne ancora ;
…più forti , più osceni…grida di piacere solo per me.
-E’
questa la mia vittoria?-
-E’
questa…?-
“Kaname…”
Raggiungi
l’orgasmo mentre pronuncio il tuo nome.
Chiudi
gli occhi e ti allontani di un passo da me , come intontito.
Nella
penombra , una piccola goccia rossa brilla sulla tua gola ; il segno di un
morso dato con troppa irruenza.
Mi
avvicino e appoggio delicatamente le labbra sulla puntura , donandoti per la
prima volta un bacio gentile.
“E’
questo che pensi di me?” chiedi all’improvviso.
“Non
capisco…” mormoro mentre recupero distrattamente una camicia nuova
dall’armadio.
Possibile
che attraverso la nostra unione sia riuscito a carpire i pensieri più reconditi
della mia anima?
Forse…avrei
dovuto aspettarmelo.
“…”
“Sono
stanco” continui dopo avermi squadrato con freddezza.
“Mi hai
dissanguato , Kiryu”
Un
sorriso divertito si dipinge sulle tue labbra.
Non mi
sono neanche accorto che ti sei già rivestito.
Un
contegno impeccabile non cè che dire…
-E così
siamo al punto di partenza- penso amareggiato.
-Non è
cambiato proprio nulla-
Ti odio.
Odio il
modo in cui riesci a sentirti sempre perfetto e adeguato alla situazione.
Odio come
non permetti alle emozioni di sopraffarti e di controllare il tuo cuore.
Odio
l’amore che provi per Yuki e odio l’odio stesso che provi per me.
Ti odio
perché sei un sangue puro , come quello che ha sterminato la mia famiglia.
Odio
tutto di te.
Ti odio e
ti odierò per sempre.
Per sempre.
“Ti odio”
ti sussurro all’orecchio mentre affondi i canini , per la seconda volta , nel
mio collo.
“Lo so
bene” mi rispondi abbandonandomi privo di forze sul grande letto a baldacchino.
“Non hai
capito veramente niente di me”
La tua
slanciata figura si dirige verso la porta.
Il
pallido scintillio della luna rende il tuo corpo ancora più statuario , inumano
e divino di quanto non sia in realtà.
Suppongo
sia questo che significa essere una “creatura delle tenebre”.
“Non hai
capito niente” ripeti restando di spalle.
La luce
si sposta sulla tua mano destra , mentre giri il pomello della porta ,
riflettendosi sulla tua pelle.
La
luminosità artificiale del corridoio si infiltra nella mia stanza infastidendo
i miei occhi abituati al buio.
“Buonanotte
, Kiryu”
Mi sembra
quasi di sentire il triste eco della tua voce.
E’ di
nuovo la mia immaginazione?
“Buonanotte”
mormoro.
Ma ormai
te ne sei già andato ; intorno a me regna solo il silenzio più totale.
Sospiro.
I
sentimenti lottano confusi nella mia testa , nel mio cuore , nella mia anima.
Persino
nelle mie vene.
Non
riesco a spiegarmi neanche io cosa provo in questo momento , però…
Voglio
farlo smettere.
Voglio
che finisca immediatamente.
Fa troppo
male…
Chiudo gli occhi e vengo avvolto
dall’oscurità.