C’è da
fare una piccola premessa circa questa storia. In origine era stata composta
per il contest indetto sul forum TiL che recentemente ha chiuso i battenti. Il
contest chiamato “Una notte incerta” aveva come restrizione l’incipit che il
forum forniva, uguale per tutti, e il tema “halloween”. Direi che questo basta
per ora, vi lascio alla storia e ci rivediamo nelle note finali con qualche
spiegazione in più per chi desidera. ^^
Una
notte incerta
Incipit:
La luce della luna filtrava
appena tra gli assi della finestra sbarrata. Raggomitolata nell'angolo più
buio, con le mani che stringevano nervosamente le ginocchia vicino al petto,
speravo con tutta me stessa che non mi avrebbe trovata. Il mio respiro,
affannato e tremante, si condensava nella stanza per poi sparire dopo pochi
secondi. Il mio vestito, spiegazzato e strappato, era ormai sporco e logoro per
la fuga. Fu allora quando presi un lembo tra le mani, che sentii dietro di me
lo scricchiolio del pavimento. Era lì, in quella stanza, ne ero sicura era lui,
ed era venuto per me ...
Sentii
il suo passo felpato farsi sempre più presente, mentre il fruscio del suo
mantello accompagnava la sua eterea figura in quella lenta attesa. Pochi
istanti e mi avrebbe trovata, ne ero certa. Pochi istanti che mi parvero
infiniti, mentre con la medesima cadenza abbassava ed alzava il piede. Ogni
fibra del mio essere mi gridava di fuggire di strisciare furtiva nell’ombra,
nascondendomi dietro a qualche mobile, ma le gambe non volevano dargli retta.
In
ginocchio sul pavimento impolverato, ansimante e pervasa da brividi che solo
lui sapeva spaventosamente darmi, rimanevo immobile, in silenzio. Non avevo
intenzione di fare rumore, ma ero certa riuscisse a percepire il battito
frenetico del mio cuore ed il mio respiro affaticato dalla corsa. Per quanto
avessi tentato lui mi avrebbe inseguita senza sosta, ma io non sarei riuscita a
sfuggirgli in eterno ...
La
sagoma nera avanzò ancora ed io finii col premermi ancor più al muro. Avrei
voluto attraversarlo come un fantasma, ma le mie carni erano fin troppo vive ed
il sangue che vi scorreva fin troppo vispo. Doveva trovarlo eccitante il mio
corpo, fasciato in quella morbida stoffa rossa, così allusiva ed appariscente.
Le mie
mani, i miei fianchi, le mie labbra, il mio collo … mi aveva puntato ed ora non
avevo scampo.
Strinsi
ancor di più la stoffa fra le mani, quasi con rancore. “Vuoi dargliela vinta
così? Vuoi che il gioco finisca?” mi ripetei, raccogliendo la poca dignità che
mi restava.
Attesi
un altro suo passo e con la schiena ben salda al muro mi alzai. Fu allora che
le nuvole mi tradirono, lasciando trapelare molti più raggi di luna. Prepotenti
trapassarono il vetro e le sbarre della finestra, illuminando la stanza e chi
era al suo interno.
Fui io
ad essere svelata per prima …
I
capelli spettinati, la cipria esagerata, le labbra rigorosamente dipinte di
rosso e le unghie laccate …
Mi mossi
ed il mio vestito ondeggiò leggero, mostrando i vari strappi e brandelli che
l’ornavano.
Dovevo
apparirgli deliziosa.
Poi la
luce me lo rivelò, proprio come lo ricordavo …
I
capelli neri e liscissimi, le labbra sottili e ghignanti, gli occhi terribili e
rossi che solo quella sera possedeva ...
“Credevo
di aver perduto la mia dama …” alluse tendendomi la mano pallida e forte.
“Io
speravo di sfuggirvi!” ammisi a sproposito, ma non ero più così lucida da
soppesare le parole.
Avevo la
gola secca mentre lo dicevo, tanto da bruciare. Ero stufa di correre …
“Per mia
fortuna non ci siete riuscita!”sorrise, ritraendo la mano e avanzando di ancora
qualche passo.
Il suo
corpo era una sinfonia di sensazioni per me, il suo odore, la sua sicurezza ed
audacia erano un richiamo ad andargli incontro, a smettere di resistere
all’impulso.
Sentii
pervadermi di quel fuoco che altre volte mi aveva alimentato.
Mi cinse
la vita e mi trasse a sé, guardandomi negli occhi. Non voleva fuggissi, ma non
lo avrei fatto comunque. Il mio istinto era troppo forte per essere combattuto.
Mi
abbandonai a quella stretta, mentre lui si chinava su di me. Mi sfiorò le
labbra, un tocco quasi innaturale per me e freddo, ma terribilmente
irresistibile. Mi spinsi verso di lui per sentirle interamente sulle mie e me
lo concesse. Aveva un sapore magnifico e per un istante placò la mia sete. Le
succhiai per alcuni istanti prima di staccarci.
Risi
divertita appena ci riguardammo. “Credevo che Dracula mi avrebbe baciato sul collo!” lo provocai com’era
mio solito. “Ooooooooh, ora capisco perché ti sei vestita da damina indifesa!”
rispose subito.
“Secondo
te perché ho tutti questi strappi? Volevo rendere il tutto più veritiero!”
sorrisi.
“Allora
ti farà piacere sapere che queste lenti a contatto mi stanno uccidendo … tutto
per la tua veridicità!” rispose, sbattendo la palpebra ripetutamente.
“Se ti
dava così fastidio, potevi andarci con qualcun’altra alla festa in maschera.”
Mi staccai offesa, ma ero certa si sarebbe fatto perdonare …
“Nessun’altra
sarebbe stata la degna sposa del Conte di Transilvania!” enfatizzò, giocando
con mantello e canini fasulli. Non riuscii a contenermi! Dipingere così un
vampiro era troppo divertente, una parodia fin troppo irresistibile se non
offensiva, decisamente stupida. Sorrisi con sguardo malizioso ...
“Sarebbe
stato comprensibile comunque, in fondo non mi conosci così bene come le tue
compagne di classe!”
Lo vidi
pensarci, mentre io rammentavo quel nostro primo incontro in una sera nebbiosa
…
***
C’era
una fiera in città ed era stracolma di gente da ogni dove. Adoravo le piccole
bancarelle di artigianato, più i manufatti erano antichi più li sentivo … miei.
Fu
allora che quel giovane mi rivolse la parola, commentando l’oggetto che stavo
osservando. “Splendido anello … è dell’Ottocento?” mi chiese invadente.
“Settecento
per l’esattezza!” lo corressi, mentre controllavo si trattasse di quel pezzo
che cercavo. Mentre lo compravo, certa del suo valore, mi perseguitò di
chiacchiere assurde e poi mi fece la domanda fatidica. Quella che a me non si
dovrebbe mai fare …
Mi
chiese di uscire: “Ti va di venire a mangiare un boccone con me, adesso?”
Lo
guardai male e poi gli risposi distrattamente. “Per tua fortuna ho già
mangiato!” esclamai, cercando di levarmelo di torno. Approfittai di un suo
attimo di distrazione per dileguarmi …
“Vuoi
dire per mia sfortu …” un attimo e puff
ero nebbia.
Chi
avrebbe mai sospettato lo avrei rivisto e che alla fine lo avrei trovato
“appetitoso”. La “fame” fa brutti scherzi …
***
“Tutto
di te mi attrae … non riesco a starti lontano …” quelle parole accentuarono la
mia voglia di lui. Era così dolce ed ingenuo … Un esserino così fragile ed
indifeso …
Mi
limitai a sorridere contenendomi, accarezzandogli la guancia. “Torniamo nel
salone, a quest’ora tutti i cavalieri avranno acchiappato la loro dama.” Lui
annuì. Il gioco doveva essersi concluso.
“Sì,
andiamo!” disse voltandosi.
Gli
concessi qualche passo di vantaggio … fin troppo facile …
La mia
gola era riarsa, bramava terribilmente d’essere dissetata. Mi lasciai pervadere
dall’euforia, mentre le mie iridi si riempivano del colore del mio desiderio.
Rosso un rosso sangue …
Sorrisi,
mentre i canini, improvvisamente zanne, risplendettero.
“Lilith,
allora non vieni?” la mia preda si era voltata ignara e tutto quello che
ricevette in risposta, fu un’altra domanda …
“Dolcetto
o scherzetto?” sibilai affamata, mentre le nuvole ridivenivano mie alleate.
La
risposta fu un urlo nelle tenebre, in una notte dove la luna si tinse di rosso
…
La preda
era diventata cacciatrice …
Una
trappola fin troppo semplice!
Lo so
che non sta bene giocare con il cibo, ma ad Halloween tutto è concesso a noi
figli delle tenebre …
Questa è
la nostra notte ed anche io volevo le mie caramelle!
Note dell’autrice:
L’ho
scritta un anno fa quindi siate comprensivi. XD
Comunque
nonostante tutto questa storia si è piazzata prima al contest “Una notte
incerta.” e poi l’ho riproposta in un altro contest, dove non era necessario comporre
una storia inedita.
Lì ha
ottenuto il titolo di Best Plot da parte di una dei giudici e Best Pov da
entrambe. Inutile dire ne sono rimasta molto sorpresa. O.O
Non so perché
la pubblico su EFP a distanza di un anno quasi. La pigrizia è una brutta
bestia! U.U
Spero vi
sia piaciuta almeno un pochino. ^^
KissKiss KiraKira90