Non so, mi andava
di scrivere ‘sta cagata .__. Boh, mi
sto imbottendo di LaviAllen (kyah) a tempo perso e mi devo svegliare fra sette
ore per
imbottirmi di compiti, dunque non sto neppure a cercarci un senso XD,
anche se
un po’ mi chiedo per quale motivo questo desiderio di
scrivere su DGM
nonostante tutto. *wooah*
Doveva essere una drabble e lo si nota dal fatto che è
breve. Invece, che sia
senza senso è colpa mia, me ne assumo la
responsabilità :addit:
Boh. Buona lettura? <3
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Allen si
rigirava fra le
dita l’asso di picche che per qualche strana ragione era
finito nella tasca
interna della giacca dell’uniforme. Ci giocava senza
pensarci, di tanto in
tanto sbuffava senza ragione, la voce di quel caso senza speranza
dietro la
nuca e un cielo senza confini davanti agli occhi, appena oltre il
confine della
finestra aperta.
Linalee ridacchiò qualcosa, il quindicenne
l’assecondò e notando che si
strofinava le braccia chiuse i vetri; la superficie pulita rifletteva
il fuoco
che guizzava nel camino e il simpatico (mnh) battibecco di Bookman con
l’allievo.
Notandosi osservato, il ragazzo esibì un grande sorriso,
finendo
inevitabilmente con l’abbassare la guardia.
Fortunati nel gioco…
“Sono
un baro e non ne sono poi così grato.
A volte.”