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Autore: Mucchetta    01/10/2010    2 recensioni
E se i Beatles si fossero lasciati ancora prima del capolavoro di Sgt. Pepper's? Se le cose fossero andate così diversamente, cosa sarebbe accaduto? In questo universo parallelo, i Fab nel 1966 non sono più i Fab, John è lontano con Yoko, Linda, Paul e George sono a Liverpool in un appartamento che affaccia su Strawberry Field, Ringo si è preso del tempo per pensare ed ha deciso di non farsi sentire... come andrà a finire? Per favore, torniamo indietro!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Voglio piangere.”
In certe occasioni non puoi dir nulla. Il silenzio fa tutto quello che deve fare, ti sussurra parole impossibili da pronunciare, poi, soddisfatto, lascia lo spazio al suono del tuo sorriso. Mentre guardavo quegli occhi profondi, il silenzio aleggiava dolcemente tra le nostre anime, mentre lui con una mano mi teneva i capelli, e con l’altra mi asciugava dolcemente le lacrime. Essere felice nella tristezza può sembrare impossibile, eppure io tra le gocce d’acqua che scendevano in caduta libera dal cielo, provavo un profondo senso di calore.
“Paul, smettila di guardarmi così… voglio piangere, e se ci sei tu non ci riesco.”
“Linda, ti amo.”
“Paul, smettila. Paul, io… io voglio piangere.”
“Chiudi gli occhi.”
“Paul davvero, smettila…”
“Ascoltami, chiudi gli occhi.”
E io lo ascoltai. Ecco che intervenne la mano riparatrice del silenzio e della pace, e la tensione ora la sentivo solo per il bacio improvviso che mi avrebbe dato Paul di lì a poco. Invece no, non lo fece. Non toccò le mie labbra, ma con le sue scacciò via il silenzio, facendo uscire le sue dolci parole di conforto.
“Close your eyes…”
“Paulie…”
“And i’ll kiss you…”
“Io… ti amo, Paul.”
“…tomorrow I’ll miss you, remember I’ll always be true… and when while I’m away, I’ll write home every day, and I’ll send all my loving, to you…”
“Paul…”
“PAUL!”
Arrivò George e, mentre teneva un paio di zeppole in bocca, ci riparò entrambi con l’ombrello.
“Piove come quando la scimmia gialla decise una buona volta di lasciare in pace John durante le registrazioni!” Disse, offrendoci allo stesso tempo il cartoccio con dentro zeppole piene d’olio. Io mi ero asciugata gli occhi velocemente, e guardavo con occhi ridenti George.
“Quella scimmia del cazzo, spero che ora stia vagando per le foreste insieme a quell’ idiota di John!” George non parve contento di quel commento, per questo si limitò ad annuire e ad ingurgitare un’altra zeppola.
“Ma mangi solo, demente?!” Per tutta risposta, George spostò l’ombrello, e Paul si ritrovò di nuovo sotto la pioggia.
“Già che ci sei, perché non raggiungi anche la salumeria? Tanto sei tutto bagnato, ho bisogno di una barretta di cioccolato, o svengo.”
“Brutto figlio di…!” Paul si buttò addosso a George, ed entrambi finirono a terra. Io, tranquilla, raccolsi l’ombrello e sedetti su una panchina alla fermata dell’ autobus, e assistetti alla scena.
“Sei un idiota, guarda quanta ciccia hai messo!”
“Ma se peso solo cinquanta chili?!” Disse George, e subito dopo si mise in bocca un’altra zeppola.
Entrambi rotolarono per la strada, fino ad arrivare al marciapiede, e a quel punto George si sedette spavaldo sopra il povero Paul, che era esausto.
“Dì un po’, peso?!”
“Se butti giù quelle altre tre zeppole che ti rimangono, finirò schiacciato.” Il silenzio gentile e confortatore, se n’era andato via col vento.
Ora regnava un silenzio nostalgico.
George era ancora seduto sulla pancia di Paul, aveva la testa bassa, e le sue pupille marroni guardavano una pozzanghera dove l’acqua limpida rifletteva il suo volto ricolmo di tristezza.
Paul manteneva un mozzicone di sigaretta spento nella mano sinistra e, portandoselo alla bocca, disse: “Cosa posso dire? E’ stato un bel sogno.”
Mi alzai e attraversai la strada deserta, coprii con l’ombrello i due vagabondi e dissi: “Piove davvero tanto.”
George non alzò lo sguardo, Paul fece finta di fare un tiro alla sigaretta ormai inzuppata d’acqua.
Era un freddo Novembre del 1966, e i Beatles si erano sciolti da ormai alcuni mesi.

  
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