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Autore: SilviaPeyton    02/10/2010    3 recensioni
Caroline e Stefan passano un po' di tempo insieme a casa Salvatore conoscendosi meglio.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nota: Volevo ringraziare tutti di cuore per i commenti alla ff di Damon e Elena a capitoli. Significa molto per me che sia piaciuta. Ho deciso di provare a scrivere qualcosa su Caroline e Stefan. Quindi attenzione ci sono spoiler sulla seconda stagione. Buona lettura! Non vedo l’ora di leggere i vostri commenti!

 

 

 

 

IF EVERYONE GOES AWAY I WILL STAY

 

 

Era annoiata. Profondamente annoiata. Ascoltare musica sdraiata sul letto non la aiutava affatto. Voleva uscire, divertirsi… ma con i suoi recenti istinti vampireschi non era esattamente l’ideale. Bastava un collo messo in mostra per farla impazzire. Anche se doveva ammettere che con le tecniche che le aveva insegnato Stefan stava migliorando.

 

Stefan…

 

Era rinchiuso nella sua stanza e sembrava non volesse parlare con nessuno. Persino Damon lo lasciava in pace, il che era sicuramente un evento.

 

Era passato un po’ di tempo da quando era diventata un vampiro e a volte rimanere a casa con sua madre era diventato quasi insostenibile. Per questo motivo Stefan le aveva dato una delle stanze di casa Salvatore e le aveva concesso di abbellirla come più desiderava.

 

L’aveva fatta sentire la benvenuta e le aveva detto che poteva andare da loro quando voleva.

 

La sua casa era da sua madre. Era stato così per 16 anni, ma doveva ammettere che sentiva un senso di appartenenza quando entrava in casa Salvatore. Lì potevano capirla, non giudicare i suoi cambiamenti di umore.

 

E poi la sua nuova stanza era molto molto molto più favolosa di quella vecchia. Casa Salvatore guadagnava 10 punti solo per quello.

 

Le sue riserve iniziali erano dovute a Damon, ma lui sembrava aver cambiato idea su di lei e non si aggirava con un paletto di legno per casa, il che era rassicurante.

 

Ma ciò che più la faceva sentire a suo agio era Stefan. Passare il tempo con lui era diventato naturale. Era un po’ un punto di riferimento, qualcuno su cui sapeva di poter contare.

 

E l’ultima cosa che adorava di casa Salvatore (ma di certo non la meno importante) era l’abitudine dei fratelli di andare in giro mezzi nudi.

 

Dato che non poteva avere una sana relazione con un umano, doveva pur rifarsi gli occhi in qualche modo, no?

 

Damon l’aveva invitata a fare altrettanto ma lei l’aveva spintonato (provava ancora un enorme piacere nel farlo).

 

Stefan invece era sempre educato e a modo ma aveva in progetto di farlo sciogliere. E ci era riuscita. In realtà non è che avesse dovuto adottare chissà quale strategia. In sua compagnia era molto più sorridente, rilassato.

 

Certo… finchè “la fine del mondo” non si era abbattuta su di lui e da quel giorno tutto si fece nero.

 

Era decisamente indispettita. Stava lavorando così bene per far venir fuori lo “Stefan divertente” (un’impresa che neanche Tom Cruise nelle sue varie “Mission Impossible” sarebbe riuscito a portare a termine) e poi era bastata una giornata per mandare tutto in fumo.

 

Si era ripromessa di lasciargli spazio e tempo perché sapeva che lui ne aveva bisogno ma la situazione stava diventando frustrante.

 

Ok, ok, avrebbe dovuto essere più sensibile. Lui lo era stato quado si era lasciata con Matt… ma la vita va avanti! Specialmente se sei un vampiro e quindi hai di fronte a te l’eternità.

 

Manco fosse che Elena fosse l’amore della sua esistenza!

 

Sì, la catastrofe era che la “coppia felice” si era lasciata. Storia lunga da spiegare, ben poco interessante e alquanto complessa.

 

Ancora era perplessa dal fatto che Stefan fosse stato innamorato di Katherine e poi di Elena che p.s. sono uguali… quanto meno nell’aspetto esteriore.

 

Ma Stefan non era l’unico povero cretino della situazione. Damon era messo allo stesso modo. Doveva essere una cosa di famiglia evidentemente.

 

O magari Katherine e Elena erano delle streghe ammaliatrici. Ah no! Bonnie, la sua ex amica che ora la odiava per essere un vampiro (come se fosse stata una sua scelta), era una strega.

 

Ma stava divagando.

 

Insomma la “tragedia” aveva spinto Stefan in un baratro di solitudine. Damon le aveva detto che era già un miracolo se non si era rinchiuso nelle celle sotterranee. Ok, la sola idea le metteva i brividi.

 

Ad ogni modo… Stefan viveva nella sua solitudine vampiresca da giorni (si era quanto meno fatto una scorta di conigli? Non voleva trovare i resti di un vampiro sul pavimento). Lei era arcistufa. Aveva preso la sua decisione. Sarebbe andata da Stefan e gli avrebbe dato uno scossone… o qualcosa del genere insomma. Ma prima di tutto doveva premunirsi del necessario.

 

Quando fu pronta entrò nella stanza del vampiro senza tante cerimonie. Stefan inarcò le sopracciglia sorpreso.

 

“Ok direi che il tempo di ‘il mio cuore è infranto e non si ricomporrà mai più’ è finito” annunciò Caroline.

 

Il vampiro fece un debole sorriso ma rimase sdraiato sul letto.

 

Ok stava per: apprezzo il gesto ma non sono ancora pronto per riprendermi. Ormai era diventata brava a decifrarlo.

 

Ma non si arrese. Si sedette sul letto con lo scatolone che si era portata appresso.

 

“Inizia la fase di ‘recupero’… ma dato che la luce del sole è ancora troppo abbagliante per la tua anima cupa, direi che possiamo comunque cominciare rimanendo in questa stanza”

“Non c’è modo di farti cambiare idea, vero?”

“Sono parole queste?! Bene! Si fanno progressi! Comunque per rispondere alla tua domanda… non c’è modo di farmi cambiare idea”

“Lo immaginavo” e ancora un piccolo sorriso gli spuntò tra le labbra.

“Bene… primo non so come vada la tua nutrizione, di solito noi ragazze ci consoliamo con chili di gelato, ma ho optato per sangue di coniglio, mi sembra più il tuo genere”.

 

A Stefan sfuggì una piccola risata e accettò la borraccia offertagli.

 

“Poi… capisco che ti senti solo e che hai i tuoi bisogni. Non sapevo bene come funzionasse tra vampiri… ma ho trovato questi nella camera di Damon quindi direi nel modo convenzionale…”

 

Gli passò decine di DVD porno. Stefan inarcò un sopracciglio.

 

“Che c’è? Sei single ora. Ti aiuterà e ti prometto di lasciarti un po’ di privacy, non sono così invadente”

Stefan rise di gusto “Davvero… premuroso da parte tua” e continuò a ridere.

“Io mi preoccupo per te e tu mi ridi in faccia?!” chiese lei indignata.

“Hai ragione, scusami… è stato poco carino…” e scoppiò di nuovo a ridere.

 

Caroline gli diede un pugnetto sulla spalla mentre Stefan non riusciva a smettere di ridere. Lo guardò e non potè fare a meno di stare lì a fissarlo finchè lui ricambiò il suo sguardo.

 

“E’ bello vederti ridere così” disse Caroline sinceramente.

Le sorrise “Sai mettere di buon umore le persone”

“Oh… forse finalmente ho trovato un pregio e non un difetto che la mia natura da vampiro mi abbia amplificato!”

 

Stefan rise e cominciò a rovistare nello scatolone. Notò che aveva preso un po’ di libri dalla loro libreria. Rimase sorpreso.

 

“Sono quelli che ti ho visto leggere e rileggere. Devono essere i tuoi preferiti”

Stefan annuì e poi fece un piccolo sorriso “Lasciamo indovinare… sono noioso, vero?”

Caroline ci pensò un attimo “Il tipo intellettuale piace alle ragazze quindi questa vena di lettore incallito te la approvo”

 

Stefan rise e tirò fuori dei cd.

 

“Ho evitato tutte le canzoni ‘taglio-vena’, non fanno bene alla tua salute mentale. E non sei tipo da musica commerciale, quindi ho optato per il rock, mi sa abbastanza di musica da vampiri”

“Mi piace il rock”

“Vedi? Ormai ti conosco. E quando sarai pronto puoi venire da me e bruceremo le foto di Elena insieme”

 

Stefan alzò le sopracciglia e la fissò.

 

“Ok forse è una mossa troppo da ragazze…”

“Senza dubbio”

“D’accordo, niente foto al rogo. Peccato è la parte più divertente…”

 

Il vampiro sorrise e scosse la testa. Tornò a guardare lo scatolone e tirò fuori degli smalti.

 

“Quindi… per riprendermi dovrei fare la manicure?”

“Ovvio che no!” rispose Caroline dandogli un pugnetto, sapeva che la stava prendendo in giro “Quelli sono per me mentre leggi”

 

Stefan la guardò un po’ stupito.

 

“Non mi aspetto che tu inizi a parlarmi e a confidarmi i tuoi sentimenti. Hai bisogno dei tuoi tempi… lo so, lo capisco. Ma è sempre meglio avere qualcuno che ti fa compagnia piuttosto che stare da solo”

 

Stefan la fissò per un po’. A volte rimane sorpreso di come riuscisse a capirlo. Ma in fondo, nonostante le apparenze, lei stava ancora soffrendo per Matt, quindi sapeva molto bene cosa stava passando.

 

“Caroline… grazie”

La bionda sollevò lo sguardo “Per cosa? Per questo? Non è che abbia fatto granchè…”

“Sono abituato a stare da solo, a non avere dei veri e propri amici… ma tu sei una buona amica e ci tenevo a dirtelo”

 

Caroline lo fissò. Era sua amica. Erano amici. Sì, lo erano. Lui era stato ed era ancora una guida per lei, ma in  un certo senso ormai si era affezionata a lui. Anche a scuola passava la maggior parte del tempo con Stefan.

 

“Beh… non c’è di che. Tu ci sei stato per me quando ne avevo bisogno… ora tocca a me. E’ a questo che servono gli amici, no?”

 

Stefan sorrise e annuì. Prese uno dei libri e iniziò a sfogliarlo. Caroline optò per lo smalto rosso per le unghie dei piedi. Il vampiro alzò lo sguardo e la guardò per un attimo.

 

“Ti piacerebbe se lo leggessi ad alta voce?”

Caroline lo fissò e gli sorrise “Certo! Magari potrebbe interessarmi!”

 

Non sapeva con esattezza quante ore avessero passato insieme. La voce di Stefan era rassicurante, bella da ascoltare. Per la prima volta la lettura di un libro non l’aveva annoiata. Poi le venne un’idea e prendendo il computer decise di fare un po’ di karaoke. Ovviamente Stefan era stato riluttante ma insistendo (in realtà l’aveva minacciato che altrimenti avrebbero dovuto guardare i porno insieme) era riuscita a convincerlo. E sì, ok forse il canto non era la dote migliore di Stefan ma avevano riso parecchio tra una canzone e l’altra. Specialmente quando lui tentava di raggiungere una nota troppo alta e non ci riusciva affatto. Prima di andare a dormire gli aveva augurato “Buona visione” per i dvd ma gli aveva anche raccomandato di non guardarne troppi. Avevano passato tempo a ridere e divertirsi ed era stata bene anche senza dover andare ad una festa (ma si era comunque ripromessa che avrebbe portato Stefan a ballare).

 

Quella mattina stava prendendo i libri dal suo armadietto a scuola. Quando si era svegliata non c’era nessuno in casa quindi era andata a scuola per conto suo. Quando chiuse l’armadietto si ritrovò davanti Stefan.

 

“Oh ciao!” esclamò lei un po’ sorpresa.

“Scusa per stamattina ma…”

Lei lo fermò “Non preoccuparti, per fortuna so ancora guidare senza voler uccidere qualche passante per dissanguarlo”

Stefan rise “Ero andato a prendere questi” e glieli porse.

Caroline sgranò gli occhi “Due biglietti per un concerto?!”

“Una volta hai detto che questa è la tua band preferita, allora…”

 

Ma Stefan non era riuscito a finire la frase che lei gli aveva buttato le braccia al collo esclamando dei “grazie” ripetuti. Il vampiro non potè fare a meno di sorridere di fronte a tutto quell’entusiasmo.

 

Poi Caroline lo prese sottobraccio e si incamminarono verso l’aula di inglese.

 

“E’ ovvio che dovremo fare shopping per festeggiare l’evento!”

“Non vuoi risparmiarmi proprio nulla?”

“Certo che no! Lo shopping è terapeutico! E poi hai bisogno di vestiti per il concerto!”

“Perché i miei ovviamente non sono appropriati” disse lui un po’ ironico ma sorridendo.

“La giacca di pelle può andare, ma hai bisogno di jeans nuovi”

 

E mentre si dirigevano alla loro lezione Stefan non potè far a meno di sorridere e ridere di fronte a quel vulcano biondo.

  
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