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Autore: Monica Scorsone    21/10/2010    1 recensioni
Sentimenti di Guido per Giusy alla fine della serie.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Guido Leinez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come il cibo alla vita sei per me,

come alla terra acquazzoni di maggio,

e per tuo amore così mi tormento

come per l'oro suo pena l'avaro

 

che del possesso ora esulta, ma già

teme che i suoi tesori involi il tempo:

e ora bramo di starti unico accanto

ora che il mondo ammiri il mio piacere,

 

sazio talor soltanto del vederti,

poi subito affamato di uno sguardo;

e non v'è gioia ch'io tenga o insegua,

se da te non l'attendo o non m'avanza.

 

Così divoro e languo ognor, vorace

tutto afferrando o morendo di fame
(W.Shakespeare)

 
 
 
 

Io amo  William Shakespeare lo ammetto.  Eleva  l’amore a qualcosa di irreale difficile da credere. Se potessi,anche per  poco, provare questo sentimento lo dedicherei all’unica persona che abbia mai amato in vita mia :Giusy

Me ne sono reso conto molto tardi a causa della mia testardaggine e presunzione.

Il Cibo è il paragone che fa l’autore nel suo sonetto,qualcosa di indispensabile per la vita. Lei era cibo per me. Ho sbagliato  lasciandola  andare via .La lettera che le ho scritto un anno fa ritorna nella mia mente:ero stato causa della sua cecità ma oltre alla vista le ho tolto anche ciò a cui  più teneva: Il mio affetto .Mi tormento anche io per il suo amore che non finirà mai, come per il goloso il  desiderio   di dolci. L’avaro che pena per il suo oro e poi esulta avendolo tra le mani ma teme di perderlo da un momento all’altro. Cosi io quella notte, felice di avere Giusy tra le mie braccia sulla mia auto ma anche intimorito dall’idea di perderla per sempre .Sono brevi i piaceri che la vita ci concede. Il nostro primo bacio passionale e fuggente .La paura di ammettere i nostri sentimenti. Volevo davvero che il mondo ammirasse il mio piacere. Tu eri mia e non ti avrei mai persa, almeno credevo così .Mi illudevo come si illude un bambino di poter volare un giorno. Quando tuo padre ci impedì di frequentarci ero felice solo di vederti a scuola anche se per un solo istante. Poi cercavo  il tuo sguardo, lo desideravo  più di ogni altra cosa .Non provo nulla se tu non sei acconto  a me .Non c’è nulla che mi possa rendere più felice di un tuo sorriso. Cosi ne deduco che avendoti vivrei volendo saziare ancor di più la mia fame che non cesserebbe di aumentare, mentre non avendoti morirò eternamente di fame.

In questo momento ti avvicini a me criticandomi del fatto che penso solo a fare i complimenti alle numerose ragazze che visitano il mio sito. Io non rispondo troppo concentrato ad aprire il mio cuore ad uno schermo luminoso. Continui imperterrita con le tue teorie a questo punto ti alzi e in malo modo giri lo schermo verso di te. Leggi. Le lacrime scorrono lente sul tuo volto, poi mi guardi e dici: “Anche io non ho mai smesso di amarti Guido”.Passano brevi istanti e ci abbracciamo .Finalmente la mia fame è cessata.

  
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