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Autore: Rucci    23/10/2010    4 recensioni
Ed ora veglio
sono Tuo e Mio
la notte mi annunziasti come vita
mi hai fatto uomo.

Ci sono centootto stelle che in verità sono demoni.
Centootto diversi demoni. "Inno alla notte" è per uno di loro.
{spectre-centric, original character}
Genere: Dark, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I

XI.


Noi ci sentiamo oscuramente
e ineffabilmente turbati -
con gioioso spavento
vedo un volto severo
che su di me si china
dolce e devoto
e svela tra i riccioli
senza fine intrecciati
la cara giovinezza della madre.



Quando Stevan aveva guardato in quegli occhi, nella valle, aveva percepito una sola cosa: amami.
Amami
, dicevano. E null’altro. Erano di un castano profondo, più chiari dei suoi, ma dolci e suadenti come l’abisso. Ambra e miele, l’immobilità della notte. E centinaia di storie che non voleva raccontare. Amami, e le fiamme dell’Inferno erano così tiepide.

Stevan.”
“Sì.”
“Avvicinati.”
“Sì.”
“Sai chi sono?”
“No.”
Un sorriso.
“Sono la Morte in ogni luogo, e ti ho sentito. Ti ho sentito dare la morte a chi non può morire, e sono venuto a prenderti. Ma forse non ti ucciderò.”

Aveva seguito quello sguardo e nulla più era esistito, il tempo si era fermato, lo spazio dilatato. Poche ore dopo era a Belgrado. Senza che l’avesse chiesto si era ritrovato lavato e rivestito. Gli erano stati tagliati i capelli, la barba e le unghie. La sera dopo era a Parigi. Due sere dopo, in Florida.
Nessuna grotta, niente più terra e sangue: adesso c’erano le luci della città, impazzite, frenetiche, il vento forte dell’oceano e il mare a battere sul bagnasciuga. Stevan non aveva mai visto il mare, prima.
Camminavano a fianco nella notte, senza che tra loro scorresse una parola. La Morte in ogni luogo era un vampiro, ma non assomigliava ai mostri che erano venuti a strapparlo dal letto. Era etereo, splendente, e gli faceva molta più paura. Ai suoi occhi era una statua, un dipinto, perso nelle nebbie del tempo, un cherubino spaventoso nella sua perfezione, bianche le mani e grandi gli occhi, emerso in un soffio dall’affresco di una chiesa. Non aveva domandato il perché della sua presenza, ma lui aveva indovinato il suo nome, e non gli aveva detto il proprio.
Era più basso di lui, una bambola dai boccoli ramati, sicuro e innocente al suo braccio, nella folla rumorosa delle strade più trafficate. Stevan aveva dalla sua un potere molto più antico, esploso dalle mani degli dèi al tempo in cui ancora camminavano sulla Terra, ma era giovane e mortale. L’eterno ragazzino era vecchio, vecchissimo. Non gli aveva detto il motivo per cui lo aveva preso con sé e non voleva farlo: avrebbe potuto annoiarsi presto. Conosceva il suo nome, mentre Stevan non sapeva il suo. Era più esperto. Era più forte. Era un Maestro.
Non aveva dimenticato chi era, Stevan. Lo sguardo di quell’essere antico lo aveva soggiogato per attirarlo a sé, ma non gli aveva fatto dimenticare nulla. Sapeva che avrebbe dovuto essere al fianco di un altro uomo, per cui a volte provava una nostalgia senza nome. Desiderava espandere il Cosmo per trovarlo, ma allora il Maestro se ne sarebbe accorto, e lo avrebbe trovato abbastanza interessante per staccargli la testa.

Quegli occhi. La seduzione e l’illusione.
La loro crudeltà innocente.
Vieni con me.”
Li aveva seguiti soggiogato dal suo potere, e quando l’aveva compreso, ormai lontano, il mare nelle scarpe, aveva capito che desiderava impadronirsene. Così decise di rimanere al suo fianco.
Ancora per un po’.







Questo Maestro è una persona (?) davvero spaventosa. Speriamo che Aiacos arrivi presto. Nel frattempo Stevan si fa un master di Studi Vampirici. Scommetto che lo invidiate tutti moltissimo!

beat: Oh, come ti ringrazio, Beat! Sei una consolazione! éOè Ma guarda, ti dirò che devo spezzare una lancia a favore del Saint del Bicchiere (hsbdhjsdbksjfbjksf *AD AIACOS PIACE QUEST'ELEMENTO*). Kurumada ci ha dato qualcosa di nuovo senza contraddire sé stesso, cosa che la Teshirogi purtroppo fa ogni tre inquadrature. Senza contare che tra Calore Umano e Psycho Burn My Soldiers la scelta a casa mia si fa abbastanza facile. Ma magari ne parliamo meglio nel forum. Intanto questo Aiacos c'è, ed è tutto vostro, davvero. è_é
Shinji: Coraggio, Hades-sama, ti infondiamo viola Cosmo! Combatti!
Kiki May: Ma guarda, non lo so, bisognerebbe chiederlo alla Garuda. Avrà corrotto i cameraman che riprendano solo il suo lato migliore? Non credo, è gente a posto che fa il suo lavoro. Senti, non possiamo farci niente. Andiamo avanti e accettiamo la cosa..
Ayako_chan: Eccolo, per ricompensarti dalle tue fatiche, Lui. Malvagio come sempre. Io sono davvero in brodo di giuggiole per i complimenti che mi fate su Aiacos, perché penso che veramente se li meriti a prescindere da me. Poi io lo descrivo, credo, anche, in parte, influenzata dallo sguardo del sottoposto qui protagonista. E percepisco questo rapporto, sebbene nato molto più indietro, come qualcosa di affine al vassallaggio: questi soldati sono pur sempre legati allo stesso generale da millenni, anche se non hanno memoria delle vite precedenti. Deve esserci della componente personale, oltre che militare (e per questo l'Aiacos del Lost Canvas mi ha fatto un po' incacchiare, era totalmente a caso. é_è Ecco).
ribrib20: Perdo l'orsetto di gomma, ma Aiacos deve stare attento a non perdere i vestiti mentre passa vicino a voi. Ragazze, contegno! u_u Stevan è appena tornato e si è ritrovato in una situazione alquanto interessante. In primis, un bagno. Ne aveva tanto bisogno. Adesso lo seguiamo in America, dove per fortuna resterà per poco: la Guerra è incombente e meglio la Guerra dell'America! ò_ò

  
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