Piccolo sclero su un attore che adoro. Mi mancava scrivere di lui. Ringraziamenti sotto e buona lettura. xD
Il giornale
Sono le cinque di un
pomeriggio afoso d’agosto, mi trovo sul terrazzo
all’ultimo piano del mio
appartamento a Manhattan e sto sfogliando con interesse la mia rivista
preferita. Guardo l’indice per notare se
c’è qualcosa di nuovo sulla sezione
moda e negli inserti piccolini in fondo trovo un articolo su Robert. Il
mio
Amore personale con la A maiuscola.
Cioè, Robert non mi
conosce ma io conosco lui. Mi leggo qualsiasi inserto io riesca a
trovare su di
lui e lo ritaglio per tenerlo, nel caso in cui un giorno riesca ad
incontrarlo
per un miracolo divino non indifferente.
Anche oggi, come mio
rituale quasi settimanale, prendo un paio di forbici ed inizio a
staccare le
pagine che riguardando Robertino dal giornale.
Mi arriva un messaggio sul
cellulare e finchè leggo un soffio d’aria fresca
fa svolazzare i fogli giù dal
terrazzo:- NOOOOOOOOO!!!!!-
Un urlo di panico mi esce
dalla gola e mi fiondo per le scale con il cellulare in mano per andare
a
recuperare le pagine che devo ancora leggere, e finchè esco
dal portone di
ferro della piccola palazzina in cui abito, sbatto contro un ragazzo.
- Hey! Stai attento a dove
vai…!-
- Mi sembra che quella che
deve stare attenta sei
tu…-
- “IO”,
DEVO RECUPERARE
DEI DOCUMENTI IMPORTANTI! E se ora non ti dispiace vado a prenderli!-
Devo
ancora guardare in faccia il ragazzo, per il fatto che sono troppo
impegnata a
capire dove sono volate le mie preziose pagine anche se, con
l’amaro in bocca,
non riesco a intravederle da nessuna parte.
- Sono per caso questi i
tuoi “documenti importanti”? – Il tipo
strano mi porge le mie pagine che
afferro stizzita, per poi dirigermi verso il portone di casa.
- Hey! Prego eh! Comunque
non avrei mai creduto che qualche persona arrivasse a così
tanto! Cioè,
tagliare delle pagine di giornale su un attore?
È… folle!-
Mi rigiro controvoglia
verso questo tipo decisamente antipatico e puntando il dito contro di
lui, con
uno sguardo decisamente fulminante, gli rispondo:- Non sono affari tuoi
quello
che mi interessa o meno.-
- Ah sì? Beh, io
invece
credo che debba interessarmi la cosa… dato che quelle pagine
riguardano me –
- Sì, certo, come
no.
Infatti tu sei Robert Pattinson. Il grande, inimitabile Robert. Ma
fammi il
piacere - Mi scappa una risata di scherno, che irrita notevolmente il
mio
interlocutore coperto da cappellino e occhiali scuri.
- Non ci credi? – Il
tizio
si avvicina a me con fare deciso e prendendomi per un braccio, mi porta
nella
penombra di una stradina isolata vicino a casa mia:- Guarda allora
– Mi dice
con aria di sfida togliendosi occhiali e cappello.
“Mannaggia che
figura” mi
ritrovo a pensare tra me e me guardando il viso più bello
che io abbia mai
visto: “Come ho potuto non accorgermene? Come ho fatto?
Cavolo è lui,
lui in persona! Il mio sogno, il mio tutto! Ed io non me ne sono
accorta?”
- Allora? Adesso ci credi
Miss “Non rompermi le scatole che ho qualcosa di importante
da fare”?-
- Sc - scusa – Mi
ritrovo
a balbettare come un’idiota guardando con riverenza Robert.
- Cos’è?
Non hai più
parole per offendere? Non ti mangio sai? – Si avvicina
impercettibilmente al
mio viso per squadrarmi un po’.
- Io… io non ti ho
offeso!
– Mi volto verso la strada principale che dà al
portone e faccio per salire al
mio appartamento, per sbollire la rabbia.
- Beh, comunque credevo ti
fossi messa ad urlare,
vedendomi. Ne
sono abituato, non mi sarei spaventato...-
- Ah, ah, ah…
divertente.
–
- Cos’è?
Non ti sto più
simpatico? –
- Sei diverso da come ti
immaginavo…-
- E come mi immaginavi?
–
- Te l’ho detto,
diverso…
-
- Ma in che senso diverso?
–
- E troppo complicato da
spiegare… mi servirebbe del tempo.-
- Allora fammi
salire…–
- C- cosa? Salire? Tu?
–
Le guance mi si infiammano per la proposta e sento un qualcosa nello
stomaco..
Agitazione, decisamente agitazione.
- Sì
perché? Ti dà
fastidio? – Mi sorride con quel suo sguardo così
seducente, sicuro del fatto
che gli dirò di sì.
- No! Cioè,
sì… mi da
fastidio.-
- Stai mentendo.-
- Chi te lo dice? –
Socchiudo gli occhi, come per sfidarlo.
- Il tuo sguardo. E il
fatto che le pagine che hai in mano oramai sono tutte spiegazzate.
– Sorride in
maniera furba mentre io inorridisco rendendomi conto della
realtà.
“Andiamo, lo
capirebbe
anche un bambino che muori dalla voglia di averlo a casa
tua”. Mi arrendo e
apro il portone di casa, facendolo passare.
- Grazie. –
- Di niente. –
Bofonchio
con una voce che risalta l’eccitazione e la rabbia
perché ce l’ha avuta vinta,
anche se non mi sembra ancora vero:- Comunque… Ci stavi
provando, prima quando
mi hai chiesto di farti salire? –
- Non lo saprai mai...-
Sorride malizioso e così lo faccio anch’io.
Arrivati al quarto piano
apro la porta di legno e lo faccio entrare per primo:- Bella casa.
– Afferma
con un tono sorpreso.
- Ho gusto, io. – Rispondo voltandomi verso di lui e chiudendomi la porta alle spalle.
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