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Autore: konata_Neecchan    10/11/2010    3 recensioni
Lontano, in alto mare, l'acqua è azzurra come petali di fiordalisi e trasparente come cristallo purissimo, ma è molto profonda, così profonda che un anfora non potrebbe mai toccarne il fondo, e bisognerebbe mettere uno sopra l'altro molti campanili prima di arrivare alla superficie. Laggiù abitano le genti del mare. [Andersen-La sirenetta]
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La fanfiction è inspirata alla Storia originale di Andersen, con i personaggi originali tratti dal manga Naruto del maestro Kishimoto.Ho utilizzato il vero e proprio racconto facendo aggiunte ed ovviamente cambiando qua e là qualche cosina.
Spero che la lettura sia di vostro gradimento ^^


In fondo al Mare

Lontano, in alto mare, l'acqua è azzurra come petali di fiordalisi e trasparente come cristallo purissimo, ma è molto profonda, così profonda che un anfora non potrebbe mai toccarne il fondo, e bisognerebbe mettere uno sopra l'altro molti campanili prima di arrivare alla superficie. Laggiù abitano le genti del mare. Non si deve pensare, ora, che vi sia soltanto nuda sabbia bianca da vedere! Oh no! Alberi stupendi vi crescono, e piante con foglie e steli talmente flessibili che tremano come esseri viventi al più piccolo moto dell'acqua. Tutti i pesci, piccoli e grandi, guizzano tra i rami, cme, qui da noi, gli uccelli nell'aria. Nel punto più profondo sta il castello del re del mare; le pareti sono di corallo e le grandi finestre a ogiva sono fatte di chiarissima ambra; il tetto è di conchiglie che si aprono e si chiudono a seconda che l'onda va e torna, e tutte, oh che spettacolo meraviglioso! racchiudono splendide perle, una sola delle quali farebbe una bellissima figura sulla corona di una regina.
Il re del mare Minato, era oramai vedovo da molti anni della sua moglie Kushina, però c'erano le sue cinque bellissime principessine, le sue adorate figlie ed il suo unico figlio maschio ha fargli compagnia. Erano cinque belle fanciulle , ed il loro nomi a pronunciarli erano melodia per l'oto: Ino e Tenten erano le più grandi delle sei, poi c'erano Temari, Hinata e Matsuri, ma il ragazzo,Naruto, così era il suo nome, era di una bellezza unica e rara. Aveva la carnagione abbronzata ma delicata come petalo di rosa, i capelli steli dorati di grano, e gli occhi come un acqua cristallina, ma al pari delle altre, non aveva i piedi, il suo corpo terminava in una coda di pesce.
Durante le lunghe giornate potevano giocare nelle grandi sale del castello, dove fiori viventi germogliavano alle pareti. Quando le grandi finestre di ambra venivano aperte, i pesci nuotavano dentro, come fanno da noi le rondini che entrano in casa quando spalanchiamo le finestre, ma laggiù i pesci si avvicinavano, mangiavano dalle loro mani, e si lasciavano accarezzare.
Intorno al castello si stendeva un grande giardino con alberi di color rosso acceso o turchino scuro, i frutti splendevano come oro e i fiori, che senza posa agitavano i peteli e gli steli parevano fiamme. La terra era fine sabbia, ma di colore azzurro come zolfo ardente. Tutto laggiù era soffuso d'uno strano chiarore turchino. Ogni principessa, compreso Naruto, aveva una piccola aiuola nel giardino, dove poteva lavorare e piantare fiori a suo piacere. Il giovane fece la sua aiuola rotonda come il sole, e dentro vi piantò tutti i fiori scarlatti come il sole. Era un bambino dolce, ma con un animo buono, molto forte e coraggioso, ma era strano, tranquillo e sempre stranamente pensieroso. Le altre sorelle si divertivano a disporre nelle loro aiuole i più svariati oggetti provenienti da bastimenti affondati, invece lui volle soltanto i fiori scarlatti che somigliavano al sole su in alto, e la statua di un giovane, scolpita in pietra bianca e trasparente capitata sul fondo del mare pel naufragio di qualche nave. Presso il piedistallo egli piantò un salice piangente dal fogliame roseo, che crebbe rigoglioso, ripiegando i freschi rami sopra il capo del giovane fino a toccare il suolo di sabbia turchina, dove l'ombra diventava viola e si muoveva come i rami; sembrava che infatti che questi stessi rami e le radici si prodigassero tra loro per le più dolci carezze.
Non c'era per Naruto felicità più grande che sentir parlare del mondo sopra il mare, dove vivenano gli uomini. Nel loro regno le sirene che avevano compiuto 18 anni di età, aveva la possibilità di affacciarsi alla superficie del mare, di sedersi sugli scogli nel chiaro di luna, guardare le navi che passano, e vedere i boschi ed anche le città.
L'anno prossimo, la sorella maggiore, Ino, avanti d'età più di Temari, avrebbe compiuto quindi anni, e c'era un'anno di differenza tra ognuna sorella, così il più piccolo, avrebbe dovuto aspettare ancora cinque lunghi anni prima di poter salire dal fondo del mare per vedere com'era il mondo degli umani. Ma ognuna delle sue sorelle aveva promesso di raccontare quello che aveva veduto il primo giorno e che le era piaciuto di più. Nessuno però aveva nostalgia come il ragazzo, proprio quello che doveva aspettare più a lungo. Perecchie volte egli si metteva alla finestra aperta e guardava in su, attraverso l'acqua azzuro-scura, dove i pesci sbattevano la coda e le pinne. Vedeva la luna e le stelle, che attraverso l'acqua sembravano molto più pallide, ma anche molto più grandi ai loro occhi; e quando un'ombra nera le oscurava lui sapeva che stava passando una balena oppure una nave con tantissimi uomini; e quelli certo non si immaginavano che laggiù, un bellissimo tritone tendeva a loro le sue abbronzate braccia.
Un giorno Ino compì diciotto anni ed ebbe il permesso di salire alla superficie del mare.
Al suo ritorno aveva cento cose da raccontare!
"La più bella però è stendersi al chiaro di luna sopra un banco di sabbia, nel mare calmo vicino alla costa, e guardare la grande città dove scintillano le luci come mille stelle, e ascoltare le torri e il frastuono dei carri e le voci degli uomini, e guardare torri e i campanili delle chiese, e ascoltare il suono delle campane" racconta la sorella più grande, seduta a parlare alle sue sorelle,e sotto gli occhi sognanti del fratellino.
Proprio perchè non sarebbe mai potuto andare in quei luoghi, l'attiravano tanto i campanili.
Oh come stava ad ascoltare Naruto, e quando nella notte si affacciava alla finestra aperta e guardava in alto, attraverso l'acqua azzurra, pensava alla grande città con le molte torri e campanili, gli pareva, improvvisamente che il suono delle campane arrivasse fino a lui.
L'anno seguente la seconda sorella, Tenten, ebbe il permesso di salire sul mare e nuotare nella direzione che più le fosse piaciuta. Essa emerse proprio nel momento in cui il sole si tuffava in mare e questo spettacolo le parve stupendo.
"Tutto il cielo sembrava d'oro, e le nuvole, oh! non saprei come descrivere la loro bellezza, sono trascorse sopra di me tutte rosse e viola, ma più veloce delle nuvole, uno stormo di cigni selvatici è passato a volo sull'acqua, simile a un lungo velo bianco, verso il sole; allora, anche io ho tentato di nuotare dietro a loro, ma il sole è scomparso e i riflessi rosei si sono spenti sullo specchi dell'acqua e sulle nuvole." disse Tenten, con un sorriso.
L'anno seguente salì la terza sorella, Temari; essa era la più ardita, per questo osò risalire a nuoto un largo fiume che si gettava in mare
"Ho visto belle colline verdi con vigneti, castelli e fattorie, che spuntavano tra splendidi boschi; ho udito cantare tutti gli uccelli, e sentii che i raggi del sole scottavano tanto che più volte ho dovuto tuffarmi in acqua per rinfrescare il viso arente. In una piccola ansa del fiume poi, ho incontrato un gruppo di bambini, che sguazzavano tutti nell'acqua: io volevo giocare con loro, ma quelli sono corsi via impauriti, e subito è apparso un piccolo animale nero che si è messo ad abbaiare verso di me in un modo orribile che mi sono spaventata ed ho ripreso in fretta la via verso il mare aperto. Mai più però, dimenticherò le belle foreste e le colline verdi, e quei bambini così carini che sapevano nuotare in acqua pur non avendo la coda di pesce."
La quarta sorella, Hinata, fu meno coraggiosa "Sono rimasta in mezzo al mare aperto e.. beh devo ammettere che questo, fu quello che mi piacque di più; ci si poteva guardare intorno per miglia e miglia ed il cielo là sopra sembrava un'immensa campana di vetro. Ho visto anche le navi, ma da lontano, e mi sono sembrate simili a gabbiani; i delfini hanno fatto mille capriole divertenti , e le grandi balene hanno schizzato acqua dalle narici così forte che mi è sembrato di vedere mille fontane" raccontò, portandosi le mani al petto, e sorridendo timida ma felice.
E fu finalmente la volta della quinta sorella, Matsuri. Il suo compleanno cadeva d'inverno, perciò ella vide cose che le altre non avevano visto, la loro prima volta. "Il mare s'era fatto verde cupo e tutt'intorno galleggiavano blocchi di ghiaccio; sembravano perle, ma ciascuna era di loro era molto più grande dei campanili costruiti dalle mani degli uomini. Prendevano forme bizzare e risplendevano come diamanti. Sono andata a sedermi sopra uno dei più alti, e da ogni parte i naviganti spaventati sono fuggiti via dal luogo dove stavo, con la mia lunga chioma svolazzante al vento; ma verso sera il cielo  si si è ricoperto di nuvole, sono scoppiati tuoni e lampi mente il nero mare si sollevava in alto enormi montagne di ghiaccio chhe le saette rossastre illuminavano a giorno. Sulle navi gli equipaggi ammainavano le vele tra la disperazione e l'angoscia, ma io me ne stavo tranquillilamente seduta sulla mntagna di ghiaccio galleggiante, e guardavo la saette blueastre che a zig-zag cadevano nel mare illuminandolo tutto" raccontò anche l'ultima sorella, descrivendo con ampi gesti i movimenti delle onde del mare e dei blocchi di ghiaccio, coinvolgendo nel racconto anche le altre, sopratutto il piccolo Naruto.
"Oh! se avessi quindici anni, sento che amerei tanto il mondo di sopra, e tutti gli uomini che vivono lassù" mormorava il ragazzo, ogni volta, al termine dei racconti delle sue sorelle, sognando ad occhi aperti.
Finalmente compì diciotto anni.
"E ora anche tu sei diventato grande!" disse Ino, circondando in un abbraccio il corpo del fratellino, imitata poi da tuttte le altre sorelle. " vieni, che voglio che tu sia ancora più bello!" e gli legò attorno al collo una piccola ghirlanda di fiori scuri.
Oh! con quale piacere Naruto si sarebbe volentieri liberato di tutti gli ornamenti preziosi che a ruota le sorelle gli avevano regalato, e avrebbe deposto anche la ghirlanda; i fiori del suo giardino l'avrebbero adornato molto meglio, ma non era il caso di cambiare tutto, il cuore suo, fremeva. "Addio! " disse il giovane, capelli steli dorati di grano, e salì sulla superficie del mare, leggero e veloce come una bolla d'aria.



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La storia sarebbe dovuta essere una One-shot, ma per comodità ho deciso di dividerla in capitoli. Spero molto che la storia anch se forse possa sembrare un po' banale vi sia piaciuta, e spero di aver avuto un'idea già utilizzata ed elaborata. In tal caso, scusatemi, provvederò subito ad eliminare per non causare problemi. Un grazie a Yoko Chan, e alla mia necchan ovviamente, e scusate a tutte/i coloro che leggono le mie altre fanfic...lo so, dovrei scrivere le altre ma non ho saputo resistere alla tentazione e scrivere :) Un saluto, ed un grazie a chi legge e sopratutto a chi di buon cuore recensisce per darmi anche qualche consiglio ^^ baci
   
 
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