John Watson era sempre stato certo di alcune costanti della sua vita: era un soldato, era un medico ed era eterosessuale. Era anche un tipo solitario e diffidente, a dirla tutta; e aveva scoperto di essere dotato di un'inimmaginabile pazienza solo dopo aver conosciuto Sherlock Holmes.
Sherlock era un tipo affascinante, l'aveva pensato subito. Straordinario e affascinante. Straordinariamente affascinante. Inquietante, per certi versi. Bastava pensare alla testa mozza che teneva nel frigorifero al posto degli hot dog. O a come gli si illuminavano gli occhi alla vista di un cadavere.
John cominciava a dubitare di alcune sue certezze.
Avrebbe ucciso un uomo pur di vederlo sorridere. L'aveva già fatto.