IL
DESTINO DI UNA STREGA
1° capitolo.
Molto spesso immaginava di
essere una semplice ragazza, con preoccupazioni della sua età: l’aspetto, le
amicizie ed i ragazzi. Un bel sogno, se non fosse per sua
Nonna Sue, che la portava alla realtà ogni volta che la vedeva fra le
nuvole! Ormai non ci sperava. Era proprio un sogno irrealizzabile!
Quel giorno stava stancamente
seduta alla scrivania di camera sua, a disegnare l’ultimo stregone che aveva
combattuto e ucciso. Peccato, era proprio un bel ragazzo di venticinque anni,
alto e biondo, con gli occhi grigi, anche se al posto delle unghie, aveva delle
lame di metallo! Ma ormai, era sotto tre metri di
terra, al cimitero dei dannati, dall’altra parte del paesino in cui viveva da
quattordici estenuanti anni.
Era stanca della situazione
in cui era. Sua Nonna Sue l’allenava per ore per il
grande giorno del Torneo Shaman Fight.
Non aveva mai capito il
motivo per il quale le streghe della famiglia Malloy dovessero
anche diventare sciamane. Già gli allenamenti per essere una buona strega erano
tremendamente duri, aggiungerci anche quelli per diventare un forte sciamano,
ed addio riposo e tranquillità.
NS: Ivy
preparati per il giro notturno. Degli abitanti mi hanno informata che c’è un oni che si aggira per i vicoli della
parte ovest della cittadina.
La porta della stanza della
ragazza si era aperta lentamente, rivelando una donna che dimostrava al massimo quarantacinque anni. Aveva capelli rossi come la
giovane, anche se corti fino alle spalle e occhi castano chiaro che rivelavano
la sua vera età: sessantacinque. Essendo streghe, il loro aspetto giovane
mutava più lentamente rispetto agli umani, anche se la durata della vita era
uguale.
La ragazza invece si
dimostrava una bellissima quattordicenne dai capelli rosso fuoco, lunghi fino
alle ginocchia, e due profondi occhi neri che risaltavano il suo viso perfetto
ed angelico, dalla pelle bianca come il latte.
Ivy: Non ci potresti andare
te? Sai sono stanchissima.
NS: No! Ci devi andare…
Fece per chiudere
NS: … e non
usare i poteri da strega, ma quelli da sciamano.
Chiuse la porta
dietro di sé e tornò al piano inferiore dell’abitazione.
Intanto Ivy si era alzata
dalla postazione in cui era seduta, ed era andata nella stanza adiacente alla
camera, dove si vestì di un abito nero, corto fino a
metà coscia, fasciato alla vita da un corpetto marrone, ed ornato da un lungo
fiocco giallo sporco che le ricadeva lungo fino ai piedi. Poteva sembrare un
abito poco adatto per il combattimento, ma era molto vestibile e dava molta
libertà al movimento.
Si preparò al meglio, come
faceva ogni sera prima del giro notturno, e si precipitò fuori
dalla camera con passo svelto ma leggero.
Ivy: Flower of Fire! Vieni qui! Andiamo!
Una piccola fiammella arrivò
spedita dalla stanza infondo al corridoio, e si
appollaiò sulla sua spalla. Rivelò due occhini neri come la proprietaria ed una
lunga coda fatta di una fiamma gialla. Era lo spirito di una fenice
protettrice.
Ivy: Pronta per una nuova
battaglia?
Fof: swi
swi
Un suono indistinto fuoriuscì
dal piccolo tesserino. Era davvero molto carino e tenero.
Ivy: Bene. Andiamo.
Usciti dalla villetta
familiare, dove vivevano soltanto lei e sua Nonna Sue,
si diresse nella parte ovest della città. Non c’era anima viva a quell’ora
tarda della notte e nemmeno i lampioni emettevano luce.
Il luogo intorno a lei era
cupo e sinistro.
?: ma guarda che tenero bocconcino abbiamo qui.
Un grosso essere dalla forma
indistinta di un cane, spuntò da un stretto cubicolo
illuminato da pochi raggi di luna piena. Aveva sei occhi e quello che si poteva
considerare pelo, era di un marrone che dava la sensazione di sporcizia.
Ivy: Non sei un Oni, ma uno
Shikigami. Chi ti ha sottomesso?
S: Il mio padrone è Hao. Ed ora sarà felice. Ti ho trovata Ivy Malloy, strega ed erede della famiglia
Malloy.
Ivy: non conosco il tuo
padrone. Chi è?
S: Ma come, non sai che hao è
il nemico più forte che abbia mai combattuto la tua famiglia? Non dovrebbe
avertelo raccontato tua Nonna?
Ivy: E’ per
questo che ho dovuto allenarmi anche per diventare sciamana?
S: sì. La tua cita era stata decisa ancor prima che tu nascessi.
Ivy: ci sarà stato un motivo.
Ormai sono potente sia da strega che da sciamana. Tanto
vale combattere nello shaman Fight. Non resisto alle sfide!
Ivy concentrò ogni sua forza
in un punto preciso del corpo. La sua mano sinistra. Una fiamma, che poco a poco
si ingrandì, le comparì nel palmo. Esse emetteva un’altissima quantità ci calore e la sua forte luce
accecò per un attimo lo Shikigami.
Lei si portò davanti a lui, con
un balzo felino, ed atterrò sul suo dorso.
Ivy: Ciao!ciao!!^^
Lanciò la fiamma contro di lui
ad una velocità impressionante, e si scansò dal suo dorso, tornando a terra, prima
che lo shikigami scomparisse fra le fiamme della sua tecnica micidiale.
Ivy: debole…
Sulla sua spalla comparve Flower
of Fire.
Ivy: già, me ne sono dimenticata
che dovevo usare il potere da sciamana. Cribbio!
Fof: swi swi
Lei l’accarezzò senza nemmeno
bruciarsi.
Ivy: torniamo a casa.
E si diressero verso la via di casa.