Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |      
Autore: Yusaki e Oz    28/11/2010    9 recensioni
Lei era una nazione bellissima, l'altra pure, e lui lo era più di tutti. La perfezione li ricopriva da capo a piedi. Una trilogia su personaggi ingiustamente bistrattati delle fanfiction: le Mary Sue e i Gary Stu.
Perché loro valgono.
E voi cadrete ai loro piedi.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Sappiamo che vi aspettavate Star Wars, ma ieri sera siamo partire non ci siamo fermate più, Star Wars comunque arriverà a breve ma prima c’è questa…questa trilogia di Mary Sue, per rendere onore a questa figura tanto bistrattata di dolce donzella. È ovvio che sarete tutte invidiose di lei. Ma eccola qui, la prima Mary Sue, ve la presentiamo sapendo che sarete schiacciate dalla sua prorompente bellezza!

 

 

 

 

 

Pasqua Sue

 

 

Lei era bella, forse un po’ grassa ma bella, la storia dovrebbe girare attorno a lei. Ma data la sua scarsa statura, e la sua scarsa longelineità,  forse ci conviene saltarla, che si fa prima.

Lui l’amava, non l’aveva ancora vista ma sapeva di amarla già: aveva sempre avuto un debole per le donne in carne.

E poi lei era forte, era un'isola importante e potente, ricca di mistero, lei era…l’Isola di Pasqua!

Isola di Pasqua aveva un nome umano, ovvero Pasqua, ed era così chiamata per i fiocchi enormi che portava in testa e che la rendevano identica ad un uovo di Pasqua.

<< Oh, quanto siete bella! >> le disse il virile uomo biondo, guardandola nei piccoli occhietti neri, che giusto se uno sapeva che c’erano li vedeva. Lei ricambiò il suo sguardo, sentendosi ammaliata da quella figura imponente, dai magnifici e mascolini vestiti rosa e capelli piastriati chiari. Insomma, era la prima volta che vedeva Polonia, ma già sentiva che sarebbe stato lui l’uomo della sua vita.

Si vedeva già in un prato con dodici bambini, un cane, un asinello, anzi no, un pony rosa, e tante fragole.

E perché no, magari anche dodici o tredici kili di marshmallow, giusto per fare uno spuntino.

In pratica, vedeva davanti a se un radioso futuro, anche se sotto quella patina di brufoli nascondeva un triste passato.

Jakob Roggeveen1, nato il 1° febbraio 1659 (ma che ci importa poi?), era il padre di Pasqua, ma il padre adottivo in quanto la piccola, tenera Pasqua era orfana. Un classico. Ma le sfortune della piccola Pasqua non erano finite con la brutale morte di padre e madre, infatti anche Jakob la maltrattava.

Il crudele uomo infatti le faceva patire la fame.

<< Basta Pasqua, è il diciottesimo gelato che mangi! >> la rimproverava spesso il padre.

<< Ma papà, io ho fame! >> supplicava la povera Pasqua.

<< Ma se ti sei appena mangiata tutte le scorte dell’isola! E poi ti lamenti che siamo in crisi economica!! >>

Ebbene si, Pasqua era molto maltrattata.

<< Maledetti spilorci, cosa volete che siano dodici polli arrosto >> sbottava a tutte le ore del giorno l’adorabile bambina.

Sull’isola il terrore cresceva appena la vedevano, e la bambina si sentiva molto triste e sola. Persino i Moai2 non volevano essere suoi amici, se ne stavano infatti tutto il giorno fermi come blocchi di pietra. Infatti i Moai avevano paura che muovendosi sarebbero stati divorati dalla vorace piccina.

Pasqua decise allora di andare a trovare suo fratello: America…

Casa di America, ore tre del mattino. Quel mattino, come tutti i mattini, America si stava alzando per consumare la sua colazione delle 3:30. Fu una triste scoperta vedere che il frigo era vuoto.

<< INGHILTERRA! INGHILTERRA! >> gridò, spaventatissimo l’americano. << Sono tornate le locuste!! >>

<< Che diamine stai dicendo? E poi perché ti sei alzato alle 3 e mezzo di notte?! >> sbottò l’inglese, prima di bloccarsi, folgorato dalla vista della splendida creatura seduta sul divano. Oddio, seduta su quello che un tempo era un divano, visto che l’aveva sfondato.

<< Oh, è bellissima >> balbettò l’inglese, guardando Pasqua divorare un pavone vivo.

<< Ma chi? Quel cesso di mia sorella? >> domandò stupefatto Alfred, che in quel momento capì anche chi gli aveva svuotato il frigo.

Come potete vedere la sua storia fu piena di sanguinose guerre. Non aveva mai avuto un ragazzo, forse perché con il suo meraviglioso fascino li intimidiva (o forse perché se li era mangiati), ma la verità era che aspettava il suo vero amore, quell’amore che adesso vedeva davanti a lei: il suo adorato Polonia.

Purtroppo qualcuno stava osservando con rabbia la scena, qualcuno che desiderava Pasqua con tutto se stesso, una persona che aveva il cuore pieno di bontà, una nazione che aveva caldo tutto l’anno: Russia. Nota località di mare, la Russia. Ivan entrò in scena con il suo solito rassicurante sorriso e rapì la giovane donna, strappandola al suo amato.

Pasqua naturalmente era forte e dotata di super-poteri, un po’ come Capitan America3, ma contro la forza di Russia in quel momento non poté fare niente.

La ragazza venne portata nella residenza di Ivan, e lei, che era una dolce e tenera fanciulla, risputò il pavone vivo che si era mangiata dodici anni prima, in segno di protesta. E poi ruttò. Che donna fine.

Questo comportamento non fece però che renderla ancor più desiderabile agli occhi di Russia, tanto che Bielorussia architettò subito un piano per ucciderla, ma non lo mise in atto capendo di non avere speranze contro tanta perfezione. E contro un paese così tanto potente.

<< America, Inghilterra, è arrivata la nostre ospite >> Russia la introdusse così in una sala dove America e Inghilterra stavano giocando a Poker; quello era il famosissimo giovedì di poker da Russia.

<< Che poi cosa ci sto a fare io qui? Neanche so giocare a poker! >> si stava lamentando Inghilterra. << E poi lei cosa ci fa qui?! Perché l’hai invitata, America?! >>

Arthur non lasciò neanche il tempo di ribattere all’americano, e proseguì strillando: << Non hai più attenzione per me, non hai occhi che per lei, passi tutto il tuo tempo con Pasqua! >>

<< Chi? >> domandò America.

<< È così appagante che per una volta non lo dicano a me >> sospirò felice Canada.

<< E tu chi sei? >> chiese voltandosi America, guardando Canada, della cui presenza non si era accorto.

<< Tu devi stare lontana da lui! Devi capire che è la mia qualità preferita di teina! >> sbraitò ancora Inghilterra, ormai fuori di sé e totalmente OOC.

<< Inghilterra ha battuto il capo, ha perso completamente il cervello >> affermò tranquillo America.

Tuttavia anche Inghilterra sapeva di non poter sfuggire al fascino di quell’acne, e più che la guardava, più si rendeva conto che c’era un motivo se era diventato gay. Comunque anche lui sapeva di non poter competere con lei, e finì per scappare dalla casa di Russia in lacrime.

<< Vabbè, vado a riprenderlo io >> disse alla fine America, rassegnato, anche se non aveva capito che cavolo era successo.

Russia ne approfittò per fare delle avances a Pasqua.

<< Vuoi vedere la mia collezione di Peluche di coniglietti di nome Gigi? >> domandò, con gli occhi luccicanti come la pelle di alcuni non-vampiri al sole.

<< No, Russia, il mio cuore è già destinato ad un altro >>, rispose però ferma Pasqua, con tutta la sua determinazione.

<< Ho capito, ma se non bacerai il tuo vero amore entro la mezzanotte del solstizio di primavera…no, aspetta manca troppo tempo…diciamo quello d’inverno…allora diventerai un possedimento dell’U.R.S.S.! >> dichiarò Russia.

<< Va bene, ma per ora non mi avrai! >> lo sfidò Pasqua, che se lo poteva permettere essendo una grandissima potenza. Dopo di che la nostra eroina si voltò, dirigendosi verso la porta.

<< No, ti prego non lasciarmi sola anche tu! >> la supplicò Russia, con le lacrime agli occhi.

<< Mi dispiace, ma devo andare >> replicò Pasqua.

<< E dove? >>

<< Non lo so, probabilmente in cucina, sento la fame sopraggiungere >>

<< Ma se ti ho dato mezzo bue mezz’ora fa! >> esclamò costernato Russia.

<< Ma io ho ancora fame >> lo zittì Pasqua, con un’occhiata gelida dei suoi occhietti porcini.

Pasqua, dopo aver svuotato anche il frigo di Russia (dove va lei deve svuotare per forza il frigo), si accinse a fuggire con un metodo che non poteva fallire.

<< Bona Russia, io vado! >> lo salutò Pasqua, ma lui non voleva lasciarla così lei fu costretta a metterlo al tappeto con due salti mortali all’indietro, tuffo carpiato con avvitamento, e un calcio rotante triplo.

In realtà gli si era semplicemente seduta sopra, risultato: tre costole rotte, le gambe andate, la schiena in prognosi riservata.

Un altro ostacolo le si parò davanti quando ebbe raggiunto il corridoio. Era Lituania, che si era infatuato di lei quando l’aveva vista divorare sette bottiglie di vodka, dodici agnelli, e una mucca. Tante cose si, ma aveva mangiato tutto con tale grazia da farlo innamorare, soprattutto quando le aveva visto un pezzo di mucca spiaccicato sulla maglietta.

<< La prego Pasqua-san, non se ne vada! Io…io…la amo! >> dichiarò avvampando Toris.

<< Mi dispiace, ma io non amo le donne >> replicò Pasqua, pur lusingata da quelle attenzioni.

<< Io sono un uomo >> sospirò affranto Lituania, vestito come una cameriera.

<< Ah, scusa sai, ma io sono abituata a quel macho dell’uomo che amo. Forse lo conosci, è Polonia! >>

E dopo quell’affermazione Lituania andò spontaneamente a sopprimersi.

Finalmente Pasqua riuscì a scappare dall’U.R.S.S. Dopo aver spedito a Polonia una lettera si sedette sotto un albero, il luogo del loro appuntamento, per aspettarlo.

Nell’attesa cominciò a sgranocchiarsi il suddetto albero, e fu così che Germania la trovò: con un ramo di dodici metri in bocca.

Quando lei lo vide sentì il cuore cominciare a battere più rapidamente, e chiamatela stupida visto quel che è risaputo su una certa parte del corpo di Germania. Caspita, il tedesco era davvero bello, certo non virile come Polonia, ma era davvero bello.

Ludwig però la odiava, l’aveva sempre odiata, ma sentiva un nuovo sentimento prendere il sopravvento in lui. La amava, lo sapeva, lo sentiva nei cori angelici nell’aria!

<< ARUUU ARUUUU ARUUUU >> cantava Cina, che si era di nuovo fatto d’oppio.

Meno male che era preso a cantare o anche lui sarebbe caduto ai piedi della ragazza.

Per vostra informazione Austria se ne era rimasto in casa perché Ungheria aveva paura che anche lui, nonostante la sua omosessualità, sarebbe rimasto sconvolto da tanta femminile bellezza.

Poco dopo sopraggiunse Polonia.

<< Cosa fate, fellone! >> gridò il polacco al tedesco, gettandogli un guanto rosa addosso, << vi sfido a duello, pezzente! >> che offesone. “Parla come mangi!” gridava intanto il pubblico a Feliks.

<< No Polonia, smettila >> si sentì supplicare la vocina angelica di Pasqua, che assomigliava al muggito di una mucca. << Io credo di amarlo! >>

Polonia la guardò: << è per le tipo dimensioni del suo pene? Sappi che io ce l’ho più grosso di lui! >> provò a riconquistarla il polacco. << Io lo batterò! >>

<< Ma no Polonia, cosa dici? Io amo te! >> buttò lì a caso Pasqua, che non aveva mica le idee tanto chiare.

I due si scambiarono un tenero bacio alla luce della luna. In realtà era ancora giorno, ma la luna era sorta prima per fargli un piacere. La coppia visse felice e contenta in una casa con un grande giardino, quei dodici/tredici kili di marshmallow tanto desiderati, e l’asinello no, perché Pasqua se l’era mangiato.

 

 

 

 

 

Note:

1) Jakob Roggeveen fu il primo europeo a sbarcare sull’Isola di Pasqua, era olandese.

2) I Moai sono statue monolitiche ricavate da blocchi di rocce magmatiche.

3) Notare che Capitan America non aveva poteri speciali, ma varie abilità, tra cui il potentissimo riflesso fotografico straordinario…che non abbiamo idea di cosa sia, quindi non chiedetelo.

 

 

 

So che adesso siete tutte gelose di Pasqua Sue, quella divina creatura. Ma se già vi siete sentite inferiori a lei sappiate che la prossima esponente della famiglia Sue sarà ancora più tragicamente perfetta, e splendente! Vi aspettiamo per conoscerla, per vedere tutte le nazioni cadere ai suoi piedi…compreso quel finocchio di Austria…nel frattempo aspettiamo i vostri commenti su Pasqua Sue, e attenti al vostro frigo!

 

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Yusaki e Oz