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Autore: michiyo1age    02/12/2010    10 recensioni
Siamo alla vigilia di Natale e Temari sta aspettando i fratellini venuti appositamente da Suna per trascorrere le feste insieme a lei e alla sua nuova famiglia.
-Partecipante all'evento All I want for Christmas is black 2°giorno-
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Sabaku no Gaara | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Natale con i tuoi

Se qualcuno le avesse chiesto “Avresti voluto dei fratelli differenti?” lei sarebbe rimasta a bocca aperta per fare entrare tutte le mosche del mondo, perchè non avrebbe saputo rispondere.


A volte erano delle vere seccature e a volte degli angioletti inermi.

Prima non la volevano neanche vedere assieme a Shikamaru, non che lei naturalmente avesse tutta questa voglia di vederli intorno mentre loro erano occupati in altro modo, poi appena scoperto che “aveva una pagnotta nel forno”, come lo definì Kankuro con molto tatto, l'obbligarono a fiondarsi a Konoha per sposarsi.

Alla domanda se non avessero un po' troppo la mentalità vecchio stile, loro risposero che era giusto che lei spiegasse le ali e volasse verso nuovi lidi.

Fatto un po' impossibile visto che continuavano a mandarla a chiamare, inventando feste religiose che non erano mai esistite a Suna o a consigliare all'Hokage di mandare Shikamaru in missione più spesso.

Alla domanda se odiassero a tal punto Shikamaru, tanto dal volerne la morte, dissero che a loro tutto sommato l'ananas piaceva.

Se erano già contraddittori di loro, non sarebbe stato assurdo pensare che anche lei avesse dei sentimenti ambivalenti nei loro confronti, no?

Shikamaru non l'aiutava di certo. A tratti sembrava accettarli e volerli anche un po' di bene, a tratti appena sentiva “puzza di pazzi” sgusciava dalla finestra della cucina e non ritornava a casa fin quando i due non si fossero addormentati.

Una strana famiglia davvero, quella che si doveva ritrovare per le feste sotto un unico tetto. L'appartamento non era poi così grande, tre stanze, un bagno e una cucina piccolini e ricolmi ancora di scatoloni e cianfrusaglie varie. Il matrimonio, il trasferimento, tutto era stato repentino, tutto a causa di quel piccolo pargolo biondo che se ne fregava della vita altrui: se era lui a decidere che si doveva urlare, lui urlava.

I neo-sposi, genitori, conviventi non ce l'avevano proprio fatta a rendere quella topaia un luogo più confortevole, poi per di più ora arrivavano anche i nobili di Suna.

Kankuro e Gaara si erano dimostrati dei ragazzi ordinati e irreprensibili. Molto spesso anche maniaci, bambole terrificanti, manie omicide precoci e tutto aggiunto ad un irreprensibile senso dell'ordine. Sia l'ufficio del Kazekage che la camera di Kankuro facevano prendere paura da quanto erano pulite.

Per quanto la loro sorellina avesse fatto di tutto per migliorare l'aspetto della casa e aveva mobilitato persino Shikamaru che si era portato appreso pure Choji per rendere il posto almeno vivibile, non si poteva dire che quell'appartamento fosse in ordine.


Ed eccoli lì, la sera del 24 dicembre sulla soglia di casa.

La porta venne aperta da una Temari sbalordita che sgranando gli occhi aveva cercato di formulare la domanda che sorgeva naturale a tutte le persone che assistono ad uno spettacolo del genere: -Che-che cavolo vi siete messi?-

Kankuro sfoggiava un completo nuovo e lindo da Babbo Natale, mentre Gaara naso rosso e corna di plastica faceva oscillare il suo sguardo da omicida a seccato ad intervalli di quattro secondi l'uno.

-Dov'é il nostro erede?- chiese Kankuro con entusiasmo e brio.

-...di là- indico la sorella con il viso paonazzo.

Di tutta risposta Babbo Natale non la degnò più di uno sguardo e fece qualche passo in avanti prima di voltarsi di scatto indietro: -Rudolf andiamo!-

Gaara, umiliato e offeso, a testa bassa cominciò a zampettare dietro al fratello maggiore con l'aria di voler incornare quel grande ammasso di rosso.

-Oh piccolo Shikashi , vieni dalla zio, piccolino?-

Lo trovò in cucina in braccio al papà con solo il pannolino. Era appoggiato alla spalla di Shikamaru e sembrava volersi addormentare, mentre il padre, sigaretta in bocca e grembiule chiaro guardava distratto una mosca che gironzolava sul soffitto.

-Brutto cretino, ma sei scemo? Fumare vicino ad un bimbo così piccolo!-

La scena che sarebbe dovuta seguirebbe avrebbe dovuto avere più o meno questa caratteristiche: Shikamaru accortosi degli intrusi avrebbe sbuffato, imprecato e poi si sarebbe andato a fumare la sigaretta in santa pace mentre i due cognatini avrebbero cercato di traumatizzargli il figlio fin dalla più tenera età.

In realtà appena lo shinobi di Konoha vide in che modo erano conciati i due temibili ninja della Sabbia scoppiò a ridere, le lacrime agli occhi, il diaframma che gli faceva male e il bambino che sorrideva nel vedere il papà così contento.

-Ridicoli, ridicoli, impagabili...assolutamente- gemette.

-Zitto Nara o ti chiudo la bocca per sempre- minacciò Gaara che con quel naso rosso non avrebbe fatto paura nessuno.

-Ti concio per le feste- aggiunse l'altro.

-No, grazie il vostro regalo mi è bastato. Che gran bel Natale! Grazie davvero ragazzi-

A quelle parole Gaara non ce la fece più: era troppo per lui, se Kankuro aveva l'intenzione di mandare la sua dignità alle ortiche non era minimamente affar suo.

Gettò le corna con un gesto repentino e spiaccicatele a terra, si ravvivò i capelli tanto da far risaltare il kanji, in modo tale da renderlo temibile ancora una volta in vita sua.

-Ma noooo! Rudolf cosa fai! Quelle non le ho prese di ricambio! Ora come faremo a fare il teatrino?!- esclamò disperato Kankuro.

L'altro avrebbe voluto uccidere poi far macerare ogni singolo pezzo di quell'”uomo”, ma tempestivamente Temari gli mise una mano sulla spalla e scosse la testa.

Sconfitto il Kazekage le rivolse un'occhiata sconsolata e mormorò: -Volevo essere più “normale”, ma non ce l'ho fatta-


Shikamaru stava sparecchiando da solo: “Nostra sorella fa già abbastanza, devi dare una mano in casa fannullone!”

E mentre era intento in quella prova sovrumana ascoltava i discorsi concitati di Kankuro che parlava con un bambino di pochi mesi. Temari non si sentiva quasi mai e Gaara sembrava essersi seppellito in un manuale di uso delle corna di cervo.

Sarebbe stata una serata normale se quel pazzo di Kankuro non si fosse messo a raccontare storie di Natale con Karasu.

Shikashi aveva ereditato il buon gusto dei Nara: nessuna cosa marrone e disarmonica probabilmente con capelli umani veri avrebbe mai potuto piacere a qualcuno che riconosceva solo i genitori.

Dopo un po' venne chiamato anche lui ad unirsi alla festa visto che il più grande dei fratelli della Sabbia voleva assolutamente narrare al povero neonato la storia di Babbo Natale con lui come protagonista.

-Intanto non se la ricorderàààà- lo stuzzicò prendendo posto vicino a Temari che teneva in braccio il bimbo ormai sul punto di capitolare.

Kankuro iniziò con tono forte e declamatorio: -In un paese freddo freddo, dove la neve cade tutto l'anno...-

Gaara gli mise una mano sulla bocca: -Baka, sta dormendo!-

-Quasi- disse Temari -Non parlate a bassa voce...si accorge dei cambiamenti e fate peggio-

Dondolò un po' le braccia e stava per cercare di alzarsi quando Shikamaru scattò in piedi e si offrì di portarlo fino alla culla.

-Vieni piccolino, usciamo da questa gabbia di pazzi-

Gaara gli scoccò un altra occhiata carica di intento omicida.-Guarda Shikashi, saluta il tuo zio-renna, buona notte Rudolf-

Il povero Gaara si accorse solo in quel momento di avere ancora il naso rosso. Arrossì tanto fare pandant e lo stritolò nelle mani ceree.

-Di la buona notte anche allo zio scemo, ciao zio Pomodoro-

E così si girò dirigendosi verso il corridoio.

-Aspetta, aspetta il mio regalo!- protestò Kankuro avvicinando con un pacchetto.

-Guarda che Natale è domani-

-Intanto non se lo ricorderà- ribattè con un ghigno scartando il regalo e tirandone fuori un cappellino con le righe bianche e verdi e delle orecchiette da micio.

-Oh che carino Kankuro!- esclamò Temari dando una gomitata a Gaara: -Che bella idea...bravo- commentò l'altro.

Il tenero micio mise il regalo sulla testolina del pargolo e poi lasciò andare finalmente padre e figlio verso la camera da letto.


-Guarda che sentimentale che è tuo zio, te lo saresti immaginato e Shikashi? Meno male che ne hai uno ancora un po' sano. A meno che non lo si faccia incavolare. Però sembra un peluche con quelle cose.- Shikamaru parlava canticchiando come una ninna nanna -Adesso però il bello di papà fa la nanna, vero? Anche papà e stanco e vuole fare la nanna...su-su fai il bravo, si così-

Il bimbo lottò contro le palpebre, ma concluse la serata con un piccolo sbadiglio e poi si addormentò.

Shikamaru gli diede un leggero bacio sulla fronte.


I fratelli, tutte e tre, avevano assistito alla scena da dietro la porta, attaccati allo stipite con le teste che sbucavano in scala. Corsero velocemente in salotto per non essere scoperti.

Il ragazzo non tornò in sale e loro rimasero in silenzio.

-Sei fortunata Nee-chan- disse Gaara.

-Già, anche Shikashi lo è-

Lei annuì solamente.

Gaara abbassò gli occhi: -Quel bambino avrà una famiglia decente, almeno se Kankuro non se ne salta fuori con un'altra delle sue-

Tutti risero lievemente.

Alla fine Kankuro disse: -Sapete cosa? Questa è la prima volta che abbiamo una Vigilia di Natale decente-

-Si, come una vera famiglia-

Temari si alzò -Grazie renna- e accarezzò la testa rossa e -Grazie Babbo Natale- accarezzò quella mora.


Se qualcuno le avesse chiesto “Avresti voluto dei fratelli differenti?” Lei avrebbe risposto “No, dopotutto, sono la mia famiglia”

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Vi do il benvenuto alla seconda delle giornate black che ci porteranno fino a Natale un nero spirito positivo! PerchèAll I want for Christmas is black, too!

Oggi tocca a me, che mi presento con questo Fluff fortissimo che piacerà a chi adora il miele. Ma visto che siamo a Natale, perchè non concederselo, no? Ho voluto concentrarmi questa volta sui fratellini e la coppia così da rendere al meglio il clima familiare di  questa festa. Poi era irresistibile la voglia di vestire quei due in maniere ridicole (*spoiler* visto che adesso sul manga sono epicissimi  *spoiler*). Forse Gaara mi è venuto un po' OOC nel vederlo così sconfitto sotto il peso degli ordini di Babbo Natale, ma anche dovete ammetterlo, quel ragazzo farebbe di tutto pur di diventare come tutti gli altri e ho trovato più dignitoso fargli mettere un bel nasone rosso che seguire le idee di Naruto. Inoltre tutto è nato da una fanart con Shika e il bambino in braccio come ho appena descrittoe per andarla vedere vi consiglio di visitare il nostro forum.

Miii che spiegazione lunga! Concludiamo con i ringraziamenti alla mia Senpai  DirtyCharity che mi ha aiutato a correggere e migliorare la fic! Tante grazie, senpai! 

Il nome "Shikashi" l'abbiamo scelto entrambe e il banale significato è solo dovuto al fatto che è sempre più difficile fare composti con Shika senza ottenere brutti risultati. 

Ora non faccio altro che augurarvi un buon dicembre, noi ci rivedremo fra un po' di giorni, mentre Shika e Tem  li ricontrerete domani!

   
 
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