{Mary was an acrobat, but still she couldn't seem to breathe.}


Mary stava diventando tutto quello che non avrebbe mai voluto essere.
Mary faceva da anni quello schifo di mestiere.
Lei avrebbe tanto voluto smettere, ma aveva davvero bisogno di soldi e non poteva permettersi di rifiutare quel lavoro, per quanto disgustoso fosse.
Lei era scappata via da casa e non aveva mai avuto intenzione di tornarci, ma non era mai stata capace d’imparare a rubare.
Se la ricordò per sempre, quella sera in cui il cerusico le disse che nella pancia ora avrebbe avuto compagnia.
Non smise di lavorare, i primi tempi.
Poi, quando la pancia divenne troppo evidente perché potesse essere ancora nascosta, si ritrovò a dover per forza smettere.
C’erano momenti in cui avrebbe voluto soffocarla, quella piccola vita che richiedeva prepotentemente spazio.
C'erano momenti in cui si chiedeva se le cose sarebbero potute andare meglio se fosse rimasta a casa sua.
C'erano momenti in cui restava chiusa in silenzio per ore nella sua stanza chiedendosi se fosse meglio tornare indietro.
C’erano momenti in cui non riusciva a pensare ad altro se non a come disfarsi di quella nuova piccola vita.
C’erano momenti in cui avrebbe soltanto voluto essere capace di amarla, quella piccola vita che, lo sapeva, nel bene e nel male sarebbe stata sempre parte di lei.
..
Alla fine la tenne con sé.








NdA:
Beh.
Non so se potrebbe piacere o meno, ma mi andava di condividerla.
Credo che sarà circa di 6-7 capitoletti.
Piccoli piccoli, promesso. xD
Ah, il titolo del primo capitolo è il titolo della canzone Buddha for Mary dei 30 Second to Mars.C’erano momenti in cui non riusciva a pensare ad altro se non a come disfarsi di quella nuova piccola vita.
C’erano momenti in cui avrebbe soltanto voluto essere capace di amarla, quella piccola vita che, lo sapeva, nel bene e nel male sarebbe stata sempre parte di lei.