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Autore: telesette    08/12/2010    11 recensioni
Una chiesa, un prete, gli sposi: sembra tutto perfetto, eppure...
Ma se la sposa è Temari e lo sposo NON è Shikamaru, ebbene COSA SUCCEDERA' ?!? Scopriamolo insieme!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara, Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Tutti osservavano in silenzio con le lacrime agli occhi lo straordinario evento.

Temari era bellissima, avvolta nel suo vestito nuziale, perfino i suoi fratelli ( solitamente impassibili come pietre ) non riuscirono a trattenere una seppur microscopica lacrima di commozione. Era un giorno troppo felice quello: dopo tanti anni, finalmente l’irriducibile Bionda della Sabbia aveva deciso di convolare a nozze con…

No, NON ERA SHIKAMARU quello che si trovava al suo fianco quel giorno !!!

 

- Sei sicura della tua scelta, sorellina - le chiese Kankuro tempo addietro. - Non rimpiangerai un giorno questa decisione ?

 

Temari non rispose. Ovvio: nella sua vita non aveva mai avuto dubbi o ripensamenti, come poteva cambiare idea adesso ?!? Durante gli ultimi anni, si era resa conto di invidiare profondamente quelle giovani kunoichi della foglia, amate e ricambiate dai loro rispettivi ragazzi… Anche lei aveva cominciato a sentire il bisogno di qualcuno accanto: un compagno con cui poter condividere la propria vita; mettere su una casa, una famiglia; avere dei figli…

 

- Vuoi tu, Dokeshi, prendere la qui presente Temari come tua legittima sposa ?

- Lo voglio!

 

Nello spazio di un breve attimo, Temari rivide i tanti momenti in cui, assieme a Shikamaru, cercava inutilmente di affrontare una questione DIVERSA dal solito…

 

- Che seccatura - rispondeva ogni volta Shikamaru, grattandosi l’orecchio. - “Cosa ne penso del matrimonio ?” Non occorre ripetere gli stessi errori dei padri per complicarsi la vita, basta vedere mia madre per farsene un’idea… Il matrimonio ? Bah!

 

Di fronte a quell’inconfutabile esempio di menefreghismo, Temari aveva compreso tutto: non era possibile fare un discorso del genere con uno come Shikamaru! Certo, entrambi avevano avuto un reciproco flirt ma… Al diavolo, come si poteva pensare di legare la propria vita con un individuo del genere ?!? Era ovvio che quella testa di rapa coi capelli ad ananas non sapeva nemmeno come si scrive la parola “amore”…

 

- E vuoi tu, Temari, prendere il qui presente Dokeshi come tuo legittimo sposo ?

 

Improvvisamente Temari si rese conto che era arrivato il momento: la sua risposta avrebbe cambiato tutto di colpo; nello stesso momento in cui le era stata posta la fatidica domanda, il turbinìo di pensieri la assalì come un’onda… Che cosa doveva rispondere ? Poteva forse permettersi di avere dei dubbi o dei ripensamenti adesso ? No, dannazione, era Temari! La sua decisione l’aveva già presa, non poteva fare marcia indietro…

 

- Lo voglio…

 

Ormai era fatta. A questo punto, bastava solo un’ultima formalità di rito e la sua vita sarebbe stata legata a quel pagliaccio mingherlino che aveva accanto: Dokeshi Shudo, un ridicolo buffone senza alcun carattere, l’esatto contrario di lei, l’esatto contrario di Shikamaru…

 

- Oggi è il giorno più bello della mia vita - sorrise Dokeshi con il suo sguardo ebete.

 

Temari si sforzò di non pensarci. Del resto era stata una sua libera scelta: voleva avere accanto un uomo diverso; un individuo con dei sentimenti, non un orso in letargo; voleva sentirsi dire qualcosa che nessuno prima d’ora le aveva mai detto; essere il centro del mondo per qualcuno… Eppure adesso tutto ciò le suonava così ridicolo! Proprio lei, forte e tutta d’un pezzo, si stava VERAMENTE legando ad un simile imbecille… Per quale motivo ?!?

 

- Chi di voi abbia qualche ragione per cui questi due giovani NON debbano unirsi oggi in matrimonio, parli ora… oppure taccia per sempre!

 

Nello stesso momento la porta della chiesa si spalancò con un rumoroso fragore e, sulla soglia, comparve l’inconfondibile sagoma coi capelli ritti legati in cima di Shikamaru Nara.

 

- Ah… Ah… Eh ?!?

 

Il prete cominciò a balbettare inutilmente qualcosa. Gli altri invitati erano stupiti, confusi, perfino Gaara e Kankuro parvero sorpresi… Ma la più sorpresa di tutti era Temari.

 

- Che… Che cavolo ci fai tu qui ?!? - domandò con gli occhi spalancati dallo stupore.

 

Shikamaru rimase immobile sulla porta, osservando per un attimo la scena in assoluto silenzio. La mano sinistra in tasca e l’accendino nella destra, si accese l’ennesima sigaretta con un movimento secco e calcolato e richiuse di scatto la fiamma con un distinto rumore metallico.

Temari rimase interdetta a fissarlo negli occhi neri e inespressivi, incapace di capire che cosa avesse in mente. Shikamaru aspirò un paio di boccate e si fece avanti a passo lento lungo la navata della chiesa. Subito qualcuno gli si parò davanti cercando di fermarlo, fortunatamente però Choji era tra gli invitati assieme ad Ino e, con una poderosa manata delle sue, si sbarazzò degli importuni strizzando l’occhio all’amico in gesto d’intesa. Shikamaru abbozzò un mezzo sorriso in direzione di Choji e, riprendendo la sua andatura tranquilla, si portò ai piedi dell’altare senza ulteriori interruzioni.

 

- Oltraggio - strillò Dokeshi, con voce da gallina strozzata. - Oltraggio, oltraggio, OLTRAGGIOOO…

- Hai finito ? - domandò Shikamaru con voce bassa.

- Nara - esclamò Temari, riprendendosi. - Spero tu abbia una valida spiegazione per… questo!

 

Per tutta risposta, Shikamaru guardò prima il volto paonazzo di Dokeshi e poi lo sguardo severo di Temari.

 

- Veramente pensavo che TU mi avresti dato una spiegazione per questo - fece, additando col pollice la figura tremante del cosiddetto “sposo”.

- Non sono affari che ti riguardano - sbottò Temari con rabbia. - Sei pregato di andartene, adesso!

- Esattamente - fece eco Dokeshi. - Se ne vada, lei non ha nessun diritto di stare qui, se ne vad…

 

Il pugno di Shikamaru mise a tacere quell’insopportabile cornacchia.

 

- Che seccatura - mormorò Shikamaru senza un briciolo di emozione. - Stento a credere che stavi per sposarti con ‘sto qui…

 

Lo schiaffo di Temari fece girare violentemente la faccia di Shikamaru, lasciandogli un bel segno rosso sulla guancia.

 

- Chi accidenti credi di essere, Nara - sbottò Temari con rabbia. - Credi veramente di poter apparire qui, come se niente fosse, e fare tranquillamente il tuo comodo.

 

Shikamaru si voltò a guardarla, senza nemmeno massaggiarsi il livido. I suoi occhi erano imperscrutabili, nessuno avrebbe saputo dire a cosa stesse pensando il giovane chunin dai capelli corvini, la sua espressione sembrava quella di un individuo completamente indifferente a tutto.

Temari era a dir poco furiosa. Non tanto per il gesto di Shikamaru ( probabilmente, entro pochi secondi, lei stessa avrebbe mollato uno schiaffo a quella specie di pagliaccio ), più che altro si sentiva umiliata e ferita nell’orgoglio: una cosa che non poteva sopportare in alcun modo.

 

- Uff - sbuffò Shikamaru, estraendo dalla tasca un’altra sigaretta e portandosela alle labbra.

 

Temari lo vide ripetere quel gesto, con cui lui era solito troncare quelle conversazioni che riteneva insulse e inutili, e si arrabbiò ancora di più.

 

- Mi stai prendendo in giro, per caso ?!?

 

Shikamaru, sollevando la testa con aria assente, sembrava incurante del casino che aveva combinato con tutti quegli occhi puntati addosso.

 

- Scusa - rispose ironicamente. - Per caso, ho interrotto qualcosa di importante ?

- Il mio matrimonio, cretino che non sei altro!

- Capisco - mormorò lui, per tutta risposta. - Bene, andiamo!

- Cosa ?!?

 

Prima che lei potesse fare o dire qualcosa, Shikamaru la afferrò per il polso abbastanza energicamente. In un'altra occasione lo avrebbe sicuramente "schiacciato" a terra con le sue mani, eppure stavolta Shikamaru l'aveva completamente spiazzàta in un modo del tutto inaspettato. Kankuro fece per alzarsi ( inca***to come una bestia! ), tuttavia Gaara gli fece cenno di sedersi. Tenendo Temari per mano, Shikamaru uscì con lei dalla chiesa con passo calmo e tranquillo.

 

- Na... Nara - esclamò Temari. - Sei impazzito completamente, allora ?

- Guarda cosa mi tocca fare - mormorò Shikamaru. - Sia chiaro, questa è L'ULTIMA VOLTA che vengo a tirarti fuori dai casini... e poi, io e le chiese non andiamo molto d'accordo!

Una volta compreso il vero significato di quelle parole, Temari smise di fare resistenza. Per la prima volta in vita sua accettò di seguire DOCILMENTE qualcuno e, checché ne dicesse, quel "qualcuno" non avrebbe MAI rimpianto la seccatura di entrare in chiesa... il giorno dopo, ovviamente!

^__^

Nota dell'Autore:

Questa FOLLìA la dedico con tutto il cuore a DirtyCharity e alle nostre simpatiche "chiacchieratine" serali... XD speriamo che NON mi valga troppi lanci di pomodori - Devo ammettere però che mi sono divertito, adesso però è il momento di ritornare alla mia Neji/Ten che làngue nell'attesa che io porti avanti la loro storia... Saluti !!!

DADO

   
 
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