Autore: Nemeryal
Fandom: The Lord of
the Rings: The Return of the King
Titolo: To the Sea, to the Sea! The white gulls are crying,
the wind is blowing, and the white foam is flying.
Genere: Malinconico, Slice of Life
Ambientazione:
Marzo
1541 della Terza Era.
Personaggi:
Legolas,
Gimli
Avvertimenti:
FlashFic, Missing Moment
Musica: The Gray
Heavens – The Lord of the Rings: The Return of the King Original Soundtrack
Note: Non so come mi sia
venuta in mente, a dire la verità. E’ anche il mio primo lavoro sul Signore
degli Anelli e, ad essere sincera, i caratteri di Legolas e Gimli si basano di
più sulla controparte filmica che su quella del libro, per il semplice fatto
che, di quest’ultimo, non ricordo molto. Devo rileggerlo.
Quindi, perdonate la poca
dimestichezza con questi personaggi ^^
Ringraziamenti e Dedica:
a Silentsky, la nostra “piccola” Luthien, a Pimplemi_chan Legolas-fan come la sottoscritta, e a Simo, il Peregrino Tuc della nostra Compagnia
XD
“To the Sea, to the Sea! The white
gulls are crying,
The wind is blowing, and the white foam is flying.
West, west away, the round sun is falling.
Grey ship, grey ship, do you hear them calling,
The voices of my people that have gone before me?
I will leave, I will leave the woods that bore me;
For our days are ending and our years failing.
I will pass the wide waters lonely sailing.
Long are the waves on the Last Shore falling,
Sweet are the voices in the Lost Isle calling,
In Eressëa, in Elvenhome that no man can discover,
Where the leaves fall not: land of my people forever!” 1
-Legolas Verdefoglia, il figlio del
Bosco che sognava il Mare- Gimli, figlio di Gloin, si sedette accanto all’elfo,
con un gran cozzare e tintinnare degli anelli intrecciati alla folta barba.
L’altro non disse nulla e sorrise,
ma uno di quei sorrisi malinconici che come un bagliore colorano le labbra e
poi svaniscono al più tenue soffio di vento, dando l’impressione di non essersi
mai posati sul viso.
Il nano soffocò un borbottio nella
barba, mentre Legolas continuava a fissare lo stendersi rosato dell’alba, dove
il Grande Mare lambiva spumeggiando le coste della Terra di Mezzo.
-Questa terra non ha più confini-
mormorò Legolas e Gimli non poté fare a meno di chiedersi se i suoi occhi riuscissero
a vedere così lontano da sentir bruciare la salsedine contro le ciglia –Non per
noi. Tutte le meraviglie, tutto l’orrore che essa ci poteva offrire, noi l’abbiamo
visto, l’abbiamo toccato, lo abbiamo combattuto. La Terra di Mezzo, oramai, non
ci appartiene più-
L’elfo si alzò e si voltò verso il
nano
-Ma esiste ancora un posto che
desidero visitare e voglio che tu sia con me in questo lungo viaggio- di nuovo
quel sorriso, soffuso e malinconico, ma deciso -Vieni, vecchio amico mio-
E Legolas cominciò a correre lungo
la piana, verso l’orizzonte, là, dove cantano le acque dell’Anduin mentre abbracciano
il Grande Mare; e ad ogni passo dell’elfo, Gimli poteva già sentire lo
scrosciare incessante delle onde contro i fianchi di una piccola barca.
1541,
Terza Era. Il Primo di Marzo avvenne la morte di Re Elessar. Dicono che i letti
di Meriadoc e Peregrino fossero stati posti accanto a quelli del Gran Re. Allora
Legolas costruì nell’Ithilien una barca grigia, discese il corso dell’Anduin e
traversò il Mare; con lui pare vi fosse Gimli il Nano.
Quando
quella barca si allontanò, finì di esistere la Compagnia dell’Anello nella
Terra di Mezzo.2
1Legolas ne “Il Ritorno del Re”
2”Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re”, Appendice B