Questa one-shot è la conseguenza della mia frustrazione post-undicesima puntata.
Essendo una grande fan di Katherine, ho provato a immedesimarmi in lei, cercando di descrivere, non proprio il più possibile, ciò che pensava quando era con Stefan nella cripta.
Come potrete notare ci sono diverse citazioni dei dialoghi che troverete in corsivo!
Vi auguro una buona lettura, grazie in anticipo! =)
No More Hope
one-shot
Spoiler 2x11 "By The Light Of The Moon"
PoV Katherine
SCENA I
Ero così felice.
Io e Stefan, soli, in quella dannata cripta.
Avevo il coltello dalla parte del manico; ogni singolo gesto, ogni singola parola, l'avrebbe reso vulnerabile, reale.
Un sorriso invadeva il mio viso. Era lì, stirato su una lastra di pietra, cercando di riposare, quando in realtà l'unico suo pensiero eravamo io e lui, insieme.
Mi appoggiai al muro umido e gelido, a braccia incrociate.
Cominciai a fissarlo intensamente, mantenendo costante quel sorriso che avrebbe immobilizzato chiunque.
Chiusi gli occhi, concentrandomi sui suoi pensieri, confusi e devastanti.
Non fu difficile, nonostante l'apparente debolezza, entrare nella sua mente e comandarla a mio piacere.
E ho indossato questo vestito per giorni.
Vuoi aiutarmi a sflilarlo?
Mi avvicinai a lui, con un fare sensuale a cui nessuno avrebbe resistito.
non fare lo scontroso.
Siamo qui, insieme.
Sei libero di fare quello che vuoi, qui dentro nessuno lo sapra Mai.
Lo guardavo dannarsi irritato per ciò che stavo facendo, poggiata su quel muro, fissandolo sorridendo.
In fin dei conti, potrei anche passare l'eternità qui dentro.
SCENA II
Sì, ho fatto cose terribili.
Ma io ti Amo, Stefan.
anche se tu non mi credi.
Sì, lo amavo. L'unica persona oltre a me stessa, a cui tenevo davvero.
Quel gentiluomo, delicato, romantico, passionale... Non esisteva alcun pretendente all'infuori di lui.
Non credeva nei miei sentimenti, o meglio, non voleva farlo.
Dimostrami che c'è qualcosa in te,
di cui vale la pena fidarsi.
E poi? Domandai a me stessa, ad alta voce.
Poi cosa sarebbe cambiato? Avrebbe provato lo stesso quel maledetto rancore e quell'odio che lo rendeva così irraggiungibile.
-Mi odierai lo stesso.
-Beh, forse.
O forse vedrò che c'è ancora speranza in te, dopotutto...
Speranza?
Egli, credeva che in me si potesse salvare qualcosa, come se fossi un rottame allo sfascio, da cui si può ricavare qualche pezzo.
Non riuscivo ad accettare quella proposta, seppur in cuor mio, avrei fatto qualsiasi cosa, pur di riconquistarlo.
L'ingenuità, però, non è nel mio dizionario.
Ti stai prendendo gioco di me.
Ne ero più che sicura. Voleva solamente provocarmi, attirare la mia attenzione e utilizzarmi per salvare la sua dolce Elena.
Aiutarlo però, era l'unico modo per capire se davvero avrebbe mantenuto la sua promessa.
Dissi qualcosa, disordinata, una traccia per raggiungere il suo scopo.
Uno scambio intenso di sguardi fu interrotto da un rumore che proveniva dall'entrata della tomba.
Andammo a vedere, cauti. Chi poteva essere?
Fu l'ultima domanda che riuscì a pormi, prima di scoprire chi avevo davanti.
Il mio corpo si immobilizzò completamente. Quel sorriso arcaico scomparve dal mio dolce viso, sostituito da uno sguardo teso e impaurito.
Già, impaurito.
-Elijah.
-Buonasera, Katerina.
Mi fa piacere che tu abbia il buon senso di essere spaventata.
Di cosa aveva bisogno? Perché venire fin lì, ad interrompere la mia copertura forte e infrangibile?
-E' stato richiesto il tuo rilascio.
Io e Stefan ci scambiammo uno sguardo sorpreso. Non avrei mai creduto che qualcuno o qualcosa, fosse riuscito a contrattare con quell'uomo.
Quando seppi che fu Elena a farlo, il mio petto ebbe nuovamente come una pugnalata, o meglio... una palettata al cuore.
Vidi Stefan avviarsi verso l'esterno di quel sigillo, stentavo a crederci.
Non appena fu fuori, raccolsi tutte le energie che mi erano rimaste e mi diedi una spinta verso l'esterno, invano.
Il vampiro si parò difronte a me, minacciando con lo sguardo.
Indietreggiai sconfitta, vinta.
Elijah cercò il mio sguardo e lo bloccò. Fissò i miei occhi e a quel punto tutto scomparve.
-Per quanto riguarda te, invece,
non uscirai finché non lo dirò io.
Quando Klaus arriverà, vorrà sapere dove sei esattamente.
Sbattei gli occhi per un nano secondo, quasi infastiditi.
Mi aveva soggiogato. Un vampiro che soggiogava un altro vampiro.
Si allontanò verso Stefan, e lasciò che non uscissi da lì, nonostante non ci fosse più alcun sigillo.
Dannazione, in qualsiasi momento avrei potuto fare un passo e andar via, libera, spietata.
Qualcosa però mi bloccava; non potevo uscire di lì, finché non avrei avuto il permesso da Elijah.
Non poteva essere così, non credevo a ciò che pensavo.
L'unica persona che poteva salvarmi, era egli, Stefan.
Mi fissava sconcertato e respirava a fatica. Lo guardavo con uno sguardo pietoso, spaventato e frustrato.
Stefan, no.
Per favore, non permettergli di lasciarmi qui.
Un lungo attimo separò ciò che dissi dalla sua breve e coincisa risposta,
Addio, Katherine.
Il vuoto.
Lo riuscivo a sentire.
La mia anima si era divisa in due, lacerata, distrutta.
Tutto ciò che non avrei mai voluto sentir dire, uscì dalla sua angelica bocca.
Un colpo secco, spezzò ogni singola speranza che, come disse, poteva ancora esistere dentro di me.
Una lacrima rigò il mio viso pieno di rabbia e malinconia, quando vidi scomparire i due vampiri, lasciandomi nuovamente sola.
Corsi verso la fine della prigione sbattendo i pugni su quel dannato muro, urlando di dolore e piangendo.
Non era così che doveva finire.
Mi ero fidata di qualcuno per la prima volta nella mia vita.
Mi accasciai a terra poggiando il gomito sul mio ginocchio sinistro, lanciando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi dolorosamente.
Tremavo al solo pensiero di provare ancora qualcosa per lui.
Non avrà più alcun riparo. Uscirò da qui e distruggerò ogni emozione che proverà. Lo porterò alla morte, e gli lascerò quell'energia a sufficienza per poter godere dello spettacolo in prima fila della sua dolce Elena che viene uccisa drammaticamente da me, e una mia risata accompagnerà questa tragedia. Pensai, sorridendo leggermente, cercando di dimenticare quel giorno in cui il mio lato umano aveva preso il sopravvento sul mio ego.
A quel punto, non mi resterà che andar via, soddisfatta, e pensare che rimarrò sola, per sempre, sola per l'eternità.
Una leggera risata ruppe il silenzio di quella cripta.
Fine
A voi i commenti ^^