“Callen?”
“Hei..Kens..”
“Cosa ci fai qui tutto solo ?”
“Mi godo questa vista…l’oceano ha dei colori bellissimi al
tramonto..”
“Wow non ti facevo un tipo così sentimentale ..”
“Ho delle qualità nascoste….fa parte del fascino di G
Callen”
“Giusto!….Posso?” chiese la ragazza indicando lo spazio
vuoto vicino a lui.
“Bè, proprio perché sei te…” rispose Callen sorridendo
sornione. Entrambi erano seduti sul pontile della rimessa delle barche, uno
vicino all’altro.
“Quando siete tornati?”
“Due ore fa..Ho lasciato Sam a casa e sono venuto qui, non
avevo voglia di rientrare nella mia..”
“Tracey?”
“Consegnata all FBI”
“Cosa le faranno?”
“Deve rispondere di alcune cose come l’uccisione dei due agenti
federali, seppur corrotti, e truffa…ma alla fine ci ha aiutato a
risolvere
caso, i missili sono al sicuro…se la caverà, come suo solito..”
Kensi guardò Callen e rimase in silenzio. G
ricambiò lo
sguardo…uno sguardo che valeva più di mille parole. Era
sempre stato bravo a
nascondere le sue emozioni, i suoi stati d’animo, soprattutto di
fronte alla
sua squadra, ma gli occhi lo tradivano sempre. Kensi, in questi tre
anni, aveva
iniziato a conoscerlo e sapeva che quello sguardo raccoglieva dolore;
il
passato era di nuovo venuto a bussare alla sua porta. La ragazza voleva
chiedergli
qualcosa, ma fu Callen a rompere il silenzio, forse per evitare le sue
domande.
“Come ve la siete cavata senza di noi?”
“Bene, direi…con Hetty che ci ha sommerso di note spese e di
rapporti da completare..”
“Fa il suo lavoro” rispose Callen divertito
“Io fossi in te non rideri molto..”
"Perché ?”
“ Ha ricordato più volte che avrebbe dovuto fare una lavata
di capo al Signor Callen ed al Signor Hanna appena rientrati..”
“Aia..”
“Già….è impressionante come una donna così piccola…”
“…possa essere così grande!” concluse Callen; e questa volta
fu Kensi a sorridere.
“E Deeks?"
“Rompe!” rispose secca la ragazza “ Non sta un minuto zitto!
Ogni giorno ne inventa una nuova e non si è dimenticato di ricordarmi che vuole
indietro i suoi soldi…Non ti arrabbiare se una volta o l’altra gli sparo per
azzittirlo!”
Callen si girò a guardarla, con un sorriso malizioso
stampato in viso e gli occhini celesti rivolti a lei.
“Che c’è?”
Callen non si mosse di un centimetro.
“Callen che c’è? Non fare quella faccia ad ebete!”
“Il fascino dello zio Marty ha fatto colpo?”
“Ah, ah simpatico…proprio simpatico!”
“Si dai! Siete belli, giovani, magari una strana coppia, ma
siamo a LA, tutto può succedere!…Dai un po’ come Lilli e il Vagabondo…C’è
feeling tra voi, non puoi negarlo…”
"Bè, si, ovvio..è il mio partner, ci deve essere feeling!
Come c’è tra te e Sam, e non penso che tu abbia mai
pensato ad una possibile rela…”
”Ok, ok..ho capito il concetto..Però ricordati che chi disprezza compra,
Kensi..”
"Ok, allora speriamo di essere al verde quando succederà!” rispose Kensi
scherzosamente. Callen sorrise e tornò a guardare l’oceano. Il sole stava
calando ed il cielo aveva assunto diverse sfumature di rosso. Rimasero un po’
in silenzio. Kensi guardava di fronte a se, ma ogni tanto si fermava ad
osservare il suo collega. Alla fine prese coraggio e disse: “ Ti va di
parlarne?”
"Ad essere sincero no..”
"Come vuoi..comunque credo che ti farebbe bene…”
“Così mi fai paura…” rispose Callen alzando un sopracciglio.
“Perché?”
"Perché parli come Nate……….Sai che un po’ mi manca?”
"Pure a me…parecchio………Se fosse qui ci sarebbe lui al mio posto, e
non come psicologo della squadra….”
“Lo so……ma credo che il risultato non sarebbe cambiato…..”
“Ok, come vuoi, non voglio forzarti…spero che tu abbia
parlato per lo meno con Sam…volevi restare solo, me ne vado a casa…ci vediamo
domani Callen..”. Detto questo, Kensi, senza aspettare la risosta, si alzò e si
avviò verso la rimessa delle barche..
“Abbiamo lavorato insieme per 10 mesi..” disse,
improvvisamente, Callen. Kensi era già a metà del pontile, ma si fermo e guardò
il collega. G era ancora seduto al solito posto. Guardava davanti a se il sole
che piano piano spariva dietro l’orizzonte ed iniziò il suo racconto.
“Fu un’operazione molto lunga, dovevamo sgominare un
traffico di bambini. Noi dovevamo essere una coppia felicemente sposata che
però non riusciva ad avere figli e quindi si affidava al mercato nero per
averne uno….Volevamo colpire dall’interno….La copertura era molto profonda, avevamo
inscenato anche un matrimonio, come sai…”
“Si…la canzone..” rispose Kensi che nel frattempo aveva
ripreso il suo posto vicino a Callen.
“La copertura è stata un po’ troppo
profonda….anzi direi
realistica……………Mi
sono innamorata di lei, Kensi…di lei e della vita
che avevamo creato: una moglie, una casa e persino un
cane…..Insomma tutto
quello che non avevo mai avuto in vita mia…..Ho creduto che
tutto questo
sarebbe rimasto anche dopo aver concluso la missione, che comunque non
avevo mai perso
di vista…era sempre la mia priorità”
“Ed invece che cosa è successo?”
“Durante l’operazione decisiva per la missione, mi ha
mandato a morire, non mi ha coperto le spalle, se n’è fregata……mi sono preso
una pallottola ed ho rischiato di morire dissanguato se non fosse stato per il
mio capo…”
“Ed è per questo che hai lasciato la CIA?”
“Anche….”
“Con le non ti sei mai chiarito?”
“No, ad operazione conclusa, quando mi sono ripreso, abbiamo
fatto rapporto all’agenzia, quella è l’ultima volta che l’ho vista fino a
quattro giorni fa…non mi ha mai spiegato per quale motivo si è comportata
così…Quel giorno mi disse che aveva accettato l’incarico offertole dal FBI e
che si sarebbe trasferita….Capìì che la sua testa ed il suo cuore erano da
un’altra parte..”
“…e così hai chiesto il trasferimento al NCIS..”
“ Più o meno…la storia è un tantino più complicata, ma te la
racconterò un’altra volta..” disse guardando per la prima volta Kensi da quando
aveva iniziato a raccontare la sua storia.
“Adesso capisco la tua regola…” disse la ragazza guardandosi
i piedi
“Quale?”
“Nessuna storie con le poliziotte..”
"Già….”
"Grazie per avermene parlato….G” questa volta fu lei a voltarsi verso il
collega ed a sorridergli.
“Lo sai che è una delle poche volte che mi hai chiamato G e
non Callen…”
"Perché ora non sei il mio capo…”
"Ma non mi comporto mai da capo…”
"Resta il fatto che lo sei…e proprio per come ti comporti che noi amiamo
lavorare con te G Callen..”
“Non vorrai mica corrompere il tuo superiore..?”
"Non occorre…sono già la sua agente preferita..” disse compiaciuta Kensi.
“Grazie per aver insistito Kens…”
”E’ stato un piacere G…….Callen……capo…”rispose sorridendo.
Il sole era ormai sparito dietro l’orizzonte. Il cielo aveva
assunto colori più scuri. Callen e Kensi lasciarono il proprio posto e si incamminarono
lungo il pontile, verso la rimessa.
“Ho un’idea!” disse Callen “hai mai provato la pista di Go
kart in notturna?”
“No! Tu si?”
"Ovvio! Mi ci ha portato una sera Hetty..Ti va di andarci?”
"Si!!! Che domande……..Ma…aspetta un secondo: chi ti c’ha portato? Stai
scherzando?” chiese Kensi incredula a quello che aveva appena sentito. Si fermò
mentre G continuava a camminare.
“Ti sembro uno che scherza?!?! Ti dirò al chiosco lì vicino
fanno delle ciambelle fenomenali…”
"Non ci credo….” Disse la ragazza ancora immobile.
“ Che fai vieni o no?”
"Arrivo, arrivo..”
FINE
Note: Ho sistemato la storia.. Nella trascrizione una frase si era incasinata.
Grazie per essere passati di qua!
Tinta87