Punto di vista di Seleen
Punto di vista di Vegeta
Narratore
Tempo: presente per i punti di
vista, passato per il narratore
Volo tranquilla ad alta quota, felice come solo in pochi momenti
della mia vita, nei quali dimentico chi sono e a cosa
è votata la mia esistenza, qual’è l’unico scopo per cui continuo ad esistere.
Volare era una delle cose che amo più fare, mi fa sentire libera dai vincoli dei miei compiti e del potere
che custodisco.
Ho di nuovo una missione e sto cercando la mia vittima.
Sento delle
strane forze intorno a me, le aure dei guerrieri più forti di
questo pianeta: Crillin, Yamcha, Tenshinhan...Ma solo due, che riconosco
subito, mi colpiscono particolarmente. Una è calda, gentile, pura, l’aura di
SonGoku; l’altra è totalmente diversa, fredda e scura, emana violenza e, allo
stesso tempo, disperazione, è sicuramente Vegeta. Tutti e due
si stanno alleando, sono le due aure più espanse del pianeta. Il mio obbiettivo si trova in un bosco non lontano da me, così
scendo e abbasso la mia aura, dall’ultima missione il mio livello combattivo è
molto aumentato, più di quanto mi aspettassi.
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Colpì
l’albero con un pugno, sradicandolo completamente, lo incenerì con un colpo
energetico e poi rimase immobile a fissare la legna bruciare lentamente.
Perché
aveva colpito quell’albero, cosa voleva sfogare? Rabbia, odio, frustrazione…?
Probabilmente
nemmeno lui lo sapeva. Raramente, da quando aveva cominciato quella nuova vita
in pace, aveva perso le staffe, aveva rallentato anche gli allenamenti.
Un
presentimento, forse era stato quello a renderlo nervoso.
Una
voce a chiamarlo. Non aveva sentito nessuna forza combattiva, non aveva
riconosciuto la voce, non riusciva a capire chi fosse.
Lo fisso
divertita, nascosta dai cespugli e dagli alberi, non gli sto permettendo di
vedermi o di percepire la mia aura, voglio mettergli paura.
-
Chi è là? - Una ragazza…dal quel poco che si intravede sembra una ragazza, ma non c’è da metterci le
mani sul fuoco. Non riesco a vederla. Ora sento una grande
forza intorno a me, ha finalmente rilasciato la sua aura, Kami com’è potente...-
Non nascondere il tuo volto, codarda. Esci fuori e dimmi chi sei -
-
Lo vuoi veramente sapere? – una risata ad accompagnare le parole e dalla radura
uscì una splendida ragazza, un tatuaggio sul braccio sinistro, il tatuaggio di
una rosa nera, il cui gambo, pieno di spine, percorreva tutta la circonferenza
del braccio.
Dall’aspetto sembra una ragazza umana, il
sembiante è quello. No. Lo so, lo SENTO, non è umana, non PUO essere
umana. E quel tatuaggio, mi ricorda qualcosa...
- Io sono la guerriera che viene dalle
profondità della morte –
Ho capito finalmente, non è umana, avevo
ragione. Forse un tempo lo è stata ma ora non lo è più, probabilmente da molto
tempo visto il suo livello combattivo. E quella rosa
nera, può essere solo...
-
Sono la guerriera della distruzione – Un’altra risata – E così hai paura di una
donna Vegeta? –
Finalmente i dubbi di tanti giorni si sono dissolti, una
vendicatrice è venuta a prendermi, mi aspettavo una
cosa del genere.
Eppure, possibile? Possibile che
quella felicità tanto agognata e così faticosamente raggiunta debba ere fine per mano di una, seppur potente, donna?
Non per mano di quel bastardo di Freezer, o di
un crudele tiranno. Non per mano di Kakaroth ma per mano di una vendicatrice dovrò
morire, le parche hanno controfirmato il verdetto che
già sapevo essere stato emanato per me.
E’ davvero giunta la mia ora? Posso veramente lasciarmi andare
ad una vendicatrice? Posso, senza nemmeno combattere?
Leggo nella sua testa, “tanto potere poteva dunque acquistare una misera donna,
anche se una vendicatrice?”. Anche io mi ero posta una
simile domanda tempo prima.
-
E così conosci le vendicatrici?...ma bravo il mio
principe...-
-
Non pensare che io mi abbassi a chiederti pietà –
disse cinico – Sono pronto a battermi, non ho paura di una donna io-.DEVO combattere, lo devo fare per me, per Trunks e
soprattutto per quella creatura che potrebbe nascere da me e Bulma, non posso
lasciare sola la donna che amo, abbandonarla come ho fatto nell’altra
dimensione.
La
ragazza camminò sicura verso il sayan - Davvero? E chi
ti dice che io voglia abbassarmi a combattere con te? -
-
E come pensi di punirmi allora? – Il viso del sayan
era inespressivo.
-
Potrei mandarti in qualche dimensione oscura da solo, potrei uccidere i tuoi
cari come hai fatto tu con le popolazioni che hai annientato. Oppure potrei anche semplicemente eliminarti. Ho potere di vita e di morte su di te, posso fare ciò che voglio non
solo di te ma anche di chi ti sta vicino. Volendo, potrei lasciarti scegliere
la tua pena o anche farti vivere senza punirti– E’
il momento della verità, ne la solitudine ne la morte
possono fargli paura, lo so. Ma se ama veramente Bulma e suo figlio Trunks non può lasciare che gli faccia del male.
Non posso permetterle di fare del male a Bulma o a Trunks, non
posso. Ora dipende tutto da me, da ciò che le rispondo.
Devo tenere a bada il mio orgoglio ora o sarà la fine per la mia famiglia.- Di me puoi fare quello
che vuoi – La ragazza lo osservava incuriosita - Ma non fare del male alla mia famiglia, loro
non c’entrano. O vuoi macchiarti con il sangue degli innocenti? – La ragazza sembra sorpresa, lo sono
anche io. Cosa mi ha fatto l’amore? Fino a che punto
mi ha cambiato?
Mi sono rammollito, preoccuparmi di una terrestre e di un mezzo
sangue…Un tempo avrei pensato questo di me stesso, ho
capito ormai. Sono migliorato, sono arrivato persino a
capire Kakaroth. E’ l’amore che ti da la forza di
superare qualsiasi barriera, la forza della disperazione, la forza di fare
l’impossibile, di lottare persino oltre le tue stesse possibilità…L’odio no.
-
Se la metti su questo piano, la maggior parte delle
persone che hai ucciso erano innocenti, o sbaglio? – ci fu un momento di
silenzio durante il quale la ragazza si avvicinò- Sei cambiato fino a questo
punto allora? Non lo avrei mai creduto...-
Avevo avuto un sospetto, già che c’ero ne volevo la certezza,
anche se non ho mai avuto e non ho la minima intenzione di lasciarlo impunito, troppi delitti sulla coscienza, troppi scheletri
nell’armadio, troppo sangue sulle sue mani.
Non temere Leyla, tu non dovrai sporcarti con
il mio di sangue, mai, non fallirò.
Io non fallirò mai. Io sono la guerriera della distruzione.
Per
un lungo minuto nessuno dei due parlò.
-
Va bene Vegeta, facciamo così. Verrò
a casa tua così valuterò anche il tuo livello di combattimento.Ti
dispiace se ti tengo d’occhio così da vicino?-
-
Sinceramente puoi fare quello che ti pare, ma Bulma e Trunks non so fino a che
punto saranno d’accordo che un’estranea venuta per uccidermi viva per qualche
tempo insieme a noi...-
-
Tu mi sottovaluti – cominciò a levitare – Vuoi venire
con me e vedermi all’opera o pensi di rimanere qui per sempre?
Levitò
anche lui e le fece strada verso la sua abitazione.
Arrivati
entrarono da una finestra e andarono in cerca di Bulma, che trovarono nel suo
laboratorio, fortunatamente da sola.
-
Ciao Vegeta!- salutò il suo compagno. Poi rivolse
un’occhiata interrogativa alla giovane accanto a lui – Chi è...-
non fece in tempo a finire la frase che lei mosse leggermente l’indice dietro
di se e Bulma disse – Ciao Sabry, quanto tempo!!!Vedo che hai incontrato Vegeta
per la strada, hai fatto bene a venire con lui, oggigiorno sai quanti maniaci
assassini girano?-
-
Ma Bulma cara- Vegeta mi le fissava allibito – sai che
sono una valida guerriera ormai e so difendermi da sola- altra mossa con il
dito, Vegeta sempre più allibito.
-
Si ma, se non te ne fossi accorta, questo periodo
girano alieni, mostri, cyborg...non si riesce mai a stare tranquilli. Ma non
preoccuparti, se c’è Vegeta nei paraggi puoi stare
tranquilla che non ti succederà niente- Continuò la donna facendo l’occhiolino
al marito.
-
Hai molta fiducia in lui, a quanto vedo- continuò la
giovane mentre il sayan la guardava in cagnesco.
In
quel momento furono interrotti da Trunks.
Il mio cuore smette di battere per qualche secondo, per poi
riprendere all’impazzata. Le leggende che girano sul figlio di Vegeta sono fondate, anche se non gli rendono giustizia. E’
davvero più bello di quanto mi avessero raccontato,
non ho mai visto prima d’ora una creatura più bella di questa, innocente e pura
ma, allo stesso tempo, sensuale e provocante.
-
Mamma sono tornato! Ma tu –
disse lui.
Altra
piccola magia.
-
Ciao Sabry!!Come mai qui? – disse abbracciandola.
Mi sento imbarazzata e ho voglia di scappare però, allo stesso
tempo, voglio rimanere qui tra le sue braccia, a contemplare la perfezione di
questa chimerica creatura.
Possibile, possibile che a me, A ME, una delle vendicatrici più
fredde, la guerriera della distruzione, stia succedendo proprio questo? Non so cos’è di preciso, è tutto così strano...
-
Hem...Trunks...che bello rivederti...-
Quanto imbarazzo negli occhi questa vendicatrice nell’avere
Trunks vicino, il modo in cui lo fissa, quasi incantata...E se si stesse
innamorando?
Conosco abbastanza bene le vendicatrici, ho sentito
molto parlare di loro.
“...Occhi gelidi su volti angelici, corpi bellissimi ma vuoti,
senza sentimenti. Esistenza votata alla vendetta e alla
morte, bambole animate nelle mani delle parche...”. Ecco
cosa sono, nient’altro che “bambole”, recipienti vuoti. Le parche le scelgono soprattutto tra le umane, non so perché. Le privano
dei sentimenti e le riempiono solo d’odio, di sete di vendetta e di poteri. Più
queste combattono e si vendicano, più diventano potenti.
Però, forse quella fredda ragazza,
provando l’amore, capirebbe tutto il potere che ha e che sa donare, quanta
felicità...
Potrei lasciare che quei due si innamorino,
lasciare che quella ragazza provi almeno una volta l’amore, magari lascerebbe
che anche io godessi ancora un po’ di quella felicità, di quel calore. In fondo
mi fa pena, io ho provato, seppur per poco tempo,
l’amore e l’affetto di una famiglia. Lei solo odio,
vendetta e distruzione. Vero, io ho passato per quel mondo fatto solo di
ghiaccio ma, provato il dolce gusto dell’amore, non sono più riuscito a farne a
meno e avevo abbandonato quella gelida prigione.
Trunks potrebbe essere la sua via d’uscita, come lo è stata per
me Bulma...
No, devo intromettermi tra loro, non posso lasciare che Trunks si invaghisca di lei, chissà quali conseguenze ci sarebbero!
No, non farò nulla, lascerò che gli eventi facciano il loro
corso e che Kami me la mandi buona...
-
Rimarrai un po’ in città vero?- disse il giovane sayan
rivolgendosi a Sabry, guardandola fissa negli occhi.
Le mie gambe cominciano a fare il conto alla rovescia su quando
cederanno.
La mia voce si sta nascondendo nella parte più
remota di me, senza intenzione alcuna di uscire fuori, almeno non finche questo
ragazzo dai capelli color lavanda non distoglie lo sguardo da me.
Annuisco debolmente
-
io vado ad allenarmi – disse Vegeta uscendo.
Le mie gambe sono arrivate quasi alla fine del countdown e
stanno per cedere
-
io vado a trovarmi un buon albergo – disse la giovane
allontanandosi da Trunks.
-
Ma no, rimani a dormire qui!!!Gli alberghi in città
sono molto cari, lo sai-
Così
Bulma fece preparare dai robot una stanza al secondo
piano, accanto a quella del figlio.