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Autore: NonnaPapera    16/12/2010    3 recensioni
Perchè la moglie di Babbo Natale dopo tanti anni decide di metterlo a dieta?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte di Natale

 

-Ma tesoro…-

-Non ci sono ma che tengano, si fa come ho deciso io-

Gli occhi lucidi di Nicola fissarono prima la moglie, e poi tutte le leccornie che si stagliavano sulla tavola imbandita.

-Daiii. Solo un assaggino!- tentò ancora con voce supplichevole.

-Non credere di intenerirmi… tu sei a dieta-

Un rumore sordo rimbombò per la cucina.

Nicola si portò le mani allo stomaco e disse con aria sofferente.

-Hai sentito… quel rumore era la mia pancia che si lamentava! Suvvia Natalina, non vedi come sono smunto-

La donna lo fissò con le braccia incrociate, tentando di mascherare un sorriso di tenerezza che le si stava affacciando sulle labbra.

-Ho detto no- rispose seria e perentoria.

Poi, allungando il braccio e stendendo il dito indice in direzione della porta ordinò:

-Fuori… non mangerai niente di ciò che ho preparato… il cibo è per i folletti, loro si che ne hanno bisogno con tutto il lavoro che svolgono-

Vedendosi negata ogni alternativa al povero Nicola non rimase altro che avviarsi mesto mesto verso il suo ufficio… aveva ancora molti nomi della “lista” da controllare.

Natalina lo fissò mentre si allontanava a capo chino e con lo stomaco vuoto.

Il sorriso tenero che prima aveva trattenuto ora si fece largo sul suo volto.

-Lo faccio per il suo bene… è troppo grasso! Potrà mangiare quando il 25 del mese sarà passato senza intoppi.-

Mormorò a bassa voce quasi stesse parlando a se stessa.

Però gli elfi che erano presenti in cucina assentirono con la testa, per rincuorarla che ciò che stava facendo era giusto.

Il capo elfo, vedendola dubbiosa, nel terrore che si ripetesse ciò che era avvenuto l’anno prima, parlò ricordandole il terrificante episodio:

-Mamma Natale, non ti preoccupare, tenerlo a dieta è la scelta più saggia…- poi come se fosse stato attraversato da un brivido freddo si interruppe un attimo, salvo poi riprendere subito dopo il filo del suo discorso.

- Non possiamo permettere che si ripeta ciò che è avvenuto lo scorso Natale-

Al ricordo tutti si gelarono, un piccolo elfo falegname, si azzardò ad aggiungere:

-Io ancora ho gli incubi la notte…-

Tutti assentirono con fare comprensivo.

Poi però l’ilarità scoppiò tra tutti i presenti… certo il fatto era stato difficile da affrontare, però c’era da ammettere che la situazione era stata ridicola!

 

-Aiuto, aiuto… Natalina folletti accorrete-

Il richiamo disperato di Nicola fece saltare tutti per aria.

Si precipitarono con il cuore in gola nella direzione da cui proveniva la voce del loro principale.

Quando arrivarono sul luogo del disastro lo spettacolo era disastroso.

Babbo Natale se ne stava incastrato nel sedile della slitta, che per il troppo peso si era piegata su se stessa, rompendosi ed imprigionandolo.

Tutti fissarono basiti per alcuni istanti la scena, senza sapere cosa dire o cosa fare.

-Tiratemi fuori da qui…-

L’urlo supplichevole di Nicola riscosse tutti i folletti, che solerti si adoperarono per il salvataggio.

Una volta estratto il povero Nicola, tutti furono purtroppo costretti a constatare che la slitta era gravemente danneggiata.

Esausti per i giorni di lavoro precedenti, nei quali avevano lavorato incessantemente, i folletti si guardarono l’uno nelle occhiaie degli altri.

-Ed ora? Che si può fare? E’ la vigilia di Natale… e la slitta è rotta!-

Un mormorio di disperazione si levò nel silenzio della sera.

Nicola fissava ora i suoi dipendenti, ora la moglie con sguardo mesto e colpevole.

-Mi dispiace ragazzi! È tutta colpa mia…-

Il capo folletto però prese in mano la situazione.

Si precipitò a suonare la sirena d’emergenza e, in men che non si dica, tutti i folletti della fabbrica… benché fossero stanchi morti, accorsero tempestivamente.

-Ragazzi la situazione è questa- disse sovrastando il brusio che si era creato – la slitta è rotta: dobbiamo ripararla-

Poche parole, dette in modo asciutto che non ammetteva repliche.

Ma di repliche non ce ne furono.

Nonostante la stanchezza tutti si attivarono immediatamente: il Natale era il Natale, non si poteva certo deludere i bambini.

Lavorarono alacremente per ore senza mai fermarsi, e dopo immani sforzi la slitta fu finalmente pronta.

Senza attendere oltre Nicola prese il volo, tra un saluto ed uno sbadiglio dei presenti.

 

Il viso rubicondo di Nicola si affacciò in cucina.

-Perché ridete?- chiese curioso.

-Ohh niente stavamo ricordando momenti passati…-mormorò Natalina evasiva, strizzando l’occhio al capo folletto.

-Capisco- si limitò a dire Nicola senza indagare oltre -Allora io torno nel mio studio-

-Si si vai vai- lo cacciarono tutti in coro, nel timore che tornasse all’attacco e cercasse nuovamente di rubare qualche pasticcino.

Nicola si avviò, e lentamente raggiunse l’ufficio.

Una volta davanti alla porta si guardò attorno con aria circospetta e poi l’aprì .

Senza esitare entrò nella stanza e si richiuse immediatamente la porta alle spalle.

-E ora al lavoro…- borbottò, mentre con velocità saliva sulla cyclette che era posizionata esattamente al centro dell’ufficio.

Anche lui si stava adoperando per dimagrire, non l’avrebbe mai ammesso… ma sapeva bene di essere un po’ sovrappeso, perciò aveva iniziato a fare esercizio.

Non sarebbe più accaduto ciò che era avvenuto l’anno passato.

Amava troppo i suoi folletti, non voleva che si stancassero più del dovuto per colpa sua!

Nel silenzio della stanza, cominciò a pedalare di gran lena.

-Uno, due, uno, due…-

Natalina  e i folletti sorridevano silenziosi, con l’orecchio appoggiato alla porta dell’ufficio.

Si fissarono tutti con sguardo complice:

-Caro Babbo Natale… nessuno è buono come lui, anche se ama tanto lamentarsi…- disse in un sussurrò il capo elfo.

Natalina assentì con la testa, gli occhi che brillavano di orgoglio per il caro marito.

-Magari quando esce… un dolcetto glielo concediamo, che ne dite?-

Tutti assentirono senza esitazione.

 

End

PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Nulla di che solo una breve shot che avrebbe dovuto concorrere al concorso  Racconti NAtalizi di Bookslover... però io sono stata la sola a consegnare perciò il giudice ha annullato il contest :( sigh!
Perciò gradirei molto una vostra opinione!
Bene è tutto
Alla prossima!
   
 
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