-Dummy-
«Voglio darti una cosa, signor Neo.» sussurrò Lavi, sciogliendogli i capelli dalla lunga coda bassa.
«Oh, e cosa?» domandò il portoghese, togliendosi gli occhiali a fondo di bottiglia, guardandolo malizioso.
«Una cosa che non ho mai dato a nessuno.» soffiò lascivo, invertendo le loro posizioni per trovarsi sotto di lui, bagnandosi la schiena della brina dell'erba.
«Vuoi darmi il tuo cuore, Lovely?»
[Nonsense - Shounen-ai - Tyki x Lavi]
FanFiction partecipante alla challenge "Il festival del Nonsenso" indetta da NonnaPapera! sul Forum di EFP 
~ FanFiction pubblicata per il "Lucky Week 2010" ~

«Tyki...» sussurrò Lavi, mentre le mani del portoghese vagavano sulla sua schiena ancora per poco coperta dalla maglietta e dalla giacca dell'uniforme.
«Cosa c'è, Lavi-pon?» domandò Tyki, sentendolo fremere tra le sue forti braccia.
La notte senza luna né stelle li nascondeva dagli sguardi di ipotetici nemici - quelli che di giorno erano i loro alleati -, e consumavano la loro passione così come ardevano le candele che li circondavano, attorno a quell'albero di quercia sotto al quale si stavano scambiando un lunghissimo bacio.
«Voglio darti una cosa, signor Neo.» sussurrò, sciogliendogli i capelli dalla lunga coda bassa.
«Oh, e cosa?» domandò, togliendosi gli occhiali a fondo di bottiglia, guardandolo malizioso.
«Una cosa che non ho mai dato a nessuno.» soffiò lascivo, invertendo le loro posizioni per trovarsi sotto di lui, bagnandosi la schiena della brina dell'erba.
«Vuoi darmi il tuo cuore, Lovely?» rise, lasciando cadere il mozzicone che teneva in mano, che l'Esorcista schiacciò con la punta della scarpa per non rischiare che prendesse fuoco quel salice piangente dove avevano trovato riparo.
«Sì, Ty-chan...» sussurrò lieve, slacciandosi il kimono, che cadde a terra lungo le sue spalle, accarezzandogli il corpo e finendo con un tonfo sulla ghiaia, attorno ai suoi piedi, e rimanendo nudo davanti a lui, illuminato dal pallore di quella luna argentata che li illuminava.

...tutto mutava.

...che nascevano.

«Bene.» ghignò il Noah soddisfatto, affondando la mano dentro la sua cassa toracica, accarezzandogli i muscoli, le ossa e i tendini arrivando poi alla sua meta... afferrando il vuoto.
«Tu sei un Bookman, Guercino. Non puoi avere un cuore.» gli ricordò, ghignando, mentre si specchiava nel suo occhio, vedendo riflesso Lavi - non se stesso -; allora, tornò indietro con il capo, scuotendo i capelli rossi e vide un burattino dal volto bianco, senza faccia.
«Nooo!» urlò Lavi, svegliandosi di soprassalto, spalancando l'occhio verde.
Era sudato e tremava.
«Uhm...» mugolò, girandosi di lato, incontrando il tiepido corpo del Noah del Piacere tra le coperte, vicino a lui.
Forse Bookman non aveva un cuore, ma aveva una coscienza, che lo sgridava, additandolo come traditore.
«Tyki...» sussurrò, avvicinandosi un po' di più per poterlo abbracciare e nascondere il volto contro il suo petto muscoloso «Io non ho più un cuore, me lo hai rubato tu.» sussurrò, riprendendo sonno.

Sir Mikk aprì gli occhi, feriti da un raggio di sole che lo aveva svegliato, vedendo Road appisolata poco distante da lui, che ancora ronfava nonostante l’ora.
«Grazie, Road.» la ringraziò, accarezzandole i capelli neri e lasciandola dormire.