A/N: Una piccola oneshot sulle note della canzone "Baby Please Come Home". Non ho idea di chi sia l'originale, ma ho scritto quesat storia tenendo in mente la versione cantata da Josh Ramsay. Buone feste a tutti quanti!!!!
Personaggi: Kurt, Noah,
Finn, Rachel Please Come Home Now the snows coming down Kurt sospirò ancora una volta
facendo così roteare gli occhi a Finn. Rachel si alzò dalla poltrona di fianco
al caminetto e si avvicinò al ragazzo posando una mano sulla sua spalla in un
gesto di conforto. “Verrà.” Il soprano annuì e voltò le
spalle verso la finestra dalla quale stava fissando la neve cadere dal cielo
scuro della notte per depositarsi sugli alberi. “Mangiamo,” disse, cercando in
qualche modo di suonare gioioso. Rachel scambiò un’occhiata
preoccupata con il suo fidanzato prima di guardare ancora una volta il suo
amico. “Kurt, c’è neve dappertutto
e tutti i voli sono stati cancellati.” “Lo so, Rach,” il ragazzo rispose
prima di lasciare il soggiorno per avviarsi verso la cucina. “E’ tutto pronto? È
il nostro primo Natale a Manhattan e dovrebbe essere tutto
perfetto.” “Doveva lavorare molto prima di venire a
casa, lo sai, amico,” Finn disse, alzandosi dal divano e avvicinandosi a Kurt.
Gli cinse le spalle con il braccio e lo strinse in un mezzo abbraccio. “Ma
voleva venire, quindi…” Il ragazzo annuì e ripensò al
messaggio che aveva inviato quella mattina al suo fidanzato, un semplice ‘Baby, per favore torna a
casa.’ Kurt lanciò un’occhiata
all’albero di Natale che aveva decorato con Finn e Rachel (anche se la ragazza
era ebrea e il ragazzo stava cercando di capire ‘quella cosa ebraica’ come l’aveva
chiamata) cercando di trattenere le lacrime mentre le luci risplendevano nella
stanza. Era sul punto di dire che non
importava se il suo ragazzo non era riuscito ad arrivare per la cena di Natale
(dopotutto Noah era ebreo come Rachel), quando la porta si aprì e un uomo alto
entrò in casa scuotendosi la neve di dosso come farebbe un
cane. “Sono in ritardo, lo so. Scusa,”
il ragazzo disse e Kurt non poté fermarsi dall’attraversare la stanza di corsa e
lanciargli le braccia al collo. “Ho dovuto guidare.” “Sei venuto!” Kurt quasi urlò,
cercando di trattenersi dal riprendere il ragazzo sull’aver guidato in simili
condizioni. “Lo faccio sempre,” il ragazzo
replicò con un sorriso prima di circondare la vita del suo fidanzato con le
braccia e nascondere il viso nel suo collo inalando il profumo dell’uomo che
amava. “Buon Natale,” mormorò, contro la pelle calda. Kurt sorrise felice e si tirò
indietro lasciando un soffice bacio sulle labbra del ragazzo più alto. “Buon
Natale.” “Possiamo mangiare adesso?” Finn
chiese dalla porta della cucina.
Avvertimenti: OneShot, Future!Fic, Established
Puckurt&Finchell
And I'm watching it fall
Watching
the people around
Baby, please come home
Pretty lights on a tree
I've been watching them shine
You should be here with me
Baby,
please come home