Quando piove smetti di esistere: sei solo la pioggia che ticchetta sul tuo ombrello, i passi che infrangono la perfezione del riflesso di un pozzanghera.
Ti sfiorano, ma non se ne accorgono; la tua risata non è nemmeno un ricordo, perché il suo eco si è già perso, investito dalla frenata di un auto.
Scappi.
Lontano.
Lasci che le lacrime che hai pianto non siano più tue, ma soltanto il riflesso del dolore del cielo.
Guardi indietro.
Per terra la pioggia ancora si mescola al tuo ultimo goccio di Jack Daniel’s.
Ma già ti hanno dimenticato.
Non è rimasto nulla di te, ora che l’acqua ha spento l’ultima scintilla della tua sigaretta.
Ora che nella nebbia si perde il respiro.
Labbra dolci cancelleranno i tuoi morsi.
Un sorriso farà svanire cento tue risate.
Chiudi gli occhi.
Non sai nemmeno se qualcuno li ha mai guardati, i tuoi occhi.
Dopo menzogne e bugie quello era l’unico modo che conoscevi per dire la verità.
Anche se hai cercato di nasconderla, la tua anima è ancora lì, nei tuoi occhi.
Solo lì sarebbero riusciti a vederla.