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Autore: Inc    29/12/2010    2 recensioni
Ma la cosa più estenuante era l’attesa.
L’attesa di diventare qualcosa.
Voleva che tutte le particelle delle sue membra infiacchite, sospese o non, potessero ricomporsi in un puzzle di frenetiche danze spettrali e esangui.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attesa

 



Il vento soffiava. E la bufera raschiava via i pochi esuli della brina gelida e della neve intirizzita. Faceva troppo freddo, e le sue mani graffiavano via i pezzetti di ghiaccio che crescevano lesti intorno alle sue dita affusolate, che quasi per dispetto si ricomponevano repentini, scattanti e cristallini.
Ogni volta che i suoi muscoli disciplinati ubbidivano al suo comando tirannico una fitta di instabilità la marchiava con il segno distintivo di chi è morto ma non merita il quieto e immobile sonno eterno.
Viveva sospesa e consapevole di dover essere inconsapevole. Ma era ignara delle sue colpe e per questo il vento che frustava i suoi capelli biondo cenere aveva il sapore più amaro e crudele di qualsiasi brezza vorticosa e plumbea che avesse mai inalato nel mondo delle Anime.
La sua essenza si era smaterializzata quando ancora poteva parlare e per questo sentiva che da un momento all’altro sarebbe potuta andare in pezzi e crepare come avevano fatti tanti che la sua memoria non riusciva a contenere.
Ma la cosa più estenuante era l’attesa. 
L’attesa di diventare qualcosa. 
Voleva che tutte le particelle delle sue membra infiacchite, sospese o non, potessero ricomporsi in un puzzle di frenetiche danze spettrali e esangui.
Immagini di poco spessore ricorrevano soventi e disegnavano forme senza forma sulla sua anima, e quando calcavano troppo, gocce cristalline ed invisibili scendevano adagio solcando e rallentando ancor di più quando sfioravano i suoi occhi grigi come la nebbia e freneticamente vivaci come l'aurora.
Ma l'aurora non dura per sempre e le ombre del crepuscolo sfavillano nella luce opaca ogni volta che il sonno rinchiude la ragione dei mortali nei cofanetti rivestiti di velluto blu morbido, illudendoli e rendendoli prede indifese circondate da bestie inferocite e bramose dell'odore pungente che emana la fulgida vita.
Forse solo i sospiri lamentosi rischiaravano l'aria indigesta. O forse brividi di vana speranza riscaldavano e lottavano contro la burrasca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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