Riflesso tremulo su schegge di vetro.
Profilo nel vento di polvere.
Occhi umidi che si voltano
al rumore dei tuoi passi
e ti guardano
fissi,
per la prima volta vivi.
Occhi mobili che ti seguono
da sempre,
a costo di sparire.
Occhi sorpresi che s’illuminano
al suono d’una promessa
fatta col cuore.
Mai Nato,
battezzato
coll’inchiostro e col sangue
da te,
che per prima l’hai sognato.
Cuore che pulsa
con te,
che per prima l’hai stretto al tuo.
Lui, semplicemente Te.
Note dell’autrice: questa poesia deve la sua ispirazione e la sua nascita al bellissimo racconto “Ink Child” di Chandrajak, che ha ottenuto un meritatissimo riconoscimento.
Un piccolo omaggio, a lei e al suo Yash.
Satomi