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Autore: Akrois    08/01/2011    4 recensioni
Kurt lasciò tornare la mano sulla sua spalla e tornò a fissare il soffitto, cercando d’ignorare il fiato caldo all’odore di vodka di Finn contro il suo collo, cercando di pensare ad altro.
Soprattutto perché Finn aveva appena deciso che strusciarsi su di lui (in maniera del tutto scomposta e idiota ma non per questo non eccitante) fosse una splendida idea.
Ora, com’è che si faceva?
Ah, sì: suo padre vestito da capo apache che ballava col tacchino del ringraziamento in testa e un trinciapollo attaccato alla cintura, suo padre vestito da capo apache che ballava col tacchino del ringraziamento in testa e un trinciapollo attaccato alla cintura, suo padre vestito da capo apache…
Non era mai successo, ma il solo pensiero gli ammosciava persino i capelli.
[Kurt/Finn]
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Vodka alla fragola.

 

 

 

 

Era rovinato.

Era terribilmente rovinato.

Era così rovinato che nessuna parola a questo mondo avrebbe mai potuto descrivere quanto era rovinato.

Guardò il soffitto con aria sconsolata, chiedendosi perché signore, perché? Perché il suo magnifico corpo doveva essere una calamita per guai così potente?

Alle volte non se ne capacitava.

Poggiò una mano sulla schiena di Finn, battendola ripetutamente –Finn- sussurrò con voce rotta – pesi come un vecchio frigorifero anni ’90.

- Ah?- Finn alzò il capo sorridendo in maniera beota. Cioè, in maniera più beota del solito.

Sempre se ciò potesse essere possibile.

Ma bastò guardare quella faccia così adorabilmente idiota per capire che non poteva semplicemente rotolarlo sul pavimento con un colpo ben assestato e poi farlo rotolare fino al suo letto a calci.

Però poteva prenderlo a gomitate.

Affondò il gomito più volte nel costato di Finn, cercando di fargli quanto più male fosse possibile. La sua unica arma erano le ossa sporgenti, in fondo. Perché non usarle?

Finn si sollevò sui gomiti, consentendogli (finalmente) si espandere la cassa toracica e prendere una sana boccata d’aria.

- Perché mi hai colpito?- domandò il ragazzo con un broncio delizioso disegnato sul volto.

Non volevo assolutamente colpirti, anzi, puoi benissimo tornare dov’eri prima, ma ti prego, smetti di fare questa faccina adorabile, mi viene voglia di metterti un fiocco con una campanella al collo e chiamarti Pallino.”

Finn crollò nuovamente sul suo petto, avendo cura di mozzargli il fiato con tutto il suo peso.

Kurt lasciò tornare la mano sulla sua spalla e tornò a fissare il soffitto, cercando d’ignorare il fiato caldo all’odore di vodka di Finn contro il suo collo, cercando di pensare ad altro.

Soprattutto perché Finn aveva appena deciso che strusciarsi su di lui (in maniera del tutto scomposta e idiota ma non per questo non eccitante) fosse una splendida idea.

Ora, com’è che si faceva?

Ah, sì: suo padre vestito da capo apache che ballava col tacchino del ringraziamento in testa e un trinciapollo attaccato alla cintura, suo padre vestito da capo apache che ballava col tacchino del ringraziamento in testa e un trinciapollo attaccato alla cintura, suo padre vestito da capo apache…

Non era mai successo, ma il solo pensiero gli ammosciava persino i capelli.

Sospirò di sollievo, ritrovandosi la faccia di quel cretino di Finn Hudston proprio davanti alla sua – Finn, non è che ora pesi meno, sai?

- Ah-ah?

Okay. Da ubriaco Finn era meno sveglio del solito, se ciò era possibile. – Finn, santo cielo, o te ne vai o te ne vai!

- Scelgo la seconda opzione~- chiocciò il moro strusciando il viso contro il suo collo.

- Non mi sembra che tu te ne stia andando.

- Andarmene? Aspetta, non mi avevi proposto di bere della tequila ghiacciata?

- Non immaginarti troppe cose, al criceto nel tuo cervello potrebbe venire un embolo se lo sottoponi a troppo lavoro.

Finn ridacchiò a bassa voce contro il suo viso e Kurt si sentì avvampare in maniera decisamente poco regale.

- Finn- annaspò, cercando di spingerlo via – non respiro!

Finalmente il criceto nel suo cervello decise che era ora di tornare a correre sulla ruota, facendo sì che il neurone di Finn partorisse una piccola, solitaria e luminosa idea: rotolare al suo fianco.

Era sempre troppo vicino, ma per lo meno ora respirava.

Finn strusciò il viso contro la sua spalla, ridacchiando in maniera idiota – Quanto hai bevuto?- domandò Kurt dopo aver ripreso fiato.

- Solo un bicchierino. O erano due?

- Magari tre.

- No, sono sicuro che fossero quattro.

- Ma facciamo pure cinque!

- Sette. Sette è la mia ultima offerta.

- Aggiudicato. Vado a prenderti una bacinella, non vorrei vederti vomitare sul mio pigiama di seta.

- Ma perché compri pigiami di seta?- Finn strofinò di nuovo il viso rosso sul suo bel pigiama di seta color avorio – Sono morbidi, ma sono uno spreco di soldi, Kurt.

- Perché a questo mondo c’è gente che non si accontenta di una canotta sbrindellata e un paio di boxer con le toppe di BeepBeep, Finn.

- Ma a me BeepBeep piace!

- Ti piace anche la nutella sui cetrioli e Rachel Berry, Finn. I tuoi gusti sono orridi per definizione.

Finn rise di nuovo, poco conscio della natura non propriamente lusinghiera della frase. Affondò la testa sotto la sua ascella e poggiò il braccio sul suo petto, facendo risalire la gamba destra sulle sue in quella che doveva essere l’imitazione di una donna. O, vista la grazia e la sensualità, stava imitando Rachel Berry.

- Finn- sussurrò a mezza voce sforzandosi di guardare il soffitto come se vi fosse rappresentata l’intera squadra di modelli dell’ultima sfilata di DSquared – mi spieghi cosa stai facendo?

- Mi sto’ solo mettendo comodo- cinguettò Finn con una voce resa deliziosamente garrula dall’alcool (dov’è la sua videocamera? Non ne ha mai avuto bisogno come ora. Il video di Finn che chioccia come una gallina spalmato su di lui sarebbe potuto essere la sua più grande fonte di consolazione e riso per i secoli a venire) - non posso?

- Certo che puoi. Mi sto’ solo chiedendo dove ho messo lubrificante e preservativi. Vista la situazione potrei anche approfittarne e portarti via l’ultima verginità che ti rimane, no?

Si voltò verso di lui per vedere se il suo attacco aveva sortito effetto. Santo cielo, Finn aveva lo stesso sguardo di Brittany quando scriveva “sombrero” come risposta a ogni singola domanda di spagnolo.

E quel che era peggio era che sembrava particolarmente fiero di ciò.

- Oh, al diavolo.- latrò Kurt rotolando sopra il suo ubriaco, felicissimo e più rincitrullito del solito fratellastro – La tua stupidità è qualcosa di amabile, lo sai?

Finn allargò il sorriso – Mi piace la vodka alla fragola, sai?

Kurt sorrise a sua volta, baciandolo su una guancia – E se questi sono gli effetti farò sì che tu ne abbia sempre una scorta a disposizione per qualsiasi evenienza.

 

 

 

Finn mugolò di dolore, cacciando poco delicatamente la giacca tra la sedia e il proprio sedere. Santana lo guardò con un sogghigno – Troppo sport, Finn?

- Penso di essermi strappato un muscolo- disse agitando il sedere in cerca di una posizione comoda – l’altra sera, quando siamo andati a bere tu ed io.

- E già- esclamò Kurt sedendosi accanto a lui con un sorriso – era davvero uno strappo tremendo.

Santana gli rivolse un rapido sorriso prima di tornare a guardare il suo spartito. Ora lei e Kurt Hummel potevano dire di avere qualcosa in comune.

 

 

 

 

 

A.Corner___

Non linciatemi, ve ne prego.

Non sono pazza. Non ancora, direi.

O forse sì?

Chi lo sa.

Comunque, ho scritto questa cosa e… ne sono mediamente orgogliosa (ù.ù).

Kurt e Finn sono sicuramente la mia coppia preferita in Glee e regnano incontrastati su tutto.

Blaiee?Dave?

Chi sono?

Non li ho mai visti.

Davvero.

Mamma FOX deve far scopare violentemente Kurt e Blaise proprio davanti alla telecamera se vogliono che io riconosca la sua esistenza ù.ù

Ora le fan di Blaise mi linceranno (o.o).

Pace, morirò felice ù.ù

Sì, è successo tutto quello che vi state immaginando. Tutto.

Sì, c’erano anche i teletubbies che facevano ciao dalla porta e quella strana aspirapolvere che girava qua e là.

 

 

   
 
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