14/01/2011
4 recensioni- Oh, davvero, Tsunade-sama?! - quasi urlò una ragazza dai capelli scuri minuziosamente legati.
- Certo, ho preso la mia decisione. Ovviamente ne uscirai pulita e per premiarti della tua costante fedeltà in tutti questi anni sarai promossa direttamente Jonin, più in là ti sarà assegnata anche una tua squadra di Genin e poi/ -
- Tsunade-sama... - interruppe la ragazza - lo so che forse chiedo troppo, ma... io vorrei essere assegnata ad una squadra vera e propria... come tutti. Insomma, come posso spiegarmi? Vorrei ricominciare daccapo, come fossi un allieva appena uscita dall’accademia -
- Mmh... capisco. Hai voglia di recuperare tutte le esperienze che hai perduto in questi anni? - sghignazzò l’Hokage.
- oh, si! Mi piacerebbe tanto sentirmi parte di una vera squadra e partecipare a missioni ‘normali’ - rispose invece seria la ragazza.
- non posso dirti di no, Akuma. Va bene, vedrò in quale squadra inserirti, ma sarai comunque promossa Jonin, perché non posso assegnarti un grado che ti sta stretto -
- si, Tsunade-sama! La ringrazio infinitamente per questa opportunità! -
- è il minimo. Ritorna qui domani alle dieci di mattina e ti assegnerò alla tua nuova squadra. -
- non mancherò, Hokage! - disse infine raggiante la ragazza e dopo essersi aggiustata una maschera da ANBU sul viso uscì dall’ufficio sprizzante di gioia.
- Shizune, portami i fascicoli di tutte le squadre di Konoha composte dai ragazzi sedicenni del villaggio... la inseriremo in un team di suoi coetanei -
- si, signorina Tsunade! - rispose energica la sottoposta e si avviò negli archivi per prelevare il materiale richiestole.
Il giorno dopo alle nove e mezza un ninja dall’aria annoiata s’incamminava per i corridoi che portano all’ufficio dell’Hokage con una mano in tasca e l’altra intenta a sorreggere ad un palmo dal naso un libricino dall’aria sinistra con strani segni di divieto in copertina. Arrivato d’avanti a una porta a due battenti si fermò e meccanicamente ripose il volume nel marsupio, per poi varcare la soglia.
- Mi aveva mandato a chiamare Hokage? - disse calmo rivolto alla donna dietro la scrivania intenta a scrivere nervosamente su degli importanti fogli di carta. Quest’ultima alzò il suo sguardo incendiario dai documenti puntandolo nell’unico occhio visibile dell’uomo. Chiunque altro sarebbe raggelato, ma lui no.
- Sei in ritardo Kakashi! - sbraitò la donna fumante di rabbia. L’uomo fece il gesto di osservare un orologio al polso (che non c’era) e scrollò le spalle.
- Mi scusi - disse, facendosi sfuggire un mezzo sbadiglio. Tsunade cercò di darsi un contegno e non cominciare a urlare come una forsennata. Trovata la calma riprese a parlare.
- Ti ho fatto convocare per parlarti della tua squadra -
- Naruto ha combinato qualche guaio? -
- no, nulla del genere. Volevo avvertirti che questa mattina ho intenzione di aggiungere un nuovo componente al team 7, dovrebbe arrivare qui a momenti. Voglio che lo accogliate calorosamente e lo facciate sentire parte integrante della squadra, presto vi assegnerò anche delle missioni, ma nel frattempo dovrete allenarvi e conoscervi meglio. -
- Il team 7 è già al completo, Tsunade-sama e in più c’è Yamato che si aggiunge a noi occasionalmente quando ne abbiamo bisogno -
- Questo lo so, ma non cambia la mia decisione. Devo per forza collocare questo ninja in una squadra e la vostra mi sembra la più adatta -
- perché proprio il team 7, se posso chiedere? -
- bhè, tu, Naruto e Sakura siete già una bella squadra, come tuo vice c’è Yamato e per compensare l’assenza di Sasuke ho dovuto aggiungere Sai, quindi siete abituati ai cambiamenti e da quel che ho visto li accettate senza fare troppi problemi. Dato che poi la vostra è una squadra numericamente instabile, il nuovo componente sarà fisso e compenserà questi squilibri. -
- Non siamo una squadra tanto squilibrata, ma se lo ritenete opportuno non posso rifiutare. Piuttosto, chi sarebbe il nuovo componente? -
- Si tratta di un ex membro della Radice. Dovresti averne sentito parlare, tutti lo chiamano Akuma -
- Ma certo, il Demone Blu, ultimamente se ne sente parlare sempre più spesso, anche da shinobi di altri villaggi... ma... Tsunade-sama? Io credevo fosse una persona pericolosa, ne parlano tutti con timore e risentimento -
- Sono al corrente delle voci su quel ninja ma/ -
- Volete che lo teniamo sott’occhio? - la interruppe bruscamente lo shinobi
- niente del genere Kakashi. Tutto ciò che sai è falso, non è una persona cattiva, ma dato che farà parte della tua squadra ritengo che almeno tu debba sapere la verità. È solo un ninja molto dotato che date le sue capacità fu infiltrato subito dopo l’accademia dal terzo Hokage nella Radice per tenere sotto controllo Danzo. Ci ha sempre passato informazioni e nonostante tutti credessero che fosse un traditore è sempre rimasto fedele a Konoha facendo la spia per conto nostro a suo rischio e pericolo. Quando il terzo Hokage morì, dato che era l’unico al corrente della situazione fu proprio il giovane ninja a venire da me a mettermi al corrente di tutta la situazione e mi ha persino provato l’autenticità di ciò che diceva guadagnandosi la mia piena fiducia. Ora che Danzo è morto e la Radice è sballata non c’è più motivo di fargli rischiare la vita così, dato che la sua missione è conclusa. Quindi in mancanza di una collocazione migliore ho deciso di inserirlo nel vostro team. -
- Capisco. Ma se ha fatto la spia per tutto questo tempo sotto il naso di Danzo senza mai farsi scoprire deve essere molto, molto dotato il ragazzo - dedusse Kakashi ormai incuriosito, ma non fece in tempo concludere il suo pensiero che Shizune fece capolino sulla soglia.
- Tsunade-sama, è arrivata -
- Falla entrare - disse l’Hokage, e poi rivolgendosi a Kakashi - comunque non ho mai detto che è un ragazzo. -
Una figura snella e slanciata entrò nella stanza con portamento sinuoso. Aveva capelli corvini legati sulla nuca, dei quali non si riusciva ad intuire la lunghezza. Il viso era interamente coperto da una maschera bianca da ANBU, raffigurante un gatto e portava ancora gli indumenti della Radice.
- fin troppo puntuale - commentò l’Hokage salutandola con un cenno del capo. In effetti erano appena scoccate le dieci, non un secondo in più, non un secondo in meno. Kakashi ricordò che quel breve periodo in cui aveva fatto parte della radice non aveva mai potuto permettersi un ritardo e la cosa lo snervava all’inverosimile. Come se non l’avesse notato, la ragazza sorpassò l’uomo e si piazzò d’avanti alla scrivania dell’Hokage facendo un mezzo inchino.
- Buongiorno - disse e Kakashi non riuscì a capire se aveva una voce gradevole o sgradevole perché era alterata dalla maschera che portava.
- Come promesso, da oggi sarai assegnata ad una nuova squadra: il team 7, capitanato da Kakashi Hatake -
- Kakashi Hatake - ripetè sottovoce la ragazza, come per imprimersi meglio quel nome nella mente, o forse voleva assaporare quel primo spiraglio di libertà: si trattava dell’uomo che sarebbe stato il suo nuovo sensei, una persona con cui costruire dei legami veri di rispetto e reciproca fiducia.
- i tuoi compagni di squadra sono/ -
- Sakura Haruno, Naruto Uzumaki e Sai - concluse Akuma, frettolosa di iniziare. In quanto ANBU di alto livello era molto informata su tutti gli abitanti del villaggio - mi scusi -
- Tranquilla. Da oggi non hai più l’obbligo di indossare la maschera da ANBU e gli indumenti della radice, sei un Jonin di Konoha a tutti gli effetti con gli stessi privilegi, diritti e doveri degli altri - sentenziò Tsunade e allungò una mano per ritirare la maschera. Con le dita che tremavano, o forse fremevano, la ragazza si sfilò la maschera dal volto che per la prima volta dopo tanto tempo venne sfiorato dai raggi del sole senza paura di mostrarsi agli altri.
- Quell’uomo alle tue spalle è Kakashi Hatake. Questa mattina potrai già conoscere gli altri membri del team e cominciare gli allenamenti. -
- Grazie, è fantastico! - disse lei con un sorriso smagliante a trentadue denti.
- Mi raccomando, niente nomi in codice o cose così. Puoi usare i tuoi veri dati per presentarti agli altri da ora in poi -
- si! -
Intanto Kakashi attendeva che la ragazza si girasse, era curioso di guardarla in faccia. Aveva una voce talmente limpida che ascoltarla faceva sembrare primavera anche durante quel freddo giorno d’inverno.
- Un’ultima cosa... - disse Tsunade - il fermacapelli. -
- Oh, già - sospirò Akuma. Con un movimento fluido della mano si sciolse i capelli che le ricaddero sulle spalle, fino a sfiorarle il fondoschiena. Porse il fermaglio fra le mani dell’Hokage e tirò un sospiro di sollievo.
- non ne potevo più di quel sigillo - commentò la ragazza e Tsunade annuì.
- Già dalle prime luci dell’alba di questa mattina era inattivo. Ora potete andare, buon divertimento - disse con un ghigno. I due ninja si congedarono e Akuma non vedeva l’ora di cominciare la sua nuova e libera vita, conoscere i suoi compagni di persona e partire per missioni che non fossero necessariamente brute e sanguinarie come quelle della Radice.
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Ooooh ragazzi! Ecco il primo capitolo di questa mia nuova fanfiction su Naruto. E' la seconda che pubblico e spero che piaccia xD Come vi sembra il nuovo personaggio? E l'inizio vi incuriosisce un po'? Fatemi sapere sempre i vostri pareri con una piccola recensione! Per il resto ecco dove potete trovarmi:
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