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Autore: Melian    18/01/2011    2 recensioni
"La donna sfarfallò le ciglia un paio di volte, inclinando il capo di lato. Il collo latteo si piegò e i riccioli corsero sulla pelle serica, dando alla figura femminile un’aria seducente e misteriosa."
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA DONNA

Alberto l’aveva vista per la prima volta di sfuggita. Era stata un’apparizione così veloce, che lui non aveva fatto in tempo a vederne per intero la figura; aveva scorto solo il profilo elegante dalla fronte spaziosa, i capelli acconciati in riccioli in una pettinatura elaborata e desueta, il lembo della veste lunga e raffinata.
Sembrava che la donna fosse uscita da una festa in maschera e che, appena spuntata l’alba, fosse sparita in un battito di ciglia.
Doveva aver bevuto troppo, si disse Alberto. La serata al pub con gli amici a suon di birra e sigarette doveva avergli proprio annebbiato il cervello, pensava, almeno fino a quando – la sera dopo, mentre rifaceva la stessa strada - rivide ancora la stessa donna. Stavolta riuscì ad assorbire maggiori particolari sulla figura solitaria che passeggiava priva di timore per la strada buia: vide la bocca carnosa e gli zigomi alti, gli occhi scuri e le lunghe ciglia seducenti, gli abiti che gli parevano così fuori moda ma che, sulla figura slanciata e dalle forme provocanti, cadevano a pennello.
Quella donna silenziosa e dall’aria aristocratica aveva qualcosa di magnetico e, allo stesso tempo, inquietante. Doveva essere agile come una gatta, pensò Alberto, perché non si era accorto che lei gli si era avvicinata e gli sorrideva, un sorriso sornione accompagnato dal movimento appena accennato delle dita per richiamare l’attenzione di lui.
Alberto le inchiodò gli occhi addosso e schiuse le labbra, cacciando fuori il fumo della sigaretta che ora reggeva tra le dita, l’unico puntolino di luce nella notte tarda, se si escludeva la luce dei fanali dell’auto che aveva fermato sul ciglio della strada. Non voleva lasciarsela scappare e, perciò, si affrettò a seguirla, lasciando cadere la sigaretta.
La donna sfarfallò le ciglia un paio di volte, inclinando il capo di lato. Il collo latteo si piegò e i riccioli corsero sulla pelle serica, dando alla figura femminile un’aria seducente e misteriosa. Allungò la mano verso Alberto e lo portò con sé, a passeggiare lungo la via, guardando qui e lì vezzosamente.
Alberto era stregato, desiderava poter stringere quella sconosciuta, baciarne il collo, annusarne i capelli e possederla. La voleva fortemente, nonostante il brivido che gli correva giù per la schiena, un brivido inconscio di paura mista ad esaltazione. D’improvviso, preso dalla foga, acciuffò la donna per i fianchi e la guardò in viso, la vide reclinare il capo e ridere, senza che dalle labbra uscisse alcun suono. Notò come fosse pallida, come fosse leggera quasi fosse fatta d’aria, come i suoi occhi fossero freddi e lontani, taglianti lame scure. Alberto sgranò gli occhi e la lasciò andare, preso dalla paura.
Lei non parve comprenderlo e lo guardò con un sorriso accattivante e passionale di chi cerca avventure focose. Solo che, mentre tendeva le mani verso il volto di Alberto, spostò lo sguardo al cielo rosato del primo mattino. Così, come se fosse dimentica del ragazzo, si ritirò e si voltò, riprese a camminare e, mentre il primo raggio di sole della giornata la illuminava, sparì.
Alberto rimase a fissare il punto in cui la donna era stata inghiottita dal nulla con aria colma di panico. Gli tremavano le mani quando prese una sigaretta nuova dal pacchetto e la accese. Corse alla sua auto, mise in moto e filò via, veloce.
Non poteva sapere che, ai piedi del Colle Oppio, aveva incontrato Messalina.



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Note dell’autrice:

la storia partecipa all’ “Halloween party” di fan world.it. Prompt usato: “mistero”.
Mi sono voluta ispirare a una delle dicerie che circolano a Roma sui fantasmi, una di queste leggende vuole che il fantasma di Messalina, moglie dell’imperatore Claudio, si aggiri ancora al Colle Oppio in cerca di avventure galanti.
Spero di essere riuscita a dare il senso del mistero e dell’inquietudine.


Melian
   
 
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