Questa
flash-fic fa parte della serie "Sale
oscurate", il cui filo conduttore è il buio
preso in considerazione da diversi punti di vista e diversi personaggi.
Sono quattro flash-fic, ognuna delle quali è stata inserita
nella sezione relativa ai personaggi che coinvolge.
Queste sono le altre:
Sala visite [Dr. House - House/Cuddy]Sala professori [Grandi Domani - Dante/Lucia]
Sala delle feste [Elisa di Rivombrosa - Anna/Antonio]
Sala
medici
“Credevo
che le luci di emergenza si chiamassero così
perché si accendessero in caso di…
emergenza.”
“Sei
sicuro che ce ne fosse una qui dentro?”
“Sopra
la porta.”
“Sarà
guasta.”
“Non
è possibile lavorare in queste condizioni, siamo in un
ospedale!”
Finisco
di mangiare il mio cracker senza fiatare.
“E
a te non importa niente” continua il suo sproloquio.
Mi
alzo in piedi e ti raggiungo, per poi sedermi cavalcioni in braccio a
te.
“È
così evidente?” ridacchio, fiatandoti sul collo
che inizio a baciare.
“Pensa
più che altro a cosa potremmo fare per renderci
utili.” Premi le tue mani sulla
mia schiena.
“Se
fossi in te tacerei.” Risalgo con le labbra sino alla guancia.
“Così
mi provochi, Gandini.”
“Allora,
se fossi in te-”
Zittisci
le mie parole baciandomi in bocca.