Scusami, scusami sai. Scusami per le parole che voglio dirti. Quelle che mi sono tenuto dentro dal primo giorno in cui i tuoi splendidi occhi si sono posati sui miei. Perché sebbene sia sempre stato il tuo amico, Nihal, è il mio cuore che sussulta quando mi guardi, non ricordo volta che possa essere da eccezione. E quindi sono qui a dirti proprio questo: non passa giorno senza che io pensi a quanto vorrei che tu fossi mia. Anche se so che il tuo cuore non si è mai ricomposto appartenendo a Fen, più scopriamo insieme la tua storia, più vorrei che diventasse la nostra e se credi di non poter essere in grado ancora di amare ti sbagli. Sento la tua paura, sento ciò che provi ascoltando quelle voci, sento anche io il peso della tua situazione, di quella che credi una responsabilità, della tua missione. Ma non è l’amore che ti manca, è anzi quello che ti causa tutto questo dolore. E se ancora non vuoi credermi, se ancora pensi di non essere la persona giusta, sappi che è solo un istante, è solo freddo, è solo oscurità, perciò lascia che io ti prenda per mano, che ti scaldi, che faccia passare questo tempo, questo buio, amore. E sarai, e sei, il tempo della mia vita, l’istante più perfetto; sarai nel canto del gallo e nella luce del sole. Ci sarai se ci smarriremo, sarai mia e io sarò tuo, e te lo posso giurare, non ne avrò mai abbastanza di piangere, di ridere per te.