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Autore: controcorrente    27/01/2011    0 recensioni
raccolta di flashfic su alcuni personaggi di Twilight. Vedrete i personaggi accostati alla mitologia. Dateci pure un'occhiata e fatemi sapere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Raccolte insolite'
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26. Cariti [Tanya]
 
Tre.
Sempre insieme. Indissolubili.
Questa è l’essenza del clan Denali. Irina, Kate e Tanya sono la guida di questa grande famiglia allargata. Niente le può separare. Le bionde vampire hanno attraversato i secoli, senza screzi né discordie, godendo dei piaceri che l’immortalità ha loro concesso. Ognuna di loro, dietro all’aspetto leggiadro e perfetto, possiede delle caratteristiche particolari.
L’algida e schiva Irina, che non concede con facilità il proprio cuore ma che, quando ciò accade, dà tutta sé stessa.
L’allegra e competitiva Kate, che non permette a nessuno di fare del male alle sue sorelle, ma che non rinuncia ad avere fiducia negli altri.
La disincantata e saggia Tanya, che non rinuncia ai piaceri, ben sapendo che la sua anima è completamente devota alla propria famiglia. Ognuna di loro vive i propri passatempi con la consapevolezza di avere tutta l’eternità a disposizione e che niente può separarle.
Lo credevano tutte.
Lo credeva pure Tanya, che aveva smesso di aggrapparsi a questi ideali.
Fino a quel giorno,quando si presentò alla sua porta quella persona. Si chiamava Laurent e diceva di voler provare il loro stile di vita.La vampira non aveva rifiutato l’idea di ospitarlo. Come capo del clan, era suo preciso dovere essere generosa con chi  non si dimostrava ostile nei loro confronti. Così aveva fatto con Eleazar e Carmen, così avrebbe fatto con Laurent.
Quella persona aveva dei modi cortesi e affabili, tanto che sembrò apprezzare fin dall’inizio il loro modo di vivere. Per seguirlo nella loro dieta, Tanya aveva chiesto ad Irina di aiutarlo a non commettere sciocchezze. Sua sorella non era d’accordo con la sua scelta e le aveva chiesto perché avesse voluto che fosse lei.
A quella domanda Tanya non aveva saputo rispondere. Forse desiderava concedere alla schiva Irina la possibilità di essere felice. Forse aveva visto una scintilla d’interesse far capolino nello sguardo vinaccia del nuovo arrivato, chi poteva dirlo?
Eppure, quella decisione sembrò all’epoca la più adatta.
Dopo alcuni giorni, Irina aveva iniziato a sorridere e la sua risata rieccheggiava nell’aria della loro immensa casa. Il suo viso splendeva di luce propria e sembrava aver perso la malinconia che da secoli la dominava. Iniziò a passare ogni istante del proprio tempo in compagnia di quella persona, al punto da trascurare le sue sorelle. Tanya, che non aveva mai amato davvero, osservava con preoccupazione il cambiamento di Irina, che sembrava essersi vestita delle emozioni di Laurent. Più di una volta, aveva provato a chiederle di venire con lei e Kate, ma la presenza del nuovo arrivato non le permetteva più di trascorrere un momento insieme alla propria sorella con la stessa complicità di un tempo.
Senza poterlo prevedere, Irina si era innamorata. Alla maniera dei vampiri, ovvero in modo cieco ed indissolubile.
Tanya sentiva il legame con la sorella farsi sempre più precario nel corso dei giorni, a causa forse della dipendenza via via più forte tra la fragile Irina e il nuovo arrivato. Aveva inoltre osservato come quel vampiro non rispettasse le loro regole, attaccando umani per saziare la propria sete. Più di una volta lo aveva rimproverato ma quel Laurent si nascondeva dietro alla sorella che, per parte sua, difendeva l’innocenza del proprio amato, minacciandola di lasciare la loro casa per sempre.
A quelle parole, Tanya si ritrovava costretta ad abbassare la testa. Non voleva perdere Irina. Era la sua famiglia ed aveva bisogno di lei e di Kate. Il loro era un legame indissolubile, l’unica cosa forse nella quale Tanya credeva davvero nella sua esistenza immortale.
Per questo, aveva chiesto spiegazioni ai Cullen, per la fine di Laurent per mano dei mutaforma.
Per questo, non era intervenuta in difesa dell’umana contro Victoria.
Irina non avrebbe gradito che la morte del suo amato fosse messa in secondo piano rispetto alle vicende di quella famiglia. Per rispetto al dolore della sorella, Tanya aveva negato il proprio aiuto a Carlisle. Credeva in questo modo di poter aiutare Irina, di farle capire che lei e Kate le erano vicine e che lo sarebbero state per sempre, ma si sbagliava.
Irina, non era più la stessa.
Non passava più il suo tempo con loro, preferendo starsene da sola.
Tanya e Kate avevano fatto il possibile per impedirle di fare sciocchezze ma invano. Le tre vampire erano cresciute come sorelle e conoscevano bene ciascuna le abitudini dell’altra. Irina ne aveva approfittato, per compiere una vera follia: chiedere l’intervento dei Volturi.
La vampira dai capelli mossi, non appena venne a sapere del colpo di testa di quest’ultima, non poté fare a meno di provare un senso di sconfitta. Aveva creduto che il suo legame con Irina fosse saldo ma non aveva preso in considerazione la cieca fedeltà di un vampiro verso il proprio partner e adesso stava pagando. Aveva provato ad illudersi, contando sul legame centenario che da sempre le teneva unite.
Quando però la vide dall’altra parte dello schieramento, tra quelle cappe scure, sola e leggermente spaesata, ma fermamente decisa a vendicarsi, le sue ultime difese caddero, facendola precipitare nello sconforto. Irina non sarebbe più tornata. Non avevano più gli stessi ideali ed interessi. Sua sorella aveva smesso di esistere da molto tempo e lei non aveva voluto vedere. Pur di seguire Laurent, si era messa contro i suoi stessi alleati, e tale scelta l’aveva portata alla sua tragica fine.
Qualcosa si spezzò dentro Tanya, non appena notò come la testardaggine della sorella avesse minato i loro rapporti.
Che la loro amicizia fosse solo un’illusione?
Che solo lei avesse creduto di poter vivere del solo amore per Kate e Irina?
Vedendo Garrett e Kate insieme, non poteva che affermare di sì.
Aveva sacrificato tutto per le sue due sorelle.
Aveva creduto che sarebbero rimaste insieme per l’eternità.
In parte era così, in effetti.
Irina non avrebbe mai lasciato i suoi ricordi.
Kate era rimasta con lei.
Eppure, malgrado tutto si sentiva sola.
Le sue sorelle avevano avuto l’opportunità di essere felici con la persona amata, cosa che Tanya non si era mai concessa, e mai lo avrebbe fatto. Il suo cuore non era così tenero come quello delle altre due vampire, no.
Lei non cedeva ai sentimenti con una simile facilità, pur non negandosi la passione.
La sua mente era sempre separata dal corpo, e così doveva essere. Perché di una cosa Tanya Denali era certa: lei era il punto di riferimento della casa, l’ultimo vero legame del rapporto simbiotico che ancora la legava alla sorella. Il giorno in cui lei avrebbe ceduto all’amore per un’altra persona che non era Kate, quel giorno tale catena invisibile e salda avrebbe cessato di esistere.
E lei non era ancora pronta per un simile distacco.
La famiglia era l’unica cosa che la sosteneva ancora, malgrado i dolori passati.
Come creatura immortale, non amava i cambiamenti e sapeva che se avesse voluto farlo, non sarebbe mai più tornata indietro.
Tanya era consapevole che avrebbe dovuto rinunciare alla famiglia Denali così come l’aveva conosciuta fino a quel momento. Avrebbe dovuto sacrificare l’ultimo pezzo della propria anima per provare ad essere felice per sé stessa, ma non se la sentiva ancora. Colei che aveva amato come una madre era morta per loro e lei, in quanto sorella maggiore, sentiva sulle sue spalle il peso del compito che un tempo apparteneva alla loro creatrice.
Non poteva dare il proprio cuore, interamente, al proprio partner. Quello era completamente occupato dalla preoccupazione di vegliare sulla felicità di Kate, l’unica sorella che le era rimasta, e sugli altri. Erano loro, il cuore del clan.
Irina, con il suo amore cieco e assoluto, aveva rischiato di minare l’equilibrio della famiglia e lei, Tanya, non voleva, né poteva permettersi un tale errore.
Per questo sopportava quel vuoto.
Per questo viveva della gioia riflessa negli occhi di Kate.
Per salvare l’armonia.
 
Allora questo è l’ennesimo capitolo della raccolta. Le Cariti o Grazie erano tre dee, raffigurate sempre insieme, e secondo il mito portavano felicità e armonia tra gli dei e i mortali. Tanya è un personaggio spesso e volentieri visto negativamente e ho voluto dargli in questo capitolo un’immagine un po’insolita. Spero che vi sia piaciuto.
Alla prossima e grazie a tutti coloro che hanno letto!
cicina

   
 
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