La Regina triste
Guardava dall’alto del suo palazzo di cristallo.
Profumo di erba fresca, silenzio tutt’intorno.
Era tarda notte, la Luna faceva brillare la sua vestaglia di seta bianca e i suoi lunghi capelli.
Era amata e benvoluta da tutti.
Il suo Re l’adorava, e la sua bambina, ormai donna, la vedeva come un esempio da imitare.
Sembrava tutto così perfetto. Passarono gli anni, i decenni, e i secoli; e tutto continuava ad essere dannatamente perfetto.
Aveva avuto tutto eppure era triste, intrappolata in quella prigione di cristallo.
Era stanca, stanca di quel mondo dorato, stanca di essere se stessa. In fondo, lei aveva sempre desiderato essere una ragazza normale, ma quel sogno rimasto segreto nel profondo del suo cuore non si era mai avverato.
Le mancava essere Usagi.
Nessuno poteva capirla. Nessuno si era accorto che soffriva.
Era stata felice, ma adesso era felicemente triste, e lo sarebbe stata per altri secoli.
Sorrideva debolmente, mentre una lacrime bagnava la sua guancia.
Le persone che amava, la Terra e tutti i suoi abitanti avevano trovato la loro pace e adesso toccava a lei.
Fece un passo e cadde nel vuoto.
Fine