*Autore: margherota
*Titolo: Indelicato
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi/Pair: Francia/Francis Bonnefoy, Uk/Arthur Kirkland; FrUk.
*Genere: Fluff, Introspettivo
*Avvertimenti: Shonen ai, Double Drabble, What if…?
*Rating: Verde
*Prompt regalo: 5. Makin' plans for your escape (Our Lady Peace)
*Note: questa piccola raccolta è dedicata a due persincine speciali (L) Al mio fuco e a Danna, alle quali piace tanto questo pair. Sperando di non averle deluse (L)(L)

-Non trovi indelicato lasciare il letto del proprio amante come il peggiore e più volgare dei ladruncoli?-
Francis non ha la forza di sussurrare quelle parole, mentre sente la stoffa della cravatta scivolare rapida sulle dita. Pochi minuti prima, ha sentito il peso di Arthur mancare dal materasso caldo che avevano condiviso fino ad allora, poi i rumori molesti di una persona intenta a vestirsi in fretta avevano riempito il silenzio.
Ma sarebbe facile pronunciare quella semplice domanda, facendola scivolare fuori delle labbra come una carezza – sarcastica, pungente, irriverente.
Erano in due, la sera prima, a essersi ritrovati tra le lenzuola di quel letto ormai sfatto, a riempirsi di morsi e baci. Erano loro due, e Francis non vuole permettere ad Arthur di lasciarlo solo con le sue responsabilità.
Infilandosi le scarpe, Kirkland si gira un attimo e vede il suo sguardo chiaro sulla propria persona. L’espressione dell’inglese è fredda, tradisce una certa rigidità nelle movenze – e i sentimenti che, cristallini, rimangono pietrificati in un angolo, dimenticati a forza.
Poi si volta verso l’uscita, senza che nessuno dei due riesca o possa davvero dire una parola: non è semplice fare i conti con la propria coscienza di così primo mattino.

La porta, alla fine, si chiude, rubando allo sguardo di Francis quelle spalle strette.


*Autore: margherota
*Titolo: Importante e necessario
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi/Pair: Francia/Francis Bonnefoy, Uk/Arthur Kirkland; FrUk.
*Genere: Fluff, Introspettivo
*Avvertimenti: Shonen ai, Tripla Drabble, What if…?
*Rating: Verde
*Prompt regalo: 2. You can concentrate on the ones you love (Belle & Sebastian)
*Note: (1) Faccio riferimento alla Seconda Guerra Mondiale, qui.
(2)Il thé ù.ù

Per una Nazione era forse necessario pensare unicamente a ben poche cose: allargare i propri confini, espandere i propri territori, esportare la propria economia, imporre la propria cultura. Non essere solamente un pezzo colorato sulla cartina geografica ma essere presente e importante, dacché le proprie opinioni potessero incidere in maniera non discutibile sul panorama mondiale.
Per una Nazione era forse necessario che la propria reputazione fosse tenuta da conto, perché certi paeselli appena nati o che zampettavano rumorosamente su scarpe povere dalla suola consunta non pensassero neanche lontanamente di poter avere qualcosa: quando la Nazione parlava doveva avere l’ultima parola garantita.
Per una Nazione era forse necessario non tanto essere la più forte quanto la più temuta – e quindi, la più rispettata – perché solo così ci si poteva garantire un posto sicuro in mezzo a tante paure. E anche per loro era stato così. Fin dai tempi più antichi.
Eppure per Arthur era importante che al di là della Manica continuasse a rimanere una certa “Francia” e che altro non ci fosse. L’aveva dimostrato, impuntandosi come un bambino e sacrificando sangue e sudore per riavere quello che gli era dovuto quando glielo avevano strappato(1). Così come negare tutto appena lo si notava un poco.
Eppure per Francis era importante poter avere qualcuno con cui disquisire sempre sulla qualità di quell’acqua sporca(2) che ci si ostinava a bene mescolata assieme a latte e zucchero, senza che quelle dannate lingue inglesi potessero vantare di un decente buon gusto – andando così, probabilmente, contro ogni logica a proprio interesse. Così come negare tutto appena lo si notava un poco.
Contraddittori, come chi aveva rischiato di riuscire a dominare il mondo ma troppo occupato a bisticciarci contro per riuscire a prenderlo davvero.
Alla fine, tutto stava nel distinguere cosa fosse importante e cosa fosse necessario. Perché, per quanto fossero pronti a negarlo, sia Arthur che Francis sapevano bene quanto fosse importante concentrarsi solo su quanto si amasse – e desiderasse – realmente.


*Autore: margherota
*Titolo: Il gioco del gatto e del topo
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi/Pair: Francia/Francis Bonnefoy, Uk/Arthur Kirkland; FrUk.
*Genere: Fluff, Introspettivo
*Avvertimenti: Shonen ai, Double Drabble, What if…?
*Rating: Verde
*Prompt regalo: 8. Miracles and fairy tales (Our Lady Peace)

Era quasi frustrante, forse, giocare al gioco del gatto e del topo.
A prendere il thé da una parte – e poi giurare che le abitudini francesi erano decisamente migliori.
A bere vino rosso e pregiato da una parte – e poi affermare con decisione che i veleni di casa propria avevano un sapore addirittura migliore.
Improvvisarsi attori, inscenando melodrammi.
E se Arthur fingeva di indisporsi e basta, incrociando le braccia al petto e borbottando, pareva che per Francis dovesse crollare il mondo da tanto si arrabbiava e piagnucolava con l’altro. Eppure, in fondo, i due erano animati dalle medesime e identiche emozioni. Forse era troppo difficile da ammettere, forse non ne valeva la pena, forse c’era troppo poco da guadagnare, forse avevano semplicemente paura delle conseguenze.
Forse, ancora, era divertente così, a scappare come ossessi per poi girarsi nella paura di essere inseguiti continuamente.
Arthur sbuffava, ma era quello che più girava la testa.
Francis addirittura piangeva, ma non riusciva a trattenere leggeri sorrisi quando intravedeva ombre familiari.
Perché, alla fine, di miracoli e fiabe per bambini ci si stufava in fretta – sicuramente, era più divertente il pazzo gioco assurdo dell’amore adulto.