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Autore: FairyCleo    06/02/2011    0 recensioni
"[...]Le avevano trovate sul bordo di una tomba già scavata intente una (la riccia) a svuotare la tanica sui resti del defunto, e l'altra (la liscia) a buttarvi sopra un accendino fiammeggiante. In un istante, nella fossa si era innalzato un muro di fuoco.[...]".
Non avevano più dubbi ormai: le due ragazze erano sicuramente delle cacciatrici".
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione
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La città degli angeli

"Tu...tu! PUTTANA! HAI UCCISO MIA MADRE!!".
"Perché utilizzare parole che a te non si addicono per niente? Sei un angioletto... dovresti scandalizzarti solo a sentirle".
Meg era oltremodo soddisfatta.
"E' stato... eccitante, lo sai? L'ho incontrata per puro caso. Lei era raggiante per la tua nascita... Ma il metterti al mondo l'aveva molto indebolita. Uccidere un angelo col suo stesso pugnale... Un' occasione troppo grande per lasciarmela sfuggire di mano. Così, l'ho colta di sorpresa. Lei era troppo impegnata a proteggere la sua bambina per difendere se stessa. E' bastato un attimo di distrazione, e l’ho uccisa con l’arma che avrebbe dovuto proteggerla".
Leccava il sangue di Vanessa dalla lama fra una frase e l’altra. Era disgustosa e immonda. Doveva essere eliminata. Tutti quelli come lei dovevano essere eliminati.
"Perché mi hai risparmiata?".
"Bella domanda. Uccidere un inutile neonato mezzo- angelo. Troppo semplice. Che gusto c'era? No... se tu fossi cresciuta, la caccia sarebbe diventata più esaltante".
 
Vanessa aveva avuto un colpo al cuore. Allora non era stato un caso la prima volta che si erano incontrate? Era per colpa sua se Meg dava la caccia a sua sorella?
 
"Non stare ad arrovellarti il cervello tesoro mio...".
"Sono qui... fammi fuori, adesso" – l’aveva provocata.
"No… Prima, devi far venire qui tua sorella".
"Lexie non verrà".
"Oh...sì che lo farà... Anzi! Diamole il benvenuto, perché la piccola Lexie è appena arrivata".
 

*

 
La porta del magazzino si era aperta, e Sam e Dean erano entrati, armati fino ai denti.
Meg non sembrava affatto sorpresa.
"I fratelli Winchester... quale onore".
"Fidati, per noi non è la stessa cosa".
Dean avrebbe voluto dire ben altro, ma si era trattenuto.
I suoi occhi si erano posati su Vanessa. Era ridotta uno straccio.
Quella bastarda si divertiva a torturare, e non aveva idea di cosa fosse la pietà.
"Brutta puttana...".
Meg rideva divertita.
"Non fatemi perdere tempo, Winchester. Lei dov'è?".
"Lexie non è qui".
Meg sapeva che Sam stava mentendo.
"D-Dean..."- Vanessa faceva fatica persino a parlare.
 
Per prima cosa, Dean aveva sparato alle catene che la tenevano prigioniera, catene che, finalmente, si erano spezzate.
Sam lo guardava sorpreso per la micidiale mira.
"Ogni tanto anche io ho un po' di culo Sammy!... ORA!".
Dean aveva lanciato addosso a Meg dell'acqua santa, mentre Sam era corso da Vanessa per aiutarla.
"Coraggio... tirati su! Dobbiamo andare via!".
Ma il simbolo enochiano sulla parete dietro di lei la indeboliva troppo.
"Forza! Forza!".
 
"Credevi davvero che fosse così facile, Sammy?".
Il ragazzo si era pietrificato.
Dean era steso al suolo, svenuto, e lui sentiva ringhiare. E quello era il ringhio di quegli schifosi bastardi rognosi che venivano dall’inferno.
"Su...non ho niente contro di voi... non adesso... soprattutto, non ho niente contro di te... mio padre mi ucciderebbe se ti torcessi anche un solo capello. E' una cosa personale, Sam. Una cosa tra me e le sorelline".
Sam era terrorizzato. Vanessa perdeva molto sangue, e quell'odore non faceva altro che eccitare i cerberi.
"Dov'è Lexie?".
"Sono qui, puttana".
All'improvviso, un muro di fuoco aveva avvolto completamente la struttura. I simboli enochiani sarebbero andati distrutti in pochissimo tempo.
 
Le due donne- demone avevano ingaggiato una lotta all'ultimo sangue. Era impari, ma Lexie stava dimostrando il suo valore. Dean, Sam e Vanessa stavano per essere attaccati dai cerberi. Dean era rinvenuto, ma non riusciva a mettersi in piedi.
 
"Dean!".
Il bastardo gli era vicino, e l'avvertimento di Sammy non sarebbe servito ad aiutarlo.
Ma un istante prima che si avventasse su Dean, il cane rognoso era stato colpito da una raffica di proiettili di ferro.
"Castiel!".
"Coraggio Dean".
Stavolta i ruoli si erano invertiti: era l'angelo ad aver preso tra le sue braccia Dean, proprio come la volta in cui lo aveva salvato dalla perdizione.
"Vecchio mio...".
"Ho seguito il tuo consiglio: sto facendo tutto quello che posso".
Dean era stato tratto in salvo, così come Vanessa e Sam.
Lexie e Meg continuavano a lottare tra le fiamme.
"LEX!".
Vanessa cercava di mettersi in piedi per tornare dentro ad aiutare sua sorella, ma continuava rovinosamente a capitolare al suolo.
"Vanessa...".
Castiel le si era avvicinato, e le aveva posato la mano sulla sua.
"Da soli abbiamo fatto tutto ciò che c'era da fare...ora, ci tocca fare tutto il possibile insieme".
Dean e Sam erano stati costretti a coprirsi gli occhi.
 

*

 
Lexie si stava facendo onore. Combatteva con ardore e con la ferocia necessaria. Meg era piacevolmente sorpresa.
"Lo sai, credo di averti sottovalutata. Vieni con me, e insieme faremo grandi cose! Serviremo nostro padre con dedizione e rispetto!".
"Taci! Io e te non abbiamo lo stesso padre. Io non servo il diavolo!".
"Oh, ma sentitela! Tu, un mezzo demone, chi serviresti? Dio?".
Lexie era furiosa.
"Non osare".
Animata dalla fede, era riuscita a ferire gravemente Meg.
"E' stato l'angelo... lei... ti ha plagiata!".
"No Meg... è proprio questo che quelli come te non capiscono. Io sono chi decido di essere. Potrò anche essere stata concepita in seno al male, ma ho scelto di non servirlo. Ho scelto di servire Dio e di rispedire all'inferno il maggior numero di voi esseri privi di cuore. Provo pietà per voi, perché non conoscerete mai sentimenti come l'amore e il rispetto verso gli altri. E passerete la vostra vita a bruciare!".
Ma si era lasciata prendere troppo dalla foga, e Meg ne aveva approfittato. Aveva ferito Lexie.
 
"Ora siamo pari... ora sei mia... e voglio proprio vedere se Colui che dici di servire verrà a salvarti".
Ma, pochi istanti prima di infliggerle il colpo finale, Vanessa era comparsa sulla soglia dell'edificio ormai quasi completamente eroso dalle fiamme.
Non aveva neanche più una ferita sul suo corpo, ed emanava una luce calda e abbagliante.
"Vanessa...".
Lexie non riusciva a credere ai suoi occhi: Vanessa aveva spento il fuoco che li circondava solo inclinando il capo.
Meg non capiva, ma era terrorizzata.
Lexie piangeva dalla gioia. Non riusciva a spiegarsi come fosse possibile, ma Vanessa era un angelo.
Un angelo completo.
Aveva scaraventato Meg lontano da Lexie con un semplice gesto delle dita.
Avanzava verso la sorella sicura e determinata.
Quello sguardo non era lo sguardo di Vanessa. O meglio, non era solo il suo. Ma continuava ad avere qualcosa di familiare.
Si era chinata su di lei e le aveva curato la ferita.
"Va..." - Lex la stava guardando. I suoi occhi erano azzurri.
"Dovete farlo ora... e dovete farlo insieme".
Lex aveva capito.
Vanessa si era lanciata su Meg, tenendole le braccia dietro la schiena, e la testa immobilizzata.
Guardava Lex terrorizzata.
"Muori, puttana!".
L'aveva colpita col suo pugnale dritto al cuore, mentre guardava sua sorella negli occhi.
Quegli occhi, che erano tornati marroni.
 
Continua…
________________________________________________________________________________________________________________
 
Sììììì!!!
Meg non c’è più! Ha avuto quello che si meritava! S*****A!! U.U
A presto per l’epilogo!
Baci
Cleo
   
 
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