Editor fotografico online
21/06/2011
John,
può un cuore morto battere ancora?
Eppure il mio cuore, oggi, è ritornato a vivere. Ti sembrerà strano, un vampiro
che ritorna a vivere ma dopo 110 anni, mi è mancato il respiro. Il suo odore mi
ha confuso, la sua bellezza ha offuscato la mia vista e la sua intraprendenza
ha svegliato l’uomo che è in me. Come posso dimenticarla? Come posso far finta di niente ed andare avanti con la
mia vita? Sono notti che mi siedo sull’albero accanto alla sua finestra d’albergo
e la osservo dormire. I suoi capelli sembrano alghe sparpagliate nel lungo
letto di sonno notturno. Una notte sono anche entrato e l’ho toccata. Ho
sfiorato la sua guancia dolce e morbida
mentre un abisso si apriva nel mio cuore. Mi stavo innamorando di quel candido
fiore ancora incolto. Tutto questo era sbagliato. Il mio essere e la mia
posizione l’avrebbero messa in pericolo. Ma purtroppo la mia voglia di vederla,
di toccarla cresceva giorno dopo giorno. Mi presentavo a lei sotto mentite
spoglie e nell’ombra la seguivo nei suoi spostamenti. Fu proprio in uno di
questi spostamenti che riuscì a sentire ciò che volevano farle. Ucciderla. La
sua intraprendenza l’aveva portata a morte certa. Non potevo permettere tutto
questo. Dovevo proteggerla. Quindi John presi una decisione molto dura…
“Sei pronto
Edward?” Emmett, mio fratello, mi aspettava fuori
dalla tenda. “Sarà una giornata pesante.”
“Direi di
si. Andiamo!” chiusi il mio diario soffermandomi sulla copertina: un sole che
sorgeva. Preludio a qualcosa che stava
nascendo? Magari una nuova vita.
“Edward a
che pensi?” mia sorella Alice era molto silenziosa anche quando si muoveva.
“Non mi
accetterà mai. Non credo sia una buona idea.”
“Oh…invece
ti accetterà, ti accetterà…” in un istante la sua mente mi proiettò al futuro.
Io e Bella distesi sulla sabbia mentre facevamo l’amore.
“Alice…ti
prego…”
“Edward devi
accettarlo!” girò le spalle “Ora andiamo altrimenti faremo tardi.” Lasciammo l’accampamento
appena uscì dal nostro rifugio. Raggiungemmo la statale velocemente. La sabbia
era calda ma i motori ruggivano quasi a dover calcare la nostra rabbia. L’autobus
era lì davanti a noi. E lei era dentro. Pochi metri ci separavano, pochi metri
ci avrebbero diviso. Posizionammo le jeep davanti all’autobus che sterzò
immediatamente per non urtarci. I mitra erano pronti. Entrammo velocemente
forzando le porte.
“State fermi
e non vi sarà fatto alcun male!” gridò Emmett alla
gente impaurita che tentava in tutti i modo di nascondersi. Non era la prima
volta che succedeva una cosa del genere in Africa. Molta gente spariva così,
soprattutto stranieri. Alice si diresse verso Bella. La sollevò dal posto occupato.
“Ehi! Che fai?
Lasciami!” la ragazza tentò di opporsi ma inutilmente. Strattonava Alice e le
gridava contro ma essendo un vampiro era difficile scalfire la sua dura
corazza. La portò giù provvedendo a bendarla e legarla.
“Signori, vi
auguriamo buona giornata!” lasciammo l’autobus velocemente e prendemmo di nuovo
la strada verso il nostro accampamento.
“Emmett ti potevi risparmiare quel buona giornata!”
“Alice non
hai proprio senso dell’umorismo…bah!!”
“Si può
sapere chi siete? E cosa volete da me?” Bella continuava a protestare.
“Ti conviene
stare zitta altrimenti ti metteremo qualcosa alla bocca.” Replicai seccato.
Rimase zitta fino a quando non arrivammo e la facemmo scendere. La mettemmo in
una cella e la slegammo. IL mio volto era ancora coperto.
“Dimmi cosa
volete da me.” I suoi occhi erano fiammeggianti.
“Poi ti
spiegheremo.” Feci per girarmi ma mi prese un braccio facendomi voltare.
“No! Ora!”
la sollevai da terra appoggiandola al muro.
“Non sei
nella posizione più adatta nel dettare legge.” Uno sputo mi colpì direttamente
un occhio. Selvaggia e indomita. Mi
faceva impazzire. Me ne andai ridendo cercando di non farglielo notare.
“Avrai il
tuo bel da fare con lei Edward.” Alice si intrometteva sempre quando non
doveva.
“Vedremo.” Intanto ero riuscito a salvarla. In seguito avrei
pensato al resto.
Ciao a
tutti! Spero che vi piaccia questa idea e se vi va lasciatemi un commentino
tanto per sapere se vi piace o no.
Un bacione!