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Autore: piemme    13/02/2011    9 recensioni
Bella è una fotoreporter che si trova in Africa ma qui viene rapita. Che succederà? Chi sono i rapitori? E cosa vogliono da lei?
Genere: Avventura, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Una nuova vita
Editor fotografico online

21/06/2011

 

John,

può un cuore morto battere ancora? Eppure il mio cuore, oggi, è ritornato a vivere. Ti sembrerà strano, un vampiro che ritorna a vivere ma dopo 110 anni, mi è mancato il respiro. Il suo odore mi ha confuso, la sua bellezza ha offuscato la mia vista e la sua intraprendenza ha svegliato l’uomo che è in me. Come posso dimenticarla? Come posso  far finta di niente ed andare avanti con la mia vita? Sono notti che mi siedo sull’albero accanto alla sua finestra d’albergo e la osservo dormire. I suoi capelli sembrano alghe sparpagliate nel lungo letto di sonno notturno. Una notte sono anche entrato e l’ho toccata. Ho sfiorato la sua guancia dolce  e morbida mentre un abisso si apriva nel mio cuore. Mi stavo innamorando di quel candido fiore ancora incolto. Tutto questo era sbagliato. Il mio essere e la mia posizione l’avrebbero messa in pericolo. Ma purtroppo la mia voglia di vederla, di toccarla cresceva giorno dopo giorno. Mi presentavo a lei sotto mentite spoglie e nell’ombra la seguivo nei suoi spostamenti. Fu proprio in uno di questi spostamenti che riuscì a sentire ciò che volevano farle. Ucciderla. La sua intraprendenza l’aveva portata a morte certa. Non potevo permettere tutto questo. Dovevo proteggerla. Quindi John presi una decisione molto dura…

“Sei pronto Edward?” Emmett, mio fratello, mi aspettava fuori dalla tenda. “Sarà una giornata pesante.”

“Direi di si. Andiamo!” chiusi il mio diario soffermandomi sulla copertina: un sole che sorgeva.  Preludio a qualcosa che stava nascendo? Magari una nuova vita.

“Edward a che pensi?” mia sorella Alice era molto silenziosa anche quando si muoveva.

“Non mi accetterà mai. Non credo sia una buona idea.”

“Oh…invece ti accetterà, ti accetterà…” in un istante la sua mente mi proiettò al futuro. Io e Bella distesi sulla sabbia mentre facevamo l’amore.

“Alice…ti prego…”

“Edward devi accettarlo!” girò le spalle “Ora andiamo altrimenti faremo tardi.” Lasciammo l’accampamento appena uscì dal nostro rifugio. Raggiungemmo la statale velocemente. La sabbia era calda ma i motori ruggivano quasi a dover calcare la nostra rabbia. L’autobus era lì davanti a noi. E lei era dentro. Pochi metri ci separavano, pochi metri ci avrebbero diviso. Posizionammo le jeep davanti all’autobus che sterzò immediatamente per non urtarci. I mitra erano pronti. Entrammo velocemente forzando le porte.

“State fermi e non vi sarà fatto alcun male!” gridò Emmett alla gente impaurita che tentava in tutti i modo di nascondersi. Non era la prima volta che succedeva una cosa del genere in Africa. Molta gente spariva così, soprattutto stranieri. Alice si diresse verso Bella. La sollevò dal posto occupato.

“Ehi! Che fai? Lasciami!” la ragazza tentò di opporsi ma inutilmente. Strattonava Alice e le gridava contro ma essendo un vampiro era difficile scalfire la sua dura corazza. La portò giù provvedendo a bendarla e legarla.

“Signori, vi auguriamo buona giornata!” lasciammo l’autobus velocemente e prendemmo di nuovo la strada verso il nostro accampamento.

Emmett ti potevi risparmiare quel buona giornata!”

“Alice non hai proprio senso dell’umorismo…bah!!”

“Si può sapere chi siete? E cosa volete da me?” Bella continuava a protestare.

“Ti conviene stare zitta altrimenti ti metteremo qualcosa alla bocca.” Replicai seccato. Rimase zitta fino a quando non arrivammo e la facemmo scendere. La mettemmo in una cella e la slegammo. IL mio volto era ancora coperto.

“Dimmi cosa volete da me.” I suoi occhi erano fiammeggianti.

“Poi ti spiegheremo.” Feci per girarmi ma mi prese un braccio facendomi voltare.

“No! Ora!” la sollevai da terra appoggiandola al muro.

“Non sei nella posizione più adatta nel dettare legge.” Uno sputo mi colpì direttamente un occhio. Selvaggia  e indomita. Mi faceva impazzire. Me ne andai ridendo cercando di non farglielo notare.

“Avrai il tuo bel da fare con lei Edward.” Alice si intrometteva sempre quando non doveva.

“Vedremo.” Intanto ero riuscito a salvarla. In seguito avrei pensato al resto.

Ciao a tutti! Spero che vi piaccia questa idea e se vi va lasciatemi un commentino tanto per sapere se vi piace o no.

Un bacione!

 

   
 
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