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Autore: Keiko    16/02/2011    1 recensioni
Shinichi decide di prendere in mano la penna e di lasciare a Misato le sue riflessioni, lente, fragili, delicate che si rincorrono in cerca di una risposta che si riflette sull'unica persona che non può essere con loro: Hachi. Sulle note dell'omonima canzone dei Green Day, Shinichi dal suo distaccato e disilluso punto di vista traccia la storia di quei sentimenti che scaturiscono palesi e tuttavia soffocati da ognuno dei protagonisti del manga.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shinichi Okazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Sweet Revenge © [19/08/2005]

Note dell'autrice. Cronologicamente la storia si colloca al momento della scelta di Hachi di andare a vivere con Takumi creando così il vuoto che si crea in Nana.



”My shadows the only one that walks beside me
My shallow hearts the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
'Till then I'll walk alone”

(da “Boulevard of broken dreams”, Green day)


Nana ha sempre brillato di luce propria.
Una luce che traeva la sua forza dal sole, come tutte le stelle. Ma a differenza di tutto ciò che si può pensare, il sole di Nana non era Ren, ma Hachi.
Ha tratto da Hachi la forza che l’ha fatta brillare più di qualunque altra persona, e con la stessa brutale forza, si è spenta.
Sai, mi chiedo a cosa siamo serviti, io, Nobu o Yasu, al suo fianco.
Forse, siamo stati semplici pedine di una grande scacchiera, in cui lei e Reira giocavano il ruolo di regine affamate di gloria. Forse, siamo stati tutti pedine nelle mani di queste donne…o forse, tutti siamo stati pedine nelle mani di Hachi. Semplicemente, siamo serviti per creare la sua piccola oasi felice, in cui sorride solo in apparenza.
Io lo so.
Hachi sta sbagliando tutto.
E lo sa anche lei.
E lo sa anche Nana.
Noi non possiamo certo garantire a suo figlio quel futuro che può promettergli Takumi, fatto di lusso, pizzi e merletti. Ma noi, possiamo circondarlo d’amore. Al figlio di Hachi, mancherà sempre un padre…
E se il padre fosse Nobu?
Ormai siamo giunti al capolinea, tutti quanti.
Ognuno di noi, ha raggiunto il proprio sogno, sia pur sacrificando l’amore degli altri. Nana ha sacrificato addirittura Ren, su questo palcoscenico, ha distrutto quell’amore idilliaco che ricordava tanto la storia di Sid e Nancy.
L’ha distrutto per rincorrere Hachi, raggiungerla e strapparla dalle braccia di Takumi.
Nana, ha combattuto solo per sé stessa.
Non perché credeva veramente nella nostra musica, ma perché quello, era l’unico modo per comunicare con Hachi.
Hachi, che l’ha sempre osservata da lontano, sempre emozionata e con il tuo stesso sguardo trasognato, Misato.
Nana ha sempre saputo che Hachi l’avrebbe guardata da lontano, magari avvicinandosi un poco con imprudenza. Sapeva, che bastava solo una parola, e avrebbe distrutto tutto ciò che avevano creato.
Hachi e Nana.
Nana e Nana.
Il destino non sbaglia, quando lega le persone, Misato.
Non sbaglia mai.
E ha legato Hachi e Nana indissolubilmente.
Il sole di Nana è Hachi.
La stella di Hachi è Nana.
E noi, siamo semplici satelliti attorno a questo melodramma al femminile, in cui Nana continua a rincorrere Hachi con una forza che mai, ho visto in un essere umano.
Nobu, ha fatto credere a chiunque di essersi arreso, ma non ha mai dimostrato il coraggio e la forza di Nana, per riprendersi Hachi.
Nana ha lottato, ha combattuto versando lacrime, rischiando la sua stessa vita, impazzendo di dolore.
Sai, Misato, io credo che quando c’è l’amore, nulla è più razionale od impossibile.
Il cielo scintillante mi ricorda il sorriso di Hachi, questa sera.
Mi ricorda anche le lacrime di Nana.
Ma più di qualsiasi altra cosa, mi fa credere che tutto ciò che stiamo facendo sia sbagliato.
Te l’ho detto, il destino non sbaglia mai quando unisce le persone.
Forse, esiste davvero il Grande Demone Celeste da cui era terrorizzata Hachi.
Ma più probabilmente, siamo noi ad aver contribuito a questo destino bizzarro.
Yasu è innamorato di Nana, ma non l’ha mai sfiorata con un dito. Il suo è un grande senso dell’onore, guidato da un’amicizia profonda con Ren, più profonda dell’amore per Nana.
O, più semplicemente, Yasu è quello più ragionevole di tutti noi.
Nobu, non riesce a lottare per Hachi. E’ ancora un bambino…ma che diritto ho io, di giudicare Nobu, quando io sono il ragazzino che sta cercando di eclissare con la propria luce azzurrognola la spavalda stella di Ren, che cerca di non innamorarsi per poi cadere tra le braccia di una donna come Reira?
E poi, c’è Nana…se riuscissi a comprendere almeno una parte di quel suo comportamento, forse, riuscirei anche a capire cosa ci attende. Ma Nana è una scatola chiusa, eppure, estremamente cristallina.
E’ una di quelle scatole che non puoi aprire se non hai la combinazione del lucchetto, eppure, riesci perfettamente a vedere attraverso le sue pareti e scrutare al suo interno.
Allora, ti viene ancora più voglia di aprire la scatola, ma non puoi farlo.
Perché la chiave, è solo del proprietario.
Ed Hachi, non tornerà, lasciando per sempre chiusa la scatola di Nana.
Sai, Misato, spero solo che Hachi possa capire ciò che Nana le sta comunicando attraverso le nostre canzoni, e spero che si avvicini a lei anche solo un istante.
La magia di Nana, non può che catturarla e riportarla tra noi.
Hachi manca a tutti quanti, anche se nessuno vuole ammetterlo.
Era la madre che ho sempre desiderato avere, e forse, anche per Nana rappresenta questo.
Sai, non so nemmeno perché ti sto scrivendo queste parole.
Forse, perché spero che un giorno tu possa ricordarci non così prefetti come ci vedi, non come i tuoi idoli personali, ma come persone comuni che sbagliano di continuo, sbattendo la testa contro lo stesso muro sino ad abbatterlo…perché i Blast, sono così.
Non idolatrare Nana, Misato.
Non idolatrare Yasu, Nobu o me.
Potresti finire come Hachi, che è riuscita a sposare il suo idolo.
E sai, una vita costruita sulla base di un sogno adolescenziale, non può certo portare la felicità.
Perché il sogno impossibile che diventa realtà, si trasforma semplicemente in una realtà invivibile.
Non innamorarti del tuo sogno, Misato.
Non rincorrere una realtà che non ti appartiene.
La strada dei sogni infranti, è lastricata di piccoli cadaveri che si chiamano realtà.
E tu, sarai sola su questa strada circondata da sogni distrutti, che non sono altro che realtà impossibili da vivere.
Un sogno, sino a quando rimane tale, è la forza che ci spinge ad andare avanti.
Una volta raggiunto, questo sogno diventa la forza che ci uccide.
Gli esseri umani hanno costantemente bisogno di sogni, per vivere.
I sogni, sono il cibo quotidiano che ci permette di non impazzire.
Ora ne ho la certezza: il nostro sogno, sino a quando rimarrà tale, ci darà la forza per essere i Blast che siamo ora.
Se dovessimo raggiungerlo, non saremmo altro che persone come le altre, incapaci di donare sogni a coloro che credono in noi.
A questo punto, mi chiedo se il nostro sogno debba realizzarsi o restare incompiuto. Con una di queste ipotesi, noi saremmo innalzati tra gli spalti del Giappone, e magari, del mondo. Con l’altra, cadremmo dai nostri alti gradini, Misato.
Sai, il nostro sogno si chiama Hachi.
Nana canta solo per lei.
E se Hachi dovesse tornare, Nana che motivo avrebbe di cantare di nuovo?
Forse, per alimentare i sogni di Hachi…
Siamo tutti egoisti…perché amare tanto esseri imperfetti come noi?
Se ci fosse Hachi, direbbe che dovremmo essere amati proprio perché siamo imperfetti…dolci, arroganti e capricciosi angeli egoisti.


Shinichi O.
   
 
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