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Autore: Killkenny    06/01/2006    0 recensioni
Raccolta di One-shot per conoscere meglio alcuni dei personaggi secondari della mia FF.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dark Lords, Personaggio originale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap

Ok, dopo Elderly e Lety tocca a Son Lina Chan farci sapere cosa pensa Van Goldgleam dell’assunzione… o condanna a morte che dir si voglia!

 

 

Cameo di Son – Lina – Chan (SLC per alcuni amici ndKK) per “Le Ere del Chaos” di KK

 

 

In qualche luogo remoto, sepolto negli abissi del Caos, un arcimago centenario stava riflettendo sulle contorte vie dell’esistenza umana… Regni e popoli diversi erano in perenne lotta gli uni con gli altri. In un turbinio apparentemente senza scopo i singoli erano sacrificati continuamente per il bene e la conservazione del gruppo, in un ciclo infinito di dubbi, sofferenze, termini e nuovi inizi… ora, un altro di quei cambiamenti epocali era in procinto di avvenire…

“Ah, ah! Scacco matto!!!

“Ma non è possibile!!! Tu stai barando!!!”

Van Goldgleam si sollevò in tutta la sua imponenza e cominciò a saltellare con scarso ritegno fra i luccichii dorati del Mare del Caos… lo spadaccino al suo fianco non condivideva la sua allegria. Un’altra partita, e il torneo di scacchi sarebbe stato in mano al suo avversario. E ciò avrebbe significato offrirgli il pranzo. E tutti sapevano che offrire il pranzo a qualsiasi essere che avesse un pur minimo legame di parentela con Lina Inverse equivaleva a dichiarare bancarotta…

‘Senza contare che i prezzi qui nel Mare del Caos sono così cari…’

Totalmente indifferente al suo disappunto, Van Goldgleam gli rivolse un’occhiata beffarda. “Non è questione di barare, mio caro Gabriev… è che il germe della stupidità è instillato nei geni della tua famiglia… è fin troppo facile batterti…”

Ma prima che lo spadaccino potesse formulare una qualsiasi risposta, una voce dal suono ben più cupo e minaccioso risuonò nel chiarore del nulla…

“Van Goldgleam…”

“Cosa?”

“Chi?”

Una figura dorata (courtesy della boutique di Lord of Nightmares, collezione autunno/inverno) prese lentamente forma di fronte a loro, e li fissò con occhi gelidi. “Sono qui per affidarti un compito…”

Aaaaaaaah, no, ancora lei!!!” Van Goldgleam si mise teatralmente le mani nei capelli.

Gabriev batté le palpebre. “Lei chi?”

“Ma come chi??? Quella psicopatica che si autodefinisce la mia autrice!!! La causa di tutti i miei problemi esistenziali!!!”

Nel chiarore dorato, nessuno notò la vena che si delineava in evidenza sulla fronte della suddetta autrice. Il suo sguardo era ancora gelido quando si rivolse con apparente noncuranza verso la scacchiera. “Oh. Complimenti, Gabriev. Vedo che hai vinto la partita a scacchi.”

“Eh?” I giocatori batterono le palpebre all’unisono, mentre rivolgevano uno sguardo alla scacchiera. Dove i pezzi avevano MISTERIOSAMENTE mutato di posizione a favore dello spadaccino.

Il volto dello stregone assunse una tonalità violetta, e parve sul punto di esplodere. “QUESTO NON E’ LEALE!!!

“Non c’è tempo per queste inezie…” Commentò Son-Lina-chan con indifferenza, fissandosi svogliatamente le unghie. “Come ti ho detto, ho un compito da assegnarti.

“Non ho intenzione di svolgere nessun compito!!!

“KillKenny ha bisogno di te per una sua fanfic…” Proseguì l’autrice, ignorandolo pesantemente. “Anzi, è pure da un po’ che lo faccio aspettare, quindi c’è necessità che tu ti muova ORA.

“Ti ho già detto che mi rifiuto!!! Non voglio avere niente a che fare con te e con quei folli scatenati fan di mia nipote! Non fate che aumentare i miei dubbi sull’utilità dell’esistenza umana!!!

Lo sguardo dell’autrice si fece, se possibile, ancora più minaccioso. “Van Goldgleam… la mia NON era una domanda…”

I due si squadrarono per un momento in silenzio, scintille che sprizzavano dai loro occhi, mentre lo sguardo perplesso di Gabriev passava dall’uno all’altro…

“Umph!” Riprese lo stregone dopo un attimo, sulle labbra il ghigno malefico che ogni cattivo che si rispetti la mattina si allena a fare allo specchio. “E se anche disobbedissi ad un tuo ordine, che potresti farmi? Uccidermi? Già fatto. DUE volte. Farmi impazzire? Siamo già sulla buona strada. Dolore? Ma figuriamoci… mi ci vedi più addolorato di così?”

Son-Lina-chan tacque per un istante. Quindi il suo sguardo si fece pericoloso. Ed i suoi occhi si spostarono su Gabriev. “Hai ragione. Commentò, fiaccamente. “Ma potrei sempre decidere di rendere tu ed il tuo amico qui protagonisti di una appassionante e tormentata storia yaoi…”

 

“Goldgleam sarà FELICISSIMO di acconsentire alla vostra richiesta, mia signora!” Nel giro di mezzo secondo, Gabriev, un sorriso candido sul volto, stava già porgendo all’autrice un fagotto con gli effetti personali dello stregone, e aveva pronto il fazzoletto da sventolare per i saluti.

E l’iperventilazione di Van Goldgleam non dava segni di miglioramento.

“V… VOI DUEEEEEE!!!!

Son-Lina-chan non poté esimersi da un lieve ghigno di soddisfazione. “D’accordo. Allora, visto che siamo TUTTI d’accordo, sarà bene muoversi immediatamente…”

Lo stregone era sull’orlo delle lacrime, mentre si avvicinava all’autrice per farsi teletrasportare. Si afferrò al suo braccio, l’aria affranta. “E poi ci si chiede perché mi vengono i dubbi sul perché della mia esistenza…” Borbottò fra sé e sé, ben attento a non farsi udire…

“Ah, Goldgleam!” Lo spadaccino fece cenno allo stregone, prima che scomparisse.

“Cosa?” Replicò l’arcimago, scuro in volto.

“Il torneo di scacchi posso considerarlo vinto per abbandono dello sfidante, vero?”

 

Mentre svaniva verso ignota destinazione, Van si rese dolorosamente conto che forse i membri della stirpe dei Gabriev non erano COSI' stupidi quanto poteva sembrare…

   
 
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