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Autore: kimsherd    21/02/2011    1 recensioni
Vorrei che un giorno tu mi guardassi negli occhi e vedessi tutto ciò che provo per te: odio, rabbia, ammirazione, rispetto, delusione, felicità, affetto, esitazione, confusione, speranza e amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Superbi Squalo, Xanxus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora adesso, nonostante siano passati moltissimi anni, certe volte mi sveglio di notte per il dolore al braccio sinistro. È come se la mano che ho deciso di tagliare mi punisse per la mia scelta, ma io non ho rimpianti. Non rimpiango di aver tolto di mezzo quella mano…non rimpiango mai niente.
Ho sempre vissuto sapendo ciò che voglio, perseguendo i miei obbiettivi senza mai voltarmi indietro. Cosa vuoi che sia per me agire in modo così avventato? Chiunque direbbe che è una follia, ma nonostante il dolore, io non ho rimpianti.
Nemmeno quando ho deciso di seguirti ne ho avuti. Sin dal primo sguardo, ho capito che non avrei mai potuto batterti e così decisi di starti accanto, inseguendo l’ira che ti consuma.
Volevo far parte del tuo mondo, volevo capirti e rendere la tua vita meno sola, ma solo adesso mi rendo conto di quanto ciò sia impossibile. Tu non vuoi che io sia per te qualcosa di più che un semplice sottoposto…forse non sono nemmeno questo.
Sono semplicemente feccia che non merita le tue attenzioni. Eppure, nonostante tutto ciò che mi hai detto e che mi hai fatto, non posso fare a meno di rimanere accanto a te.
Ho promesso. E io mantengo sempre le promesse.
Ma anche se non l’avessi fatto, io sarei comunque qui. Perché? Ah, me lo sono chiesto moltissime volte. Non mi degni mai di uno sguardo, non mi rivolgi la parola se non per insultarmi e non ti va mai bene niente, quindi perché dovrei ammirare una persona come te? Non lo so. So solo che ti amo. Ti amo più della mia stessa vita e tu non vuoi accorgertene…oppure lo sai e fai finta di niente?
Vorrei che un giorno tu mi guardassi negli occhi e vedessi tutto ciò che provo per te: odio, rabbia, ammirazione, rispetto, delusione, felicità, affetto, esitazione, confusione, speranza e amore. Un gigantesco amore che è nato quasi per caso, ma che non si estinguerà mai.
Quante volte ho pensato di abbandonarti, solo per farti provare il dolore che sento ogni volta nel mio cuore. Eppure non ci riesco mai, perché so che sono io ad aver bisogno di te, non il contrario. Se solo tu sapessi…
Sono un vero stupido. Ti ho sempre criticato, ho sempre fatto di testa mia incazzandomi per ogni parola pronunciata dalla tua bocca perfetta, quando invece morivo dalla voglia di baciarla, quella bocca. Morivo dalla voglia di abbracciarti e dirti che sono tuo…tuo per sempre. Ma quando mai ho avuto il coraggio di farlo? In fondo, so che mi uccideresti se solo ci provassi e io voglio vivere. Voglio vivere per stare ancora accanto a te.
Ancora adesso, nonostante siano passati moltissimi anni, certe volte mi sveglio di notte per il dolore al braccio sinistro. Questo dolore però, non è paragonabile a quello che alberga nel mio cuore. Mi stringo la mano meccanica con un gesto automatico, sperando che toccare la pelle che si attacca alla protesi possa dare sollievo.
«Sei ancora sveglio, feccia?»
Mi giro sentendo la tua inconfondibile voce. Cosa ci fai in camera mia? È notte fonda e tutti stanno dormendo. Scommetto che vuoi qualcosa e devo andartelo a prendere, come sempre.
Invece tu mi stupisci, entrando nella mia camera privata, che non è niente in confronto alla tua stanza lussuosa, e ti siedi sul bordo del letto…troppo vicino a me. Riesco a sentire il tuo profumo. Ti prego, vai via. Vai via prima che ti baci.
«Squalo…»
Ti guardo senza capire. Il tuo tono di voce è diverso dal solito. Non è sprezzante e nemmeno canzonatorio…sembra quasi dolce. Sei ubriaco?
«Mi dispiace»
Credo che lo stupore che provo non può essere dimostrato a parole. Ho sentito bene? Hai detto che ti dispiace? Perché? Cosa ne hai fatto del vero Xanxus?
«Per cosa?»
Incredibile come la mia voce rimanga normale, nonostante il cuore mi stia scoppiando.
Per tutta la mia vita, ero pronto a dare una lista delle cose per cui ti saresti dovuto scusare con me, ma ora che lo dici davvero non riesco a ricordare nessuna di quelle cose. Non mi importa se ami umiliarmi, se non possiedi dei sentimenti o se mi odi…tu ora sei qui e hai detto che ti dispiace. Questo vale più di mille parole.
«Per tutto»
La tua voce mi arriva come un sussurro languido all’orecchio, poi più nulla. Sento solo le tue labbra sulle mie, le tue dita nei miei lunghi capelli che non ho mai tagliato, il tuo respiro che mi solletica la pelle e la tua lingua che, rabbiosa, si intreccia con la mia. Ho sempre sognato questo momento, ma neppure nei miei sogni più arditi avevo mai provato una cosa del genere.
Stringo le coperte con le mani, scoprendo che il dolore è scivolato via, lasciando il mio cuore calpestato e la mia mano inesistente.
Voglio dirtelo, voglio dirtelo almeno una volta prima che sia troppo tardi. Devo.
«Io ti amo»
Le mie guance sembrano andare in fiamme e te sorridi sarcastico, con quello sguardo tutto speciale che usi di solito per umiliarmi.
«L’ho sempre saputo, piccolo, ma mi piace vederti soffrire»
Dio, se non mi stessi baciando come minimo ti ucciderei. Sei un fottuto bastardo, ecco cosa. Ho passato vent’anni a soffrire e tu solo ora mi dici che lo sapevi? Perché lo dici solo ora?
«Adesso però, non c’è più ragione di nasconderlo»
Ti guardo di nuovo, sorridendo. Si, sei davvero un bastardo, ma ora sei con me. Ora siamo insieme, non mi importa niente di tutto il resto.

Da quel momento, quando mi sveglio la notte per il dolore alla mano, mi basta guardare il tuo corpo accanto al mio, perfetto e fantastico, per farmi tornare nel mondo dei sogni. Dove ci sei tu. Sempre.
   
 
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