Ragazza ama perdutamente
e se ti dicono che l’ amore è peccare tu ama il peccato
e sarai innocente.
(
Jim Morrison)
Nemmeno una
stella in cielo quella sera. Uno
spicchio di luna si nascondeva di tanto in tanto dietro le ovattate nubi grigiognole e l’aria pesante e umida sembrava entrarti fino
nelle ossa , correndoci sopra con lunghi brividi.
Un fuocherello tremulo , danzava
leggero sui pochi ciocchi asciutti che era riuscita a raccattare mentre
consumava il frugale pasto di bacche e frutta fresca quasi marcia, tanto era
dolce e pastosa.
Si strinse
meglio nel kimono a fiori, un po’ leggerino per quel piovoso ottobre,
strofinandosi le braccia snelle. I lunghi capelli corvini ricadevano sulla
schiena ricurva mentre la ragazza dai profondi occhi
castani raccoglieva le gambe al petto ,nel tentativo di scaldarsi un po’.
Sospirò
leggermente poggiando il capo sulle ossute ginocchia. Era da tanto tempo che
non rimaneva sola.
Le mani
dalle unghie un po’ mangiate si rannicchiarono nelle ampie maniche del kimono mentre sentiva il gelo congelarle le dita.
Inuyasha
sarebbe tornato presto. Quella mattina l’aveva lasciata ad un villaggio per
andare a sistemare degli “scocciatori”, come li chiamava lui, più o meno a due kilometri di distanza da dove ora si ritrovava lei. In
quella grotta un po’ tetra e tanto buia ,accoccolata
su un rudimentale giaciglio davanti a un fuoco tanto piccolo che neanche la
riscaldava. Avrebbe voluto fare come gli aveva detto Inuyasha
“ Stai al villaggio ed aspettami che io torno presto” e se ora si trovava li non era certo per un capriccio.
No , loro non l’avevano nemmeno fatta entrare , la donna del
“demonio” non è certo la benaccetta. Fino a quel momento figuriamoci
non le era mai importato.”Se si vivesse con il
terrore di ciò che gli altri pensano di te non si vivrebbe per niente “. Lei
almeno l’aveva sempre pensata così…
Ma poi li
aveva visti occhi piccoli e dolci pieni di terrore e odio, di altrettanto
piccole mani che si stringevano ai lembi dei kimoni in modo convulso e
timoroso.
-Non ti avevo detto di aspettarmi al
villaggio?-
La ragazza
si girò con un sorriso , mentre i ceppi ardenti
facevano un inquietante scricchiolio.
-Inuyasha…-
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Lente gocce
cadevano regolari sul terreno sassoso e freddo dell’antro ,
dove una figura in rosso stava in piedi completamente fradicia. Kagome sorrise leggermente forse un po’ coi
sensi di colpa: aveva piovuto tanto e probabilmente lui l’aveva cercata sotto
la pioggia per tutto quel tempo. Si sede a gambe incrociate davanti a lei sostandosi appena
coi lunghi artigli le ciocche attaccate al viso.
Kagome
sorrise di cuore nel vedere i suoi occhi : ambra. Le
strisce oblique e irregolari erano ancora li però,
unica cosa ,peccato per le orecchie canine, diventate semplici orecchie elfiche ora.
Ma forse a
lui andava bene anche così…non gli erano mai piaciute.
Era passato
tanto tempo, da quel giorno di inizio estate in cui
l’aveva ritrovato, la morte rossa , come lo chiamavano. Per lei non era altro
che una persona sola che cerca il proprio posto.
Una persona sola, che cerca il proprio posto nel modo sbagliato.
E forse
imponendo(o quasi ) la sua presenza gliene aveva trovato uno. Ma neanche la
roccia più solida sopravvive all’erosione del tempo, così della Shikon impura, che lo aveva reso
quel mostro sanguinario e devastatore era rimasto ben poco…forse qualche
intento, ma niente di più.
Ora l’inuyasha demone, o meglio la parte più “umana” dell’Inuyasha demone ,era nata , o
forse risorta , dalla combinazione del dolce e cocciuto Hanyou
e dell’ambizioso e sfrenato demone.
Sorrise in
modo incredibilmente dolce.
Ma a lei
piaceva anche così…
-E
allora?-
Inuyasha sbuffo
scostandosi un ciuffo dalla faccia. Aveva vagato per ore …ore
,ore e ore cercandola . La pioggia pomeridiana aveva
sbiadito gli odori e per questo aveva anche iniziato a temere il peggio.
Benché notasse come ancora fosse difficile occuparsi di Kagome quando dovesse
lottare, non gli era mai pensato di lasciarla andare in due anni che lo
seguiva. Lasciarla in mezzo ai ningen era l’ultima
cosa che avrebbe fatto.
Non aveva
mai amato che si toccassero le sue cose . Kagome compresa.
Anche se a
volte era davvero un ‘insopportabile testarda…
Posò il
braccio ferito alla Tessaiga. Da quando si era ulteriormente trasformato i nemici si erano moltiplicati, il suo esercito si era esteso
, i sostenitori iniziavano a venir fuori e i territori conquistati si stavano
man mano ingrandendo . E se aveva fatto molte alleanze ,gli
costava ammetterlo , lo doveva anche a lei.
Anche se
adesso poteva riutilizzare la katana di suo padre lo doveva a lei…
-E allora
ho avuto dei problemi di socializzazione…tutto qui.-rispose
con un sorriso rattizzando quei due carboni ardenti che erano il fuoco.
Inuyasha
alzò un sopracciglio fissando il volto inespressivo della ragazza.
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-Cosa intendi con problemi di socializzazione?- chiese contrito . Kagome non era una persona che aveva d questi problemi. Riusciva
a fare buon viso a cattivo gioco con sicari senza scrupoli ne
si faceva problemi ad aiutare il prossimo. Serrò la presa sulla tessaiga. Quasi il suo contrario.
Storse il
naso ricordando la conversazione con gli scocciatori. Scocciatori che per la verità
non erano li per lui. Dopo incessanti giorni di inseguimento quelli si erano finalmente scoperti,
affrontandolo in battaglia. Inutile dire chi fosse il vincitore.
A quanto pare aveva trovato qualcuno particolarmente interessato a Kagome. Il pensiero gli diede particolarmente fastidio. Lo
scacciò con rabbia: tanto meglio , la sua morte
sarebbe stata più dolce.
-Quanti
sensi ci vedi? Problemi di socializzazione
e basta.-
Puntò i suoi
occhi ambrati in quelli della ragazza. Molti disapprovavano la sua” unione “con
un umana. Ribadivano che se
voleva che se il suo impero avesse un futuro doveva avere almeno un figlio
purosangue. Quello della ningen non sarebbe stato
altro che una macchia. Aveva sempre ignorato certi aspri commenti ignobili, di
persone che vedevano il marcio in ogni cosa , tranne
che in se stessi, forse i più marci tra tutti. Non gli importava niente dei
commenti di qualche fottuto bastardo. E che ci
provassero a mettersi sulla sua strada : li avrebbe
spazzati via . Di loro non sarebbero rimaste neanche le ceneri per i parenti o il
cadavere per i vermi. Piuttosto li avrebbe trascinati con lui all’inferno!
Una goccia
scura di sangue serpeggiò
lenta sul suo braccio cadendo sul freddo suolo in pietre.
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never cared for what they know
but I know
-Inuyasha
...ti sei ferito.- disse Kagome
con apprensione.
-Uhnn…lascia stare tra qualche ora sarà apposto .- disse chiudendo
gli occhi. Inutile anche il solo dirlo.
Kagome si
alzò lentamente sedendosi al fianco del demone.
Lui sospirò
impercettibilmente : la testardaggine di quella
donna….era qualcosa di epico.
Infilò la
mano in una tasca interna del kimono tirando fuori una garza di cotone
arrotolata attorno a delle erbe medicinali. Sorrise impercettibilmente. Quello
era un lembo della sua divisa delle medie.
Scostò con
tocco gentile la manica dell’ haori color cremisi scoprendo un taglio lungo
quanto tutto l’avambraccio. “Roba da poche ore certo..”
pensò sarcastica alzando un sopracciglio.
Inuyasha
la osservò clandestinamente srotolare la stoffa bianca e prendere le erbe
medicinali. In un certo senso gli faceva piacere che lei si occupasse
di lui , ma non poteva fare a meno di pensare che per lo più era tutto sprecato
dato che con la sua costituzione sarebbe guarito in un paio d’ore.
Kagome
stacco una foglia da una delle piantine e subito un denso liquido bianco iniziò
ad uscire .
-Mi chiedo
come mai ti porti dietro sempre quel pezzo di stoffa …potresti prenderne si nuovi ai villaggi dove vai.- parlò senza pensare, mentre
osservava Kagome attorcigliare quel lungo tessuto
morbido attorno al suo braccio.
-Potrei ma…
per me questo è qualcosa di speciale…inoltre non è come tutte le altre stoffe
questo è cotone- disse stringendo il nodo.
-Cotone?-
-Aha...questo
tessuto è molto particolare perchè se fatto bollire si sterilizza
completamente…infatti in medicina è molto usato.-
-E dove te lo sei procurato?-chiese con
un moto di curiosità.
Kagome
sorrise in risposta ,terminando il suo lavoro.
-Diciamo.. che è un segreto..-
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but I know
La ragazza ,stanca, si appoggiò con un sospiro alla spalla del demone.
Era stata una giornata tormentata, la prima di tante altre.
Chiuse gli
occhi : dentro di se poteva ancora sentire gli insulti
e le occhiate cariche di odio però. Le faceva male.
Rivedeva le
falci alzate , le zappe pronte , vecchi,donne
,bambini. Kimoni sporchi, calli sulle mani, occhi piccoli puntatile contro , mentre fasci d’erba
bagnata profumatissimi, riposavano nelle braccia di donne ,vicino a figli,
nipoti. Un intero villaggio stretto intorno a una
ragazza.
I suoi occhi
sgranati, per ore velati dal pianto , ferita a morte
dalla sua stessa razza. Forse aveva provato anche una rabbia nascosta in quei
momenti: quale persona può dire a un’altra chi o cosa
deve amare? Con quale ..diritto, sente di dover dire a
l’altro che l’amore per lui è vietato, che l’amore è peccato!?
Forse c’era
in lei qualcosa di sbagliato. Forse non era normale che una ragazza che
proveniva dal futuro , rimasta bloccata nel passato
,si innamori del demone sanguinario che le a quasi strappato la vita, ma che in
compenso l’ha strappata ai suoi compagni, con cui per lungo tempo avevano
viaggiato , sorriso e scherzato.
Doveva
provare odio allora? Doveva provare rabbia?
No, era
sicuro che lui già ne provasse in abbondanza per entrambi. Il rimorso ,sarà anche un sentimento umano , ma quell’Inuyasha
che ora le stringeva un braccio attorno alla vita
, era più
che sicura che lo provasse...
Sbatte le
ciglia leggermente accoccolandosi meglio sulla spalla.
Lei non
avrebbe smesso di amare per il giudizio di qualcuno.
E se era
lei ad amare il peccato…forse era la più innocente.
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Inuyasha
strinse il proprio braccio attorno alla vita della ragazza che si accomodò meglio sulla sua
spalla. Da tempo aveva dimenticato quella sensazione…
Di un corpo
caldo stretto vicino a te , che non teme che tu la
possa ferire, che la possa uccidere.
Kagome non
l’aveva mai temuto, veramente.
Ne quando
l’aveva quasi uccisa, ne quando dopo quattro anni l’aveva ritrovata , allora
che era come un’animale senza senno, che credeva bastasse una battaglia per
decidere l’esito di una guerra.
E forse
quel senso dell’assurdo l’aveva spinto a portarla con se. Uno
degli youkai più temuti del continente- che non aveva
rimorsi a passare sui ningen, a costo di sterminarli
tutti, se intralciavano la sua strada- che si porta dietro una ragazza umana.
Da quel
giorno era iniziata una strana convivenza. Fatta di frasi non dette, sorrisi
abbaglianti, cene silenziose , di una strana
consapevolezza che lentamente cresceva in lui.
Consapevolezza
cresciuta a tal punto da permettergli di impugnare nuovamente la tessaiga, quando per anni, dalla sua trasformazione, o
aveva rifiutato.
Perché ora
aveva un nuovo motivo per combattere: una piccola umana che in quel momento
riposava sulla sua spalla.
Un pensiero davvero mieloso per lui…
Ma ormai si
era talmente assuefatto alla presenza di quella ragazza che gli era quasi
indispensabile . Certo a volte gli dava dei gran
gratta capi : come quando si era impuntata perché non
uccidesse tutti senza pietà. Lui gli aveva spiegato più volte che non era la
pietà che rendeva forte un comandante ,o che creava un
impero! E lei per tutta risposta aveva detto che si
prendono più mosche col miele che con l’aceto.
Strana
ragazza…
Lui mica voleva prendere le mosche!
E infatti subito dopo era scoppiata a ridere. Uno dei poteri
di Kagome. Era riuscito a fargli sbollire la rabbia
in men che non si dica.
Spostò il
suo sguardo sulla ragazza che gli risposava al fianco, col volto disteso in
un’espressione tranquilla.
Un domanda
gli venne spontanea..
-Kagome?-
-Si?-rispose
lei senza aprire gli occhi.
-Sei
felice?-
-Si-
-Bene-
-Bene- Inuyasha chiuse gli occhi tenendo una mano pronta sulla
spada.
“E nient’altro importa…”
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Una goccia di rugiada scese lentamente da un
foglia, mentre le prime luci rossicce dell’alba la facevano risplendere
come una perla nel buio.
Bea-=_=…questa
fic mi ha ammazzato!-
Giw- eddai ora te ne puoi andare felice in vacanza..^^-
….
Bea-cos’era
una battuta!?-
Lu-che
bella “Notihng esle Matters” metallica!*_*-
Bea- trovo
la fic un po’ traviata a dir la verità….-
Giw- ?_?
traviata? –
Bea- beh nel
senso che..oohh…ma lasciamo perdere che è meglio!!!-
Lu-
CCCCCCCCCCRRRRRRRRAAAAAASSSSSHHHH!!!!
( rumore poco promettente della cristalleria che si
rompe)
Bea+Lu+Giw- 0_0…-
Mamma Stakanov- RAAGAZZE??!?-
Lu- in
questo momento tua mamma fa tanto…-
M.S.- CHI HA ROTTO LA CRISTALLERIA!?!-
Giw-KingKong….-
Bea, Lu e Giw vengono
inseguite da mamma Stakanov munita di rammaza per tutta casa..
Un grazie speciale a : Lila, Il vecchio Totosai , Lorimhar, Elychan, rubin89, raska 81, picci ( grazie della
critica ^^), lila, Alia_chan,
phoenix89, koko90, kate92, per aver commentato e spronato a scrivere questo
strano seguito.
Un grazie a tutti!!!^^.
E…si ora è
veramente finita.UU
Bacioni, bacini e baciotti (e i baci perugina ce li
teniamo noi..^^ndG)(appunto passane uno!ndB)
(eh no care! Dato che mi avete rotto la cristalleria questi
me li prendo io!ndM.S. Mamma S. requisisce tutti i cioccolatini…)(ç_çndB+L+G)
by le autrici.
Non Importa Nient'altro
Così vicino, non
importa fino a dove
non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
Crediamo sempre in chi siamo
E null'altro importa
Non mi sono mai rivelato in questo modo
La vita è nostra noi la viviamo a modo nostro
Tutte queste parole che non dico
E null'altro importa
Fidati, io cerco e trovo in te
Ogni giorno per noi è qualcosa di nuovo
Mente aperta per una visuale diversa
E null'altro importa
Non mi è mai importato di quello che fanno
Mai importato di quello che sanno
Poiché io so
Così vicino, non importa fino a dove
non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
Crediamo per sempre in chi siamo
e null'altro importa
Non mi sono mai rivelato in questo modo
La vita è nostra noi la viviamo a modo nostro
Tutte queste parole che per poco non dico
E null'altro importa
Fidati, io cerco e trovo in te
Ogni giorno per noi è qualcosa di nuovo
Mente aperta per una visuale diversa
E null'altro importa
Non mi è mai importato di quello che dicono
Mai importato dei giochi che fanno
Mai importato di quello che fanno
Mai importato di ciò che sanno
E io so, yeah
Così vicino, non importa fino a dove
Non potrebbe essere molto più lontano del cuore
Crediamo per sempre in quello che siamo
No, null'altro importa