Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: Sunday_Rose    25/02/2011    1 recensioni
Ultimi pensieri di Giovanna d'Aragona detta "la pazza". Ritratto, se così si può definire, di una donna che ha cercato di combattere contro il potere dell'uomo ma che ne è uscita sconfitta e stravolta dal dolore.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 « NIHIL CERTIUS QUAM MORS EST. »

« NULLA E’ PIU’ CERTO DELLA MORTE. »
 
Mi chiamano “la pazza”, ma io pazza non lo sono proprio. Sono sana di mente quanto lo siete voi, quanto lo sono loro, che mi chiamano pazza. Sono una moglie a cui il marito non ha mai portato rispetto, sono una madre a cui hanno strappato  a forza i figlia dalle braccia, sono una regina di cui al popolo non importa nulla, sono una figlia a cui il padre ha portato solo disprezzo e la madre poco più che indifferenza, ma non sono una pazza. Non smetterò mai di ripeterlo. Mi hanno esiliata in uno dei miei palazzi, una grande prigione fredda e buia. Vivo con persone che per me provano solo pietà e pena. Appena sposata credevo che la mia vita fosse un sogno, presto si trasformò in un incubo. Feci di tutto per impedire che mi rinchiudessero nella solitudine, non ci sono riuscita. Ero da solo, sola contro tutti. Quando mio marito morì, io mi disperai, ero sola nel mio dolore, nessuno doveva osare avvicinarsi a me. Mi sentivo umiliata, sfruttata e presa in giro… Mio marito, l’unico e dico l’unico uomo che abbia mai amato è morto dicendo il nome della sua puttana. Il mio orgoglio non lo poteva concepire. Oltre ad avermi tolto i miei figli, il mio regno, ora mi toglieva anche l’unica speranza d’amore che avevo. Da quel momento persi il controllo di me, di notte avevo incubi orribili e di giorno mi disperavo per quell’amore mai ricambiato. Dalla morte di mio marito mi abbandonai al dolore, mi stavo lasciando consumare molto lentamente, avevo finito le ragioni per lottare contro un nemico invisibile. Soltanto secoli dopo le persone sono riuscite a capire la mia causa. La causa di una donna che aveva cercato di vincere la guerra contro il sesso forte, l’uomo. Ma una guerra non è formata da una sola battaglia, ma da più di esse che con il tempo ti logorano da dentro e ti tolgono lentamente, una a una le forze. Così vissi per anni nella più totale desolazione, solitudine e amarezza… L’amarezza per quella vita che sembrava un sogno all’inizio ma che in realtà si trasformò ben presto in un incubo così grande che nessuno riuscirà  mai a comprenderlo.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Sunday_Rose