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Autore: madeitpossible    03/03/2011    5 recensioni
Ciao! è la mia prima ff, l'ho scitta un sacco di tempo fa, ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla. Ora lo faccio e basta! spero vi piaccia!!!
"Castle arrivò in centrale con i 2 soliti caffè, dopo 10 minuti che la detective lo aveva chiamato."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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Era seduto sul divano, immerso nei suoi pensieri non sentì il cellulare che suonava. Era il suo nuovo editore, dopo essersi mollato con Gina, aveva cambiato perché era ancora tanto arrabbiato con lei , dopo la sclerata che lei aveva fatto al ristorante. Aveva ragione lui, non avevano più quella scintilla che c’era stata tanti anni fa e ora Richard Castle lo ammette che non vi era stato neanche un ritorno di fiamma negli Hamptons. Gina, per lui, era una storia chiusa solo che dopo aver visto Beckett con Demming si era ingelosito come un matto e quindi visto che Gina lo cercava per il libro..<< si dai una balla tira l’altra.>> disse ad alta voce. La gelosia lo faceva andare in bestia e poi era stato malissimo tutta estate perché punto primo non vedeva più Kate , secondo gli mancava risolvere gli omicidi che oramai erano parte integrante della sua vita da circa 2 anni, ma l’ultimo punto era quello che lo faceva stare peggio: quella strana sensazione che Beckett non gli avesse chiesto d’uscire un attimo solo per augurargli “buone vacanze” , ma che forse lei aveva cambiato idea, forse negli Hamptons ci sarebbe venuta.. << Che stupido che sei! Lei si sarà divertita da matti nella casa al mare di Demming!>>. Questo era quello che si era ripetuto tutta estate. I suoi pensieri furono interrotti da Alexis che piombò in cucina e gli passò il telefonino. . < Quando Luka inizia a parlare non la smette più>, si difese Castle con la figlia che lo guardava malissimo, visto che non era suonato nessun campanello! Ma prima che potesse dire altro gli suonò nuovamente il telefonino.. era Beckett che gli “doveva parlare con urgenza”. Castle le chiese se era per qualche nuovo caso, ma lei non disse niente. E riagganciò. Castle arrivò in centrale con i 2 soliti caffè, dopo 10 minuti che la detective lo aveva chiamato. In quel periodo i casi erano diminuiti e a Castle andava molto bene visto che era un po’ in ritardo con il quarto libro. << Buongiorno detective! Come mai mi hai chiamato e poi mi hai sbattuto il telefono in faccia?? >> Lei sorrise pensando a quello che gli voleva dire e che Castle di certo non si aspettava!
  
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