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Autore: telesette    04/03/2011    1 recensioni
Finalmente sembra che Zelgadis stia per realizzare il suo sogno, ma qualcosa deve sempre andare per il verso sbagliato... Cos'è più importante nel cuore di Zel: il desiderio di tornare umano, oppure...?!? XD scopriamolo insieme!
Genere: Azione, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Personaggio originale, Zelgadis Greywords
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
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Tornare umano...

 

Zelgadis non riusciva ancora a crederci: nelle sue mani stava stringendo l'oggetto in grado di operare il miracolo a lungo sognato. La "Gemma di Raveless" ( * ), uno dei più preziosi manufatti dell'Arte Sciamanica, era finalmente entrato in suo possesso. Non era stato facile recuperarla, soprattutto considerato che il custode della pietra non sembrò particolarmente felice all'idea di separarsene...

 

***

 

- Chi sei, mostro - domandò una voce potente, non appena la chimera entrò nel tempio. - Che cosa cerchi ?

- Cerco la Gemma di Raveless - rispose Zel, in tono deciso. - Mi hanno detto che si trova qui!

 

L'uomo che aveva di fronte soppesò attentamente la sua richiesta.

 

- Perché la cerchi ? Rispondi!

- Ho bisogno del suo potere per spezzare l'incantesimo che agisce sul mio corpo...

- Vattene - tagliò corto il custode. - La Gemma è un potere troppo grande, perché un essere impuro come te possa prenderla... Torna da dove sei venuto, e dimentica questo luogo!

 

Malgrado l'avvertimento, Zelgadis non si lasciò impressionare da quell'atteggiamento ostile. Vedendolo fermo e risoluto, l'uomo capì che non lo avrebbe dissuaso con le parole.

 

- Attento a te, mostro - esclamò il custode, sollevando una pesante spada a doppio taglio. - Torna indietro e lascia perdere la Gemma!

- Altrimenti ? - fece Zelgadis incuriosito.

 

Improvvisamente le porte del tempio si chiusero di scatto. Zel si ritrovò intrappolato nella stanza, e sia lui che il misterioso guardiano si ritrovarono circondati da una parete di fiamme altissime.

 

- Avresti fatto meglio a seguire il mio consiglio, quando te ne ho dato la possibilità - esclamò il guardiano. - Ora dovrai MORIRE !!!

- Interessante - replicò Zelgadis impassibile. - Strano perché, nel caso non te ne fossi accorto, c'è un "piccolo" problema...

 

Prima ancora che potesse finire la frase, le spade di entrambi cozzarono l'una contro l'altra. Il guardiano attaccò la chimera con furia, tuttavia questi rispose con l'abilità dettata dall'esperienza.

 

- Non consegnerò mai il potere della Gemma ad un "mostro" come te - esclamò il guardiano deciso. - Chiunque cerchi di impossessarsene, va fermato!

- Mi spiace per te, temo che dovrai cercarti un altro lavoro!

 

Quello che il guardiano non poteva sapere era che Zelgadis non avrebbe mai rinunciato al suo obiettivo per niente al mondo. Stando a ciò che aveva letto, e alle voci che aveva sentito, la Gemma era l'unica possibilità che aveva per poter ritornare umano...

 

- Muori - gridò il guardiano, calando un fendente micidiale dall'alto.

 

Logicamente però, dato che la pelle di Zelgadis era praticamente impenetrabile, la spada dell'avversario andò in frantumi.

 

- Non è possibile...

- Oh sì, invece - rispose Zel, puntandogli la lama alla gola. - E adesso, indovina: la Gemma viene col sottoscritto... Forza adesso, spegni questa specie di barbecue!

 

Chinando il capo, il guardiano ammise la propria sconfitta.

 

- Anche se mi hai sconfitto, non lascerai vivo questo luogo...

- Cosa ?!?

- Raveless ha ordinato... Il suo potere non lascerà il tempio !!!

 

Così dicendo, le fiamme intorno a loro aumentarono d'intensità e le pareti del tempio cominciarono a tremare.

 

- Che razza di...

 

Cercando di mantenere l'equilibrio, Zelgadis vide con orrore il pavimento crollare sotto i suoi piedi. Il guardiano sembrò indifferente all'idea di condividere la sorte del "profanatore", inghiottito dal suo stesso inferno; tuttavia la chimera non aveva alcuna intenzione di restarsene lì immobile.

 

- Al diavolo - esclamò. - Ostinato fino all'ultimo, eh... Non sono venuto fin qui per diventare lava!

 

Zelgadis riuscì ad evitare per un soffio che un pezzo del soffitto gli cadesse addosso, questo però centrò in pieno il guardiano, uccidendolo sul colpo. Per un attimo, intravide la luce della Gemma davanti a sé e, guidato solo dall'istinto, corse ad afferrarla...

 

- Presa!

 

Grazie al "Ray Wing" riuscì ad afferrare la pietra e a salvarsi da quella situazione scottante. Il mare di fuoco inghiottì ogni cosa e, con un boato assordante, il tempio scomparve miseramente alle sue spalle.

 

***

 

- Finalmente stai per realizzare il tuo sogno, vero Zel ?

- Già...

 

Amelia era raggiante e, per una volta, anche Zelgadis sembrava contagiato dal suo buonumore. Restava ancora una cosa, un ultimo rituale da recitare, e l'incantesimo del suo corpo sarebbe stato finalmente sciolto...

 

- Dì un po', Zel - esclamò Rina. - Sei sicuro che quell'arnese funzioni ?

- Stando a quello che ho letto, non esiste oggetto magico più potente in grado di spezzare le maledizioni...

- Davvero ?!? - lo sguardo avido di Rina si illuminò improvvisamente. - Non è che potrei darle un'occhiata, giusto per un attim...

- Giù le zampe - sbuffò Zelgadis, sottraendo l'oggetto alle grinfie rapaci della maga.

- Andiamo, non prenderla così - insistette Rina. - Parliamone, trattiamo...

- Sei avvertita, Rina - fece Zelgadis in tono minaccioso. - Se solo provi a "sfiorare" questa pietra, sarà l'ultima cosa che farai in vita tua!

 

La maga tuttavia era una testa dura perciò, nonostante l'esplicito avvertimento di Zel, la discussione andò avanti a lungo. Alla fine riuscì a convincere la chimera che, una volta tornato umano, la Gemma non gli sarebbe servita più a molto... Però questi fu molto chiaro circa la cifra che avrebbe estorto a quella specie di vampira dai capelli rossi.

 

- E sia - brontolò Rina seccata. - Speriamo solo che, se tornerai normale, diventerai anche più "morbido" nelle tue richieste...

- Non ci contare - rispose la chimera con una smorfia. - In fondo, ho imparato proprio da te l'arte del "contrattare"... Dovresti essere contenta che abbia imparato la tua lezione!

 

Ruggendo di rabbia, Rina accettò a malincuore la sconfitta. Più tardi il gruppo raggiunse il luogo che Zel aveva scelto come il più adatto ad effettuare il rito. Qui la chimera depose la Gemma al centro di una radura e cominciò a tracciare i segni magici, secondo la descrizione del libro da lui consultato.

 

- Guido - esclamò Zel ad un tratto, rivolgendosi allo spadaccino.

- Sì ?

- Potresti prestarmi un attimo la tua spada ?

- Eh ?!?

- Sta tranquillo - si affrettò ad aggiungere. - Il rituale per attivare i poteri della Gemma richiede un'offerta di sangue, il mio sangue... E solo la tua spada può provocarmi una ferita!

- Ah, capisco... Va bene!

 

Senza obiettare dunque, Guido sfoderò la Spada di Luce e ne porse l'impugnatura a Zel; quest'ultimo passò il palmo della mano lungo la lama splendente e il sangue cominciò a gocciolare dalla ferita, sul basamento ove era poggiata la Gemma.

 

- Grazie - mormorò Zel, restituendo la spada al suo legittimo proprietario.

- Figurati - sorrise il biondo spadaccino, rinfoderando l'arma.

 

Tutti i presenti osservarono incuriositi, chiedendosi cosa sarebbe accaduto. Quando il sangue della chimera bagnò le rune intorno alla Gemma, questi si coprì la ferita con l'altra mano e cominciò a recitare le parole della formula.

 

- Sangue, rosso contratto scarlatto... Sangue, linfa vitale dovuta... Per l'offerta versata su questo altare io, Zelgadis Greywords, invoco il potere della Gemma di Raveless, affinché questa mi dia forza sufficiente a realizzare i miei desideri...

 

Subito la superficie della Gemma e le rune macchiate di sangue cominciarono a brillare vistosamente.

 

- Per il potere di Raveless, mostrami dunque la chiave per aprire il mio sigillo... Adesso!

 

Improvvisamente il cielo si rannuvolò e un fulmine colpì la Gemma, attraversandola con una potente scarica elettrica. Tutti osservarono la scena attoniti, ad eccezione di Zelgadis il quale invece osservò soddisfatto la grande sagoma scura davanti a lui. Dalla Gemma si dipartì una colonna di fumo denso e scuro, la quale crebbe e si contorse, fino a raggiungere quella che sembrava una forma vagamente umana.

 

- Parla, Zelgadis Greywords - esclamò una voce profonda. - Per quale motivo invochi il potere della Gemma di Raveless ?

- O potente Raveless - rispose Zelgadis, scegliendo bene come misurare le parole. - A te, che hai il potere di spezzare qualunque maledizione, io mi rivolgo affinche tu possa annullare il sortilegio che ha mutato il mio corpo...

- Sei pronto a pagare il tributo richiesto ?

- Qualunque offerta a te gradita!

- Sei pronto a versare il sangue di colui che ha gettato su di te l'incantesimo ?

 

Zelgadis esitò. Sapeva che era necessaria un'offerta, ma non aveva previsto tale richiesta.

 

- Allora, Zelgadis - fece lo spirito della Gemma, in tono ancora più insistente. - Sto aspettando...

- Non posso soddisfare la tua richiesta - ammise la chimera. - L'uomo che ha gettato su di me la maledizione non è più tra i vivi...

 

Lo spirito ringhiò con disappunto.

 

- Se non puoi pagare il mio tributo, sai già quello che succederà ?!?

 

Subito si levò un vento fortissimo. Rina, Guido e Amelia si coprirono gli occhi con i mantelli, tuttavia Zelgadis non si mosse.

 

_ Ti supplico, Raveless - esclamò. - C'è forse un altro modo con il quale io possa chiedere i tuoi servigi ?

 

Lo spirito parve calmarsi per un attimo, prima di rispondere.

 

C'è un'altra cosa che puoi offrirmi - esclamò. - Ma se rifiuti di darmi quanto richiesto, finirai nelle stesse fiamme che custodivano il mio segreto!

- Parla dunque - lo esortò Zelgadis. - Che cosa vuoi in alternativa alla vita del Monaco Rosso, ormai defunto ?

- La vita di una persona a te cara - rispose lo spirito. - Il suo sangue, versato sulla Gemma, permetterà a quest'ultima di sciogliere il sigillo che ti tiene legato al tuo corpo da chimera... E la sua anima diventerà mia, per sempre!

 

A quelle parole, tutti e quattro spalancarono gli occhi inorriditi: lo spirito aveva appena puntato il suo sguardo minaccioso verso Amelia... Era lei dunque, la vittima sacrificale.

 

- Al diavolo - imprecò Rina tra i denti. - Ho sentito abbastanza... Palla di Fuoco!

 

Il globo infuocato, scagliato dalla maga, si infranse contro la superficie lucida della Gemma senza però causarle alcun danno.

 

- Pazzi - tuonò lo spirito. - Poiché avete osato privare Raveless di ciò che gli spetta, ora ne pagherete le conseguenze!

 

La terra cominciò a tremare e il suolo si spaccò sotto i piedi di Zel e compagni, vomitando lingue di fuoco rossastre dalle proprie viscere. I quattro cercarono di scappare ma, purtroppo per loro, Raveless aveva deciso di non lasciarsi sfuggire ben quattro vittime per placare la sua fame di anime; di conseguenza aveva eretto una potente barriera magica intorno alla radura.

 

- Dannato mostro - gridò Rina, lanciandogli contro un incantesimo.

 

Anche Guido provò a colpirlo con la sua spada, tuttavia la vera essenza di Raveless risiedeva nella Gemma; e al momento questa era irraggiungibile, circondata da un cerchio di lava in eruzione.

 

- E' tutto inutile - urlò Raveless, furibondo. - Voi che avete osato sfidarmi, pagherete cara la vostra insolenza... Morirete tutti! 

 

Malgrado le minacce, i quattro amici erano decisi a vendere cara la pelle; non era la prima volta del resto che combattevano contro un demone "apparentemente" invulnerabile. Sia Rina che Guido attaccarono Raveless da direzioni diverse, mentre Amelia e Zel cercarono di distrarre la sua attenzione. Purtroppo, a causa della barriera che li imprigionava, non era possibile usare la Levitazione ( né tantomeno il Ray Wing ) e sotto di loro le fiamme diventavano sempre più minacciose.

 

- Amelia, attenta!

 

Zelgadis non fece in tempo a lanciare il suo avvertimento, che la principessa si ritrovò miracolosamente aggrappata ad uno spuntone di roccia; sotto di lei le fiamme ruggivano pericolosamente.

 

- A... Aiuto, aiutatemi!

 

Purtroppo sia Rina che Guido erano alle prese con gli attacchi che Raveless scagliava loro contro, per poter correre in suo aiuto. Amelia sentì con orrore le dita scivolarle e, un attimo prima che perdesse del tutto la presa, le si chiusero gli occhi per lo spavento.

 

- Eh ?

 

Di colpo si sentì afferrare la mano. Sollevando lo sguardo vide Zel sopra di lei, col braccio teso a sorreggerla e un'espressione preoccupata.

 

- Zel - gridò Amelia sorpresa.

- Reggiti... Reggiti forte, Amelia!

 

Entrambi si guardarono negli occhi, pieni di paura. Dentro di sé Zel si maledì per aver provocato tutto questo; entrambi stavano rischiando di perdere la vita, e sembrava non esserci più scampo per loro.

 

- Zel, guarda !!!

 

Con la coda dell'occhio, la chimera intravide la Gemma "scivolare" lentamente dal suo supporto nel fiume di lava sottostante. Sarebbe stato sufficiente allungare una mano per prenderla ma, se lo avesse fatto, Amelia sarebbe caduta inevitabilmente. Lunghi attimi interminabili: la vita dell'amica nelle sue mani e, accanto a lui, l'unica possibilità rimasta di tornare a essere "umano"... Man mano che la Gemma scendeva sempre di più verso la lava bollente, Zel vide il suo sogno allontanarsi per l'ennesima volta... Che cosa doveva fare ?

Con un grido terribile, la chimera afferrò anche l'altra mano di Amelia e la tirò su al sicuro; mentre la Gemma scomparve, inghiottita dalle fiamme.

 

- Aaarrrggghhh !!!

 

Non appena la Gemma sprofondò nella lava bollente, Raveless urlò di dolore e si dissolse in una nuvola di scintille. Nello stesso momento, la terra si richiuse sul mare di lava da lui generato, il cielo si schiarì e tutto tornò come prima.

 

- Zel - singhiozzò Amelia, stringendosi forte a lui. - Oh, Zel... mi dispiace tanto!

 

Zelgadis non disse nulla. Ormai era fatta: la Gemma era scomparsa e, assieme ad essa, tutte le sue speranze... Per fortuna erano tutti salvi.

 

- Quello che è stato è stato - fece Zel mestamente. - E' inutile piangere adesso...

 

Amelia lo osservò tristemente, perfino lei capiva come poteva sentirsi Zel in quel momento. In verità la chimera si era resa conto che il suo desiderio aveva un prezzo troppo alto da pagare, troppo...

 

- Quella... Quella pietra era l'unica cosa in grado di aiutarti... vero ?

- Probabilmente - rispose Zel in tono assente.

- E... nonostante tutto, hai...

 

Gli occhi di Amelia si riempirono di lacrime, al pensiero che Zel avesse sacrificato la Gemma unicamente per salvarle la vita. Sotto lo stupore generale, Zelgadis abbracciò Amelia in modo tale che quest'ultima arrossì di colpo.

 

- Ze... Zel ?

- Se per tornare umano avessi dovuto pagare un simile prezzo, non sarei più stato degno di definirmi tale - rispose la chimera, tenendo il capo chino in modo che nessuno potesse guardarlo negli occhi.

 

Amelia non si mosse, non riusciva a credere che Zel avesse "realmente" detto così. Improvvisamente sentì batterle forte il cuore, voleva dire qualcosa ma ( incredibile ma vero! ) per una volta le mancavano le parole. Zelgadis la strinse a sé, come se avesse paura di perderla da un momento all'altro, e le loro labbra fecero quasi per sfiorarsi...

 

- Scusate se interrompo questa scenetta - esclamò Rina, con un'espressione furibonda. - Ma per colpa vostra, ho perso una fortuna !!!

- Oh, insomma Rina - fece Guido. - Ti pare il momento ?!?

 

Sia Zel che Amelia rimasero immobili, col desiderio reciproco di "scomparire" entrambi sottoterra.

 

- Senti un po' tu - ringhiò Rina, afferrando Zelgadis per il bavero. - Mi avresti "spillato" ben venti milioni di monete per quella dannata pietra... Credi che lo abbia dimenticato ?

- M... Ma - mormorò la chimera con un filo di voce. - Non esiste più la Gemma, è andata distrutta...

- Appunto - gridò la maga ancora più forte. - Almeno venti milioni di monete in fumo... E io l'avrei rivenduta per almeno il DOPPIO !!!

 

Improvvisamente Zel capì dove lei intendesse arrivare.

 

- Oh, beh... Sì, capisco ma...

- Non credere di cavartela così - insistette la maga furibonda. - Mi devi quaranta milioni di monete di "risarcimento", come minimo... e te le farò SPUTARE, dalla prima all'ultima!

 

Terrorizzato alla sola idea, Zel riuscì a divincolarsi dalla stretta per poi darsela a gambe levate.

 

- Fermati - urlò Rina. - Vieni qui, fermati!

 

Purtroppo i guai per Zelgadis sembravano non avere mai fine: oltre alla maledizione, solamente una cosa poteva affliggerlo ulteriormente... l'insaziabile avidità di Rina!

 

( * ) = un nome totalmente inventato

 

Nota dell'Autore:

Ancora una volta mi permetto di spiegare che il motivo per cui utilizzo i nomi della versione televisiva "censurata" da MERDASET è perché sono troppo legato emotivamente a quell'immagine della mia infanzia ( XD altro motivo per cui bisognerebbe ARRESTARE QUELLA GENTAGLIA che causa "traumi infantili" di ogni genere )... Detto questo, suppongo di dovermi scusare ulteriormente e ringrazio tutti coloro che, nel caso, lasceranno una recensione...

 

P.S.

Alla mia bimba innamorata e alla mia tenny_93, con tutto l'affetto del mondo!

^__^ DADO

   
 
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