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Autore: telesette    09/03/2011    2 recensioni
Quello che doveva essere un semplice giorno di festa è diventato qualcosa di molto più triste e doloroso per Tenten... Una One-Shot per celebrare insieme il coraggio della Maestra d'Armi insieme alle vittime innocenti di un episodio che ancora oggi DOVREBBE essere commemorato il giorno dell'8 Marzo
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gai Maito, Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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Tenten si svegliò di ottimo umore quel giorno.

 

- Buon Compleanno, Tenten - fece stiracchiandosi allegramente e alzandosi dal letto.

 

Non avrebbe potuto chiedere di più: una bella giornata, una colazione abbondante e... la data sul calendario che rendeva tutto ancora più bello. Una volta che ebbe finito di mangiare, si aggiustò per bene gli chignon e, dopo essersi data un'occhiata veloce nello specchio, uscì fuori di casa col sorriso sulle labbra. 

 

- Chissà se il Maestro Gai e Rock Lee ricordano che giorno è oggi - pensò fra sé.

 

Girando l'angolo per arrivare al campo di allenamento, si imbatté in Neji che veniva dalla direzione opposta.

 

- Ehilà, ciao Neji!

 

Lo Hyuga rispose al saluto dell'amica con un freddo cenno del capo.

 

- Stavo cercando proprio te - esclamò.

- Oh, davvero ? - Tenten sgranò tanto d'occhi. - "EVVAI" - pensò immediatamente. - "Vuoi vedere che se n'è ricordato anche lui"... 

- L'Hokage vuole vedere la nostra squadra al completo, dai vieni con me!

- Eh ?!?

- E' una faccenda grave - spiegò Neji. - Pare che qualcuno abbia attaccato un villaggio vicino e abbia fatto una strage... Prima di partire, Tsunade vuole metterci al corrente dei dettagli!

- Oh, certo capisco - tagliò corto Tenten, facendosi subito seria in volto. - D'accordo, andiamo!

 

***

 

Tsunade era veramente sconvolta, e non c'era da stupirsi: in base al rapporto, ignoti fuorilegge ninja avevano letteralmente massacrato senza pietà l'intera popolazione di Kirohana, un villaggio a nord di Konoha; tutti gli abitanti, soprattutto donne, erano stati torturati e uccisi; solamente una giovane ragazza era riuscita a scappare alle fiamme che i criminali avevano appiccato prima di andarsene...

 

- La situazione è la seguente - spiegò Tsunade, trattenendo a stento la collera. - I responsabili di questo orrore NON devono restare impuniti!

- Certo - risposero in coro Gai e i suoi allievi.

- Sappiamo che hanno attaccato ieri notte dopo le undici... Durante questo lasso di tempo possono essersi spostati approssimativamente entro questo raggio!

 

Così dicendo, indicò sulla mappa alle sue spalle la posizione teorica del gruppo di fuorilegge: una linea rossa, tra il villaggio di Kirohana e Konoha, proseguiva allargandosi per diversi chilometri.

 

- Secondo la testimonianza della superstite - proseguì Tsunade. - Quei farabutti sono scappati verso sud, in questa direzione... Una squadra si occuperà di effettuare un sopralluogo intorno al villaggio distrutto, mentre voi seguirete le tracce di quelle canaglie!

- Agli ordini - esclamarono tutti.

 

***

 

Dopo circa un paio d'ore di ricerche, ancora non c'erano tracce di quei criminali.

 

- Neji, riesci a vederli ? - domandò Rock Lee ansioso.

 

Lo Hyuga scrutò attentamente la zona, mettendo a fuoco il Byakugan, ma non riusciva ancora a cogliere alcun movimento sospetto davanti a sé.

 

- Anche se si tratta di farabutti - disse Neji tra sé. - Si sanno muovere rapidamente!

- Bastardi maledetti - mormorò Tenten a denti stretti. - Uccidere delle persone indifese, in quel modo poi...

- Quello che è stato è stato - ribatté brusco lo Hyuga. - Possiamo punire i responsabili, ma non riporteremo in vita quelle persone!

- Certo, ma...

 

Improvvisamente Neji strinse gli occhi.

 

- Ci siamo - esclamò. - Sono a meno di dieci chilometri dal punto in cui noi ci troviamo!

- Sei sicuro che siano loro ?

- Sì...

 

Lo Hyuga pronunciò l'ultima parola quasi in un soffio. Conosceva bene l'aspetto delle carogne, ne aveva viste molte in passato, e l'aspetto di quei ninja in fuga parlava chiaro: avevano ancora i vestiti lordi di fumo e di sangue, e i loro volti erano quelli di ha scelto di consumare la propria esistenza tra le fiamme della lussuria e della follia; esseri immondi che nulla ormai avevano di umano, tranne una lieve rassomiglianza con coloro degni di definirsi tali.

 

- A lei la scelta, maestro - sentenziò Neji. - Sono in tutto dieci avversari: a giudicare dal loro modo di muoversi, direi che sono ad un livello considerevole; non è saggio sottovalutarli...

- Non lo faremo, infatti - lo interruppe Gai, in tono serio. - Anzi attaccheremo giocando sul fattore sorpresa!

 

Gli altri annuirono, in effetti era la decisione migliore. Considerato il vantaggio che credevano di avere sui loro inseguitori, avrebbero certamente abbassato la guardia; di conseguenza piombargli addosso all'improvviso avrebbe fornito loro alcuni secondi preziosi per metterli in condizioni di non nuocere. Accelerando il passo, i quattro della Foglia si avvicinarono alle loro prede senza farsi sentire. Adesso Neji era in grado di riconoscere i loro coprifronte...

 

- Lo stemma di Oto - fece allarmato. - Dunque c'è Orochimaru dietro questa storia!

- Un altro misfatto sul conto di quel verme - sottolineò Tenten con rabbia.

- Cerca di controllarti - le ricordò Neji. - Un errore potrebbe essere fatale!

 

Tenten annuì. Tuttavia non poteva dimenticare l'immagine che le parole di Tsunade le avevano fatto venire alla mente: volti di persone, in preda all'angoscia e al terrore; abitazioni devastate, avvolte dalle fiamme; grida di dolore e di morte, soffocate da un mucchio di risate crudeli... Mai avrebbe potuto perdonare quegli assassini, MAI per nessun motivo.

Un attimo dopo i ninja di Oto avvertirono un movimento alle loro spalle, ma era troppo tardi. Con un grido terribile, la Bestia Verde si lanciò all'attacco con un calcio volante diretto verso il capo del gruppo.

 

- Ma cosa diavolo...

- Sono i ninja della Foglia - gridò uno di loro.

- Presto, uccidiamoli!

 

Subito scoppiò una violenta battaglia. Gai e i suoi allievi ingaggiarono una lotta senza esclusione di colpi, riuscendo a stento a trattenere il loro disgusto per quegli esseri inumani. Malgrado l'odio e la rabbia, i loro avversari erano comunque degli shinobi esperti; non potevano rischiare di esporsi, attaccando stupidamente alla cieca. All'inizio l'effetto-sorpresa sembrò funzionare: gli avversari rimasero del tutto impreparati alla rapidità dei loro attacchi combinati, ciononostante la loro capacità di reazione lasciava intendere che fossero nemici di livello A.

 

- Attacco Sonoro!

- Onda di Suono!

 

il Team Gai si ritrovò spiazzato di fronte ai dispositivi che gli avversari indossavano sulle braccia.

 

- Dannazione - imprecò Neji. - Utilizzano gli stessi trucchi di quelle mezze cartucce che abbiamo affrontato in passato...

- Ti riferisci a quel trio che utilizzava le tecniche sonore ?!?

- Esattamente - Neji ricordava ancora molto bene la pericolosità di quelle tecniche.

 

Recuperato in parte il controllo della situazione, i ninja di Oto risposero con dei micidiali attacchi sonori. Subito Gai e Rock Lee si misero a saltare agilmente di lato per evitare le micidiali onde d'urto che gli venivano scagliate contro; tuttavia Tenten decise di rispondere sulla distanza.

 

- Tecnica della Manipolazione degli Attrezzi !!!

 

Subito le armi evocate dal rotolo generarono una pioggia mortale di: lame, shuriken, e altro... Purtroppo un oggetto lanciato, fendendo l'aria, corre lungo una frequenza sonora; di conseguenza l'attacco della kunoichi venne neutralizzato senza problemi nell'impatto con le onde sonore prodotte dagli avversari, e le lame caddero a terra.

 

- No, dannazione!

- Tenten, spostati da lì - gridò Rock Lee, spingendo l'amica a terra.

 

L'onda d'urto la evitò per un soffio, colpendo gli alberi alle sue spalle. Tenten rotolò di lato e si rialzò prontamente, pronta per un altro attacco.

 

- Tecnica della Rotazione !!!

 

Sembrava che Neji avesse trovato l'unico sistema efficace per ribattere colpo su colpo. Il suo kaiten di chakra infatti creava una specie di "parete di rimbalzo", che gli attacchi nemici non riuscivano ad oltrepassare.

 

- Non è possibile - esclamò il capo degli avversari, sgranando gli occhi incredulo.

- Prendi questo - fece Gai, approfittando della sua distrazione.

 

Il pugno del Jonin si abbatté rapidissimo sul mento del nemico, tramortendolo. Subito Tenten e Rock Lee decisero di imitarlo, passando al contrattacco.

 

- Grande Vento della Foglia !!!

- Tecnica dei Draghi Gemelli !!!

 

A nulla valsero quei marchingegni micidiali, contro la furia degli attacchi combinati dei ninja della Foglia. Sia Tenten che Rock Lee erano come delle seghe circolari, in grado di abbattere ogni cosa che aveva la sfortuna di trovarsi sul loro cammino.

 

- Dannazione... Ritirata!

 

Tenendosi il mento ferito, il capo dei nemici si rialzò a fatica e fece cenno ai suoi rimasti in piedi di seguirlo.

 

- Ah no - urlò Tenten. - Non te la caverai così, maledetto!

- Tenten, fermati - provò a dirle Neji.

 

Ma era inutile, la ragazza era già corsa all'inseguimento dei tre superstiti. Questi, vedendo che era sola, decisero di tenderle un tranello.

 

- Non mi sfuggirete - esclamò Tenten, accecata dalla collera.

- Hmpf - sorrise malignamente il capo dei nemici. - Povera sciocca... Adesso!

 

Ad un segnale convenuto, due raggi sonori la investirono in pieno. Tenten perse di colpo l'equilibrio e cadde in avanti semisvenuta.

 

- Ba... Bastardi - esalò appena tra i denti, stringendo il pugno.

- Sei stata imprudente a lanciarti così allo sbaraglio, peggio per te!

 

Così dicendo, estrasse il kunai e lo passò minacciosamente davanti al volto di lei.

 

- Addio...

 

Improvvisamente due gemiti soffocati sopra la sua testa lo fecero trasalire. Alzando gli occhi, vide i corpi dei suoi due sottoposti crollare miseramente per i colpi subiti; sopra di loro, vi era un giovane dagli occhi completamente bianchi e con un'espressione minacciosa.

 

- E tu chi c***o sei ?!?

- Per te è finita - rispose freddamente il giovane, flettendo le braccia e le gambe in un'elegante posa di combattimento. - Arrenditi!

- Scordatelo - ruggì l'altro. - Morirete entrambi...

 

Prima che potesse aggiungere altro però, Tenten gli fu addosso con uno scatto rabbioso e, dopo avergli frantumato il setto nasale con una serie di pugni rapidi e violenti, lo scaraventò a terra di schiena. Nello stesso momento afferrò il kunai dell'avversario e glielo puntò davanti agli occhi, fremendo di collera.

 

- Tenten, non lo fare - esclamò subito Neji.

- Perché non dovrei ? - scattò lei furiosa. - Questo bastardo merita di morire mille e mille volte per ciò che ha fatto!

- Se lo uccidi ora - continuò Neji calmissimo. - Non otterrai nulla, anzi... Ti farà sentire soltanto peggio!

- E' un verme - insisté la ragazza. - Nient'altro che un lurido, schifoso verme... 

- Tenten, ti prego!

 

Il tono di Neji era calmo ma deciso. Il sangue di quello shinobi non avrebbe cambiato assolutamente nulla: Tenten non doveva sporcarsi le mani col suo sangue, per niente al mondo; non poteva permettere che la sua amica commettesse un gesto disperato, solo per obbedire a quell'impulso che le diceva di farlo; Tenten era sconvolta, ciononostante non riusciva a spingere la lama in mezzo agli occhi di quell'individuo tremante.

 

- Io... Io...

- Basta così - la mano di Neji si posò sulla sua, cosicché lei abbassò l'arma con riluttanza.

 

***

 

Più tardi Gai e Rock Lee li raggiunsero. Gli uomini di Oto furono legati e trascinati a Konoha, ove sarebbero stati giudicati per i loro crimini. Fu Gai a stendere il rapporto nei dettagli a Tsunade; Tenten e gli altri erano ancora troppo scossi per l'accaduto. Neji uscì fuori dal palazzo dell'Hokage e la trovò seduta all'ombra di un albero nell'ampio cortile.

 

- Avevi ragione tu, Neji - esclamò lei sottovoce, non appena il ragazzo le si avvicinò. - Hai fatto bene a fermarmi...

- Non è il genere di compleanno che avresti immaginato, vero ?

 

Tenten sussultò.

 

- Te ne sei ricordato...

- Che c'è di strano ? - sorrise lui. - Sei mia amica, è logico che mi ricordi del tuo compleanno, anche se... Mi rendo conto che, con tutto quello che è successo, devi avere ben altro per la testa in questo momento!

 

Tenten chinò il capo.

 

- Cosa ne sarà di quegli assassini ?

- Verranno processati - rispose Neji semplicemente. - I morti restano morti, e i vivi marciscono dietro le sbarre... A volte ciò che è giusto non sembra tale, e viceversa!

- Già...

 

Neji esitò prima di proseguire.

 

- Uccidere quell'uomo non ti avrebbe dato alcuna soddisfazione, credimi...

- E' per questo che mi ha fermata ?

- Non solo per questo - esclamò Neji, guardandola negli occhi. - Questa storia ti ha sconvolta, non potevo permetterti di farti ancora più male da sola... Anche se non sembra, tengo molto a te!

 

Tenten sollevò gli occhi. Neji ricambiò la sua espressione stupita con uno sguardo pieno di affetto.

 

- E' ironico che in un giorno di festa possano succedere delle cose tanto tremende... Ma è così purtroppo, è la vita!

 

Tacque un attimo, le mani sulle spalle di Tenten e gli occhi fissi nei suoi.

 

- Non serve piangere per dimenticare le cose brutte di questo mondo, ma "ricordare" affinché queste non debbano ripetersi...

- Neji, che... che stai cercando di dirmi con questo ?

- Tu sei una ragazza forte, Tenten... E anche se in questo momento non puoi essere felice come dovresti, non dimenticare che, se tanti non possono cambiare il male di questo mondo, TU puoi farlo!

- Oh, Neji...

 

Tenten lo abbracciò forte. In quel momento la sua presenza gli era più cara di qualsiasi altra cosa.

 

- Neji, grazie...

- Per cosa ?

- Per essere qui - sussurrò lei. - Sapere che ti preoccupi per me è il regalo più bello che potessi farmi!

 

Nota dell'Autore:

XD effettivamente NON è proprio il genere di storia che mi aspettavo di scrivere ma, anche per commemorare le origini della festa del giorno precedente ( ovvero l'8 Marzo ) e per festeggiare insieme il carattere forte di Tenten, mi è venuta in mente questa storia dal gusto dolce/amaro... Ringrazio la mia amica Patrizia ( alias tenny_93 ) che mi ha dedicato tutto un pomeriggio di chiacchiere & di affetto in un momento in cui ne ho davvero bisogno e saluto tutti gli amici e le amiche di EFP

^__^ dimenticavo:

BUON COMPLEANNO TENTEN !!!

 

DADO

   
 
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