Fanfic su attori > Cast Il Signore degli Anelli
Segui la storia  |       
Autore: chiaretta78    11/03/2011    1 recensioni
Lei è una giovane interprete e traduttrice, lui un attore bello e famoso. Un progetto editoriale li farà incontrare e da quel momento niente sarà più come prima.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Viggo Mortensen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
FF 3 O mamma quanto tempo è passato dall'ultimo capitolo!!! Scusateeeeeee!! Ho avuto un annetto difficilotto, pochissimo tempo per me e mille cose da fare e in più ho traslocato e perso il quadernone dove tenevo i capitoli di questa FF. Ebbene sì, scrivo tutto su carta e su PC non ho niente di niente, sono proprio vecchia!! *arrossisce*.
Un ringraziamento speciale a Lostwhite, senza la sua recensione probabilmente non sarei andata a cercare disperatamente i miei appunti per postare questo capitolo!! E poi un grazie a chi sta leggendo questa FF e a chi mi ha messo tra le storie da ricordare. Spero continui a piacervi!!

Elena varcò la soglia dell'hotel e fece un enorme respiro. Per tutto il tragitto dalla macchina all'albergo aveva sentito distintamente gli occhi di Viggo non lasciarla un attimo e la cosa l'aveva innervosita moltissimo e allo stesso tempo l'aveva emozionata. Fece un sorriso distratto alla ragazza della reception... chissà cos'avrebbe pensato se avesse saputo chi l'aveva accompagnata fino a lì... ma probabilmente non ci avrebbe creduto! L'ascensore si aprì e una coppia uscì mano nella mano. Elena sentì una fitta allo stomaco nel vederli andar via così felici... anche lei aveva guardato Filippo con quegli occhi sognanti, anche lei gli aveva sorriso pendendo dalle sue labbra come se colui che aveva davanti possedesse la verità assoluta, anche lei era uscita da un albergo come quello dopo una giornata passata a fare l'amore e ridere e scherzare... Scrollò il capo ed entrò, cercando di rimuovere quei pensieri almeno dalla sua testa, visto che non riusciva a toglierli dal suo cuore. Si scrutò nello specchio dell'ascensore... beh, per una che dopo 15 ore di viaggio era svenuta dalla fame non era poi messa malaccio... L'ascensore si aprì ed Elena si avviò verso la sua camera. Il tempo di aprire la porta e il suo telefono squillò, risvegliandola dai suoi pensieri. "Pronto?" La voce di Alice le giunse squillante dall'altra parte del telefono. "Ciao querida*!Sono sull'aereo, dovremmo partire a minuti... Tutto a posto lì? Ti sei messa d'accordo per domani?" Elena sorrise nel sentire colei che ormai poteva definire una carissima amica. "Certo Alice, è tutto a posto. Abbiamo appuntamento alle 15 in punto, così hai il tempo di riposarti un pochino."
"Benissimo, allora ti avviso non appena arrivo, non ti chiamo perché immagino starai dormendo. Ci vediamo domani!"
"Ottimo! Buon viaggio!!"
Elena posò la cornetta e iniziò a spogliarsi. Accidenti, era proprio stanchissima... e allo stesso tempo aveva la sensazione che non avrebbe dormito molto... non riusciva a smettere di pensare a Viggo, ai suoi occhi, alla sua risata... e alla bella serata che avevano passato insieme. "Smetti di sognare l'impossibile, stupida!!" Scosse il capo. Era meglio che cercasse di ricordare perché era lì... lavoro, solo lavoro. Stop. Tra una settimana se ne sarebbe tornata a casa e non lo avrebbe rivisto mai più. Fine della storia. Si preparò per la notte, scivolò nel letto e spense la luce. Era meglio dormire, domani sarebbe stata una giornata intensa.
Viggo arrivò a casa e parcheggiò. Entrò e sorrise sentendo il rumore caratteristico dei piedi di suo figlio che gli correva incontro per abbracciarlo. "Dove sei stato papà?? Sei in ritardo!!"
Viggo sorrise "Lo so, mi spiace... avevo una cena di lavoro che non potevo cancellare... avrei dovuto dirtelo, scusa."
Harry gli sorrise come a perdonarlo. "Non importa! Dai, muoviti però... Sally ha fatto una bellissima torta con la panna!!"
"Mmmm... muoviamoci allora!!" Seguì il figlio in sala da pranzo. La scena che si trovò davanti lo fece ridere. José stava cercando di pucciare un dito nella torta e Sally gli dava delle bacchettate con un mestolo da cucina. Non sapeva davvero come avrebbe fatto senza di lei, che si prendeva cura di Harry come se fosse suo... e anche di lui, a dirla tutta.
Si sentì richiamare da una voce maschile allegra e calda allo stesso tempo "Dove cavolo eri finito?? Ti stavamo aspettando... abbiamo anche pensato di mangiarci la torta senza di te!" gli fece l'occhiolino indicando Sally. Viggo sorrise guardando verso la donna, la quale era palesemente arrabbiata con lui per aver saltato la cena.
"Sono davvero, davvero dispiaciuto... Ero in riunione con quella traduttrice italiana e lei è svenuta in ufficio... non potevo non portarla a mangiare qualcosa per farla riprendere... " si avvicinò lentamente alla donna " Mi sono dimenticato di avvisarti Sally, puoi perdonarmi?"
La donna si girò verso di lui e gli lanciò un'occhiataccia. "Solo ed esclusivamente perché hai dato la luce a questo angioletto, capito??"
Viggo unì le mani come in una preghiera per ringraziarla "Grazie mille"
"Sì, sì... siediti e taci, va' " Sally iniziò a tagliare alcune fette di torta e a distribuirle.
José addentò un pezzo della sua e si lasciò scappare un mugolio di piacere "Sally questa è la torta più buona che tu abbia mai fatto!!"
"Davvero Sally, è buonissima!"
La donna arrossì "Oh, per favore, piantatela o vi do una mestolata!!" e scappò in cucina per l'imbarazzo.
I due amici scoppiarono a ridere. Sally era un po' burbera il più delle volte, ma sotto sotto era molto timida e bastava niente per farla arrossire dalla testa ai piedi.
"Posso averne un altra fetta papà?"
"Certo... ma piccola, ok?" Gli tagliò una fettina di torta e si trovò a chiedersi se Elena avrebbe resistito in nome della linea o si sarebbe arresa e avrebbe mangiato una fetta di quel ben di Dio... Sorrise fra sé all'idea.
"Che ti prende pa' **? Sembri strano stasera..."
Viggo diede la fetta a Harry e cercò di tenere un tono il più neutro possibile... José aveva un sesto senso infallibile e lui non voleva raccontargli niente... non ancora almeno. "Perché?" domandò con fare vago.
L'uomo lo scrutò per qualche secondo prima di rispondere "Non lo so... ma sembri... strano..."  gli diede un'occhiata indagatrice, ma poi decise di lasciar perdere... d'altronde se Viggo non voleva parlarne aveva sicuramente i suoi buoni motivi "Com'è andato l'incontro? Com'è la ragazza?"
Com'era la ragazza? Dolce, carina, simpatica, interessante... "Gentile..." Oh mio Dio e poi c'era ancora chi dubitasse delle sue doti di attore?? "Non abbiamo avuto modo di parlare del libro perché come ti dicevo si è sentita male... Domani le incontriamo entrambe alle 15, così potrai fartene un'idea tu stesso" Viggo si sforzò di non guardare José negli occhi e vedendo Harry leccarsi le dita in modo godurioso colse l'occasione per togliersi da lì "Che ne dici di andare a nanna?"
Il bimbo annuì con la testa "Però mi leggi una storia?"
Viggo sorrise dolcemente. Per via del lavoro passava a volte molto tempo lontano da casa, ma il loro piccolo rituale della favola della buona notte non saltava mai, neanche se l'attore si trovava a chilometri di distanza e con un fuso orario opposto a quello del figlio. "Certo, andiamo"
José lanciò un'occhiata al suo orologio. Non era tardissimo, ma Viggo quella sera sembrava decisamente reticente e sebbene la curiosità lo stesse divorando, conosceva talmente bene il suo amico da sapere quando era meglio lasciare che si chiudesse nel suo mondo. Lo guardò con affetto e poi si diede una pacca sulla gamba "Bene, sarà meglio che vada... allora ci vediamo domani per le 14, la mattina ho una faccenda da sbrigare."
"Perfetto, grazie per esser stato dietro a Harry stasera"
"Figurati."
Viggo guardò l'amico andarsene e lo ringraziò mentalmente per non aver voluto indagare oltre. Non che ci fosse chissà cosa da dire, semplicemente aveva la testa da un'altra parte quella sera... Raggiunse il figlio. Harry era già sotto le coperte, in attesa della sua storia. Gli sorrise e si sedette per terra vicino al letto. Gli fece una carezza sulla testa e rimase qualche secondo in silenzio a guardarlo. Lo amava così profondamente da fargli quasi male... Non avrebbe mai pensato di poter provare una cosa simile per qualcuno... era un sentimento talmente forte e viscerale da togliere il fiato.
"Cosa leggiamo oggi?"
Harry gli passò il libro che aveva già preso e posato sul letto. Santo Cielo, sempre la solita storia... iniziava a odiarla quella bambina vestita di rosso!!
Quando Harry si addormentò Viggo si alzò e uscì dalla stanza cercando di fare meno rumore possibile. Una volta a letto ripensò alla giornata appena finita e un sorriso si dipinse sul suo volto. Non vedeva l'ora che fosse domani.

Elena si svegliò intorno alle 10.30 del mattino. Per un attimo non capì dove si trovava, poi improvvisamente le venne in mente la sera precedente e sentì come delle farfalle nello stomaco... tra poche ore l'avrebbe rivisto...
Il suo cellulare fece uno squillo e lei allungò pigramente la mano per prenderlo e leggere il messaggio. Era di Alice. Diceva che era atterrata e che sarebbe arrivata in hotel in una mezz'oretta. Di che ora era? Le 8... Probabilmente Alice stava riposando in quel momento. Elena si stiracchiò nel letto. Come si stava bene sotto le coperte... fosse stato per lei avrebbe chiuso gli occhi e continuato a star lì tutta la mattina! Fece violenza su se stessa e si alzò da letto. Strisciò in bagno e si diede un'occhiata nello specchio mentre si legava i capelli in un muccetto alto sulla nuca. Non riusciva a non pensare a quegli occhi... e a quel sorriso... e a quelle parole... Scrollò il capo. Doveva concentrarsi sul progetto del libro. Doveva essere professionale. Meglio farsi una doccia, possibilmente fredda!
Viggo arrivò in ufficio più tardi del solito. Non aveva dormito molto bene... aveva fatto molti sogni che non riusciva a ricordare molto bene, ma aveva la netta sensazione che quella ragazza Italiana c'entrasse qualcosa... Mildred lo vide passarle davanti con aria assorta "Buon giorno, eh?! Meglio tardi che mai..." Viggo entrò nel suo ufficio senza dire una parola e si sedette alla sua scrivania. Cercò di richiamare alla memoria quei sogni... era curioso di ricordare se fossero stati dei bei sogni o dei brutti sogni... "Tutto bene Viggo??" L'uomo alzò la testa come richiamato da una voce in lontananza. Mise a fuoco il volto di Mildred "Oh, Mildred!!" La donna sospirò "Sì... esatto! E' così che mi chiamo. Stai bene? Ti ho rivolto la parola per ben due volte negli ultimi 2 minuti e non mi hai risposto neanche una!! Sembri così strano stamattina, è successo qualcosa?"
Viggo la guardò per qualche secondo cercando di mettere insieme i pezzi di quella conversazione "Davvero?? Mi spiace Mildred, non ho dormito bene stanotte e sono un po' confuso, tutto qui. Scusami"
Mildred lo guardò senza parlare per qualche secondo. "Se lo dici tu... Comunque, ti sono arrivate delle email che dovresti controllare e José ha chiamato per confermare che arriverà in tempo per la riunione." Viggo accese il PC "Ok, grazie mille"
La segretaria si avviò verso la porta e poi improvvisamente si fermò, come a ricordare qualcosa di importante. "A proposito, com'è andata poi ieri, al ristorante?" Viggo sentì una vampata di calore pervadergli tutto il corpo. Con la mano colpì sbadatamente il porta penne e queste caddero rumorosamente sul tavolo e sul pavimento. Il calore al volto si fece più forte e Viggo saltò su dalla sedia come se punto da qualcosa. "Bene, bene... " inziò a racogliere le penne sparse un po' ovunque, sotto gli occhi di Mildred  che lo guardava tra il confuso e il divertito "Cioé... una cena veloce... niente di che... " mise le penne a posto e tornò a sedersi, sentendo il desiderio di sprofondare in quel punto esatto "... una serata carina... " Mildred lo guardò sospettosa, ma decise di non infierire e di non indagare oltre. Era davvero strano oggi, meglio lasciarlo solo... "Ok, sono contenta..." Gli lanciò un ultimo sguardo indagatore e uscì dalla stanza.
Viggo si appoggiò allo schienale della sedia e si passò entrambe le mani sulla testa, scostandosi i capelli dal volto. Che diavolo stava facendo?? Che gli era preso poco prima?? Sospirò e scosse il capo. Era inutile, era davvero vecchio se bastava una notte un po' agitata per ridurlo in quello stato confusionale!! Non aveva più l'età, porca miseria... Sorrise e si accomodò meglio sulla sedia, avvicinandosi alla scrivania. Guardò l'ora sullo schermo del computer. Accidenti, le 10.28! Era decisamente ora di mettersi al lavoro.


* querida in Portoghese è un tipico modo affettuoso di rivolgersi ad amici e parenti. In Italiano sarebbe "tesoro" o "cara".
** pa' è la parola usata in Portoghese per rivolgersi agli amici, un po' come l'Inglese "man" o "dude". In Italiano non esiste proprio una parola simile, perché "amico" decisamente non rende... Però avete capito, vero?? ^^

Eccoci qua, fine capitolo. Lo so, lo so... non è successo un gran che, ma volevo un capitolo di transizione per raccontarvi qualcosina di più della realtà che circonda i nostri due personaggi. E poi dovevate conoscere José e Sally!! ^^ Nel prossimo capitolo entrerà in scena in "carne e ossa" anche Alice, che per la cronaca esiste davvero!! Si tratta di Alice Vieira, famossisima scrittrice per l'infanzia portoghese che ho avuto l'onore di conoscere quando preparavo la mia tesi. Una gran donna.
Aspetto i vostri commenti =) CIAO!!


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Il Signore degli Anelli / Vai alla pagina dell'autore: chiaretta78